Fresca fresca da Veronafil, vi mostro questa simpatica lettera partita da Venezia il 20 settembre 1855 con destinazione il Reverendissimo Arciprete di Pacengo, località attualmente frazione del comune di Lazise sulla sponda orientale del Lago di Garda: il mittente richiedeva il pagamento di una cassa contenente 82 candelotti (candele).
A Venezia, però, anzicché inviare la lettera verso Ovest, la spedirono a Parenzo, ora Porec, sulla costa istriana, passando da Trieste. Arrivò a Parenzo il 22 settembre ed evidentemente un paio di giorni dopo si accorsero dell'