Il timbro Brescia SD senza data usato nel 1850

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ecas
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Il timbro Brescia SD senza data usato nel 1850

Messaggio da ecas »

Salve a tutti. Ancora una volta chiedo lumi, sperando di non scocciare troppo, sull'affrancatura che segue.
:-)) :-)) Ciao: Ciao: Ezio.
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francesco luraschi
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da francesco luraschi »

Che significato può avere il BRESCIA SD senza data al verso? :mmm:

Sicuramente venne apposto in transito ma ...perchè???


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fildoc
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

Da Bergamo a Toscolano in tre giorni :shock: :shock: :shock: :shock:
Un'enormità per l'epoca :!:
Certamente la lettera, forse perchè finita in un plico sbagliato, fu lavorata anche a Brescia il giorno dopo.....
Ma poichè era un errore... nessuna data!
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ciao
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francesco luraschi
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da francesco luraschi »

Massimiliano,

anche io ho pensato ad un errato instradamento con conseguente perdita di tempo. Però l'ufficio X avrebbe comunque lasciato una traccia, ovvero un timbro nominativo, sulla lettera. Abbiamo visto in passato un caso simile con l'ufficio di Bollate, a memoria.

Tre giorni sembrano un po' troppi ma, vista la stagione, potrebbero non essere eccessivi.

Qualcosa a Brescia deve avere richiesto l'uso di un timbro ormai in disuso. Se avessero voluto ufficializzare il passaggio per quell'ufficio avrebbero potuto usare il datario. Avrebbe perlomeno fornito un dato in più sul tempo di percorrenza al destinatario.

La lettera sembra però non avere particolarità di rilievo

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mestrestamps
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Io non ho capito da dove salta fuori quel BRESCIA SD sd.
Per me è assolutamente inedito: sia in epoca prefilatelica che in quella filatelica il tipario era sempre composto da località e data su due righe. :dub: :dub:

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ecas
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da ecas »

mestrestamps ha scritto:Ciao:

Io non ho capito da dove salta fuori quel BRESCIA SD sd.
Per me è assolutamente inedito: sia in epoca prefilatelica che in quella filatelica il tipario era sempre composto da località e data su due righe. :dub: :dub:

Ciao: Ciao:

Se può essere di qualche utilità, ho fatto una scansione del foglio completamente aperta. Il testo comunque è stato asportato e la faccia interna non ha nulla eccettuata una somma al lato. Ho fatto anche un ingandimento di una porzione aumentando il contrasto dove ci sono dei segni che non riesco a decifrare, ma ve li sottopongo per ulteriori riflessioni. Ciao: Ciao: Ezio
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fildoc
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

Secondo me la busta finì nel plico di Brescia citta' per errore
Al momento della lavorazione venne trovata e instradata nel plico per il lago di Garda
Tutto questo provocava un giorno di ritardo nelle consegna, per cui si uso' un timbro di uso interno per mostrare la tappa intermedia che giustificava l'arrivo in tre giorni.
Tra parentesi... nessun plusvalore!
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francesco luraschi
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da francesco luraschi »

Il timbro SD senza data è noto in periodo prefilatelico: lo menziona il catalogo Vollmeier usato in partenza, non in transito, tra il 1847 ed il 1850.E' quindi probabile che sia stato usato anche in periodo filatelico anche se l'autore non arriva a studiare questi anni.

Mi sembra riduttivo dire che nessun plusvalore venga aggiunto da questo timbro al verso.

Quindi, essendo conosciuto, non si tratta di un'occasionalità bensì di una situazione che ne attivava l'utilizzo a fianco dei bolli tondi e corsivi quotidianamente usati (in partenza)

Non trovo, inoltre, eccezionale il ritrovamento lettere per Toscolano nel plico diretto a Brescia. Dando per scontato che Bergamo non comunicava direttamente con Toscolano quale altro instradamento avrebbe dovuto scegliere l'impiegato bergamasco per tale spedizione?

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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

francesco luraschi ha scritto:Il timbro SD senza data è noto in periodo prefilatelico: lo menziona il catalogo Vollmeier usato in partenza, non in transito, tra il 1847 ed il 1850.E' quindi probabile che sia stato usato anche in periodo filatelico anche se l'autore non arriva a studiare questi anni.
Infatti questa è la dimostrazione!
Mi sembra riduttivo dire che nessun plusvalore venga aggiunto da questo timbro al verso.
Se diamo dei plusvalori significativi a dei timbri per istradamento al verso....non la finiamo piu'!
Io non credo che vi siano collezionisti seriamente interessati a pagare per un timbro simile....

Quindi, essendo conosciuto, non si tratta di un'occasionalità bensì di una situazione che ne attivava l'utilizzo a fianco dei bolli tondi e corsivi quotidianamente usati (in partenza)
Beh situazione occasionale....
Non trovo, inoltre, eccezionale il ritrovamento lettere per Toscolano nel plico diretto a Brescia. Dando per scontato che Bergamo non comunicava direttamente con Toscolano quale altro instradamento avrebbe dovuto scegliere l'impiegato bergamasco per tale spedizione?
Beh direi plico a parte da scaricare dal treno a Lonato e poi da inoltrare con la diligenza... si guadagnava un giorno secco!

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mestrestamps
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Lo so che il Vollmeier descrive un Brescia prefilatelico senza data, praticamente quello che dice Francesco....ma non è quello che compare sulla lettera!! :not: :not: :not:

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francesco luraschi
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da francesco luraschi »

Vorrei avere anche io le certezze di Massimiliano e dare la sua stessa perentorietà alle risposte ma la storia postale del LV, quella documentata e non quella “faidate” basata su supposizioni e confronti del 2% di lettere residue, non mi concede questa fortuna: pensiamo di sapere tutto ma alla fine i dubbi sono molti e spesso superano le cose acclarate. E la lettera in questione ne è un esempio: quante lettere esistono con timbri di transito? E perché alcune hanno il datario mentre altre no? Non mi stupisco quando si afferma che il mercato non attribuisce alcun valore commerciale al BRESCIA SD, ma sarà poi vero?, che ha avuto la sola disgrazia di nascere al verso di una lettera e di non essere annullatore di francobollo: sai i salti di gioia del fortunato possessore e le argomentazioni degli esperti mercanti (la posta-cavalli veicolava gruppi e tramessi sta scritto nei libri di autori affermati e non scendiamo nei particolari, please) se solo una minima parte vi fosse finita sopra! Invece intuiamo solo che il bollo venne apposto in transito, ma non il motivo, e il fatto di essere una presenza “scomoda” nella sequenza tradizionale francobollo+annullo+timbro di arrivo (quest’ultimo per i collezionisti più avanzati che girano le lettere e le aprono) lo fa scadere di interesse. Quale migliore strategia che ignorare la presenza di un elemento spiazzante? I bolli applicati sulle “polizze separate” e talvolta sulle lettere utilizzando vecchi tipari in disuso, o facendone reincidere altri a Milano costituiscono un campo ancora tutto da esplorare. Eppure la lettera invoglia ad approfondire lo studio della posta lombardo-veneta considerando il documento nel suo insieme, i timbri di arrivo e di transito, il testo così come i percorsi, e gli orari senza limitarsi alla schedatura dell’annullo e del francobollo secondo una mentalità da rubrica-filatelica ormai fuori moda. Quindi l’affermazione “Se diamo dei plusvalori significativi a dei timbri per istradamento al verso....non la finiamo piu'!” da parte del più profondo conoscitore di cose lombardo-venete lascia perplessi.

A proposito del percorso Bergamo-Brescia: il treno non c’era nel 1850. La SFF partiva da Verona verso est. Da Milano nel 1850 non viene neppure segnalata una diligenza erariale per Brescia via Bergamo mentre la Compagnia Franchetti vi arrivava utilizzando il tronco ferroviario fino a Treviglio, sembrerebbe caricando le carrozze sul treno, per poi proseguire su strada fino Verona. Sicuramente però vi erano diligenze che da partivano da Bergamo dirette a Brescia. I documenti sono consultabili online.

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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

Una busta da Bergamo a Toscolano invece di metterci un giorno ce ne mette tre....
Vi è qualcosa di particolare in questa busta per giustificare il ritardo?
Un timbro di Brescia al verso....

-E' al verso (tipica posizione della posta lavorata dopo la spedizione)
-E' un timbro inusuale mai usato in partenza o in arrivo (sono questi spesso i timbri usati "per uso interno" per gli usi anomali).
-Indica un ufficio che non doveva essere coinvolto per l'istradamento di questa busta.

-Perchè quindi vi fu un ritardo nel trasporto della busta?
Perchè passo' da Brescia!
Ovvio dottor Watson :holmes:

-Era normale che passasse da Brescia?
No!
Tanto che all'ufficio di Brescia decisero di usare un timbro inusuale.
:evvai:

La logica, l'intuito, l'intelligenza ci danno la risposta piu' probabile:
"la lettera, forse perchè finita in un plico sbagliato, fu lavorata anche a Brescia il giorno dopo la spedizione....."

Quanto a disposizioni e regole esse erano una montagna!
Il Cassinelli rendendosi conto del "casino" che regnava pensò di farne un manuale...
Ebbene il manuale (ritrovato grazie a Lorenzo Carra :clap: :clap: :clap: ) è di quasi 500 pagineee!!!!!!!!!

Di norme disattese nella posta ne troviamo continuamente oggi come allora!
Adesso troviamo buste non annullate, lettere smarrite e tariffe sbagliate...
Di allora troviamo marche da bollo, francobolli riutilizzati, tariffe sbagliate, instradamenti errati....
E' ed era normale!
Tutto qui semplicemente :abb: :abb: :abb:

Quanto agli indici di valore :$$: degli annulli, da quando entrarono in uso i francobolli, prevedono due considerazioni:
-Gli annulli considerati sono sostanzialmente quelli usati per annullare i francobolli e in second'ordine quelli al recto
-Il valore degli annulli viene dato dalla domanda/offerta

Il timbro sconosciuto di Brescia al verso, seppur interessante, non ha un valore significativo per il mercato.
Punto. E' un dato di fatto....
:coffee:
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

fildoc ha scritto: Il timbro sconosciuto di Brescia al verso, seppur interessante, non ha un valore significativo per il mercato.
Punto. E' un dato di fatto....
:coffee:


Giustissimo quello che scrivi, Fildoc, ma allo stesso tempo sono d'accordo con Francesco. Se ho interpretato bene il suo pensiero, qui non si sta parlando di venialità o meno del tipario, anche se ormai tutto gira a seconda del catalogo o del mercato, ma appunto, ed è qui secondo me il bello della storia postale, la ricerca del perchè un particolare tipo di bollo è stato apposto in transito e qual'è il suo significato.
E' la stessa domanda che mi sono fatto io: cosa ci fa quel Brescia SD sd in transito sulla lettera postata un paio di interventi sopra?
Il timbro è questo:
brèsa.jpg

Fu usato in periodo prefilatelico dal 1802 al 1807 e riutilizzato brevemente nel 1810: quali furono i motivi per cui, dopo quasi cinquanta anni, qualcuno tirò fuori questa impronta dal cassetto per apporla al verso della lettera? Si erano rotti i tipari e quindi fu usato come emergenza? O come dice il Del Bianco questi timbri in disuso venivano usati dai capi ufficio postali per comprovare che la lettera aveva il loro benestare e da loro era stata controllata?
Come si vede, a volte da un timbro al verso apparentemente anonimo ci sarebbero tanti spunti da essere analizzati pari pari all'analisi che si fa per il francobollo, la tariffa, ecc.

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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

Un timbro all'epoca aveva un valore intrinseco e non veniva mai buttato via.
Soprattutto nel nord Italia le continue guerre prima e dopo Napoleone crearono un certo esubero di annulli.
Poiche' tutta la posta "strana" lavorata dai semplici alunni e accessisti (si chiamavano cosi') finiva sulle scrivanie del capoufficio e dei controllori, quest'ultimi
armati generalmente di un timbro senza data (recupero di qualche annullo andato in disuso), dirimevano dubbi, tariffe e destinazioni.
Nulla di piu' logico che cosi' avvenisse anche a Brescia.
Io presumo che impronte di quell'annullo (ignorato dai filatelici) ve ne siano sul retro anche di non poche altre buste...
Io stesso, se un giorno avro' tempo, provero' a passare le mie 2.000 lettere.
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da francesco luraschi »

Buona l'idea di censire le lettere con bolli di transito. :clap: Con comodo sarebbe bello se tutti i collezionisti lo facessero. Giusto per quantificarne il numero. Io, a intuito, immagino che Massimiliano ne possa trovare l' 1/100 (cioè 20) tra le duemila che nel tempo andrà a vedere. Forse sono ottimista :mmm:

Sarebbe interessante segnalare quelle con timbro datario e quello con timbro in uso su polizze separate.

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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

La traccia è un decalco dello stesso timbro apposto in una busta appoggiata sopra a quella in disamina....
Ha lasciato un leggero decalco perche' l'inchiostro era ancora fresco!

Io andrei a cercare tra i timbri delle ricevute di ritorno.....
La tipologia è quella.....
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

Cosi' vi è piu' chiaro :-))
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da ecas »

Accidenti Fildoc, che occhio!! :clap: :clap: :clap: :clap: Ezio
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da fildoc »

Per la cronaca seppur logoro e senza data l'annullo è quello solito di Brescia in uso fino al 1852:
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Re: il francobollo....dimezzato

Messaggio da francesco luraschi »

Sulle RR, le ricevute di impostazione e sulle polizze separate venivano spesso utilizzati timbri caduti in disuso che talvolta tornano pure a vedersi sui francobolli.

La lettera in transito per Brescia resta in parte irrisolta. Non so come va la ricerca di altri bolli di transito nelle collezioni.

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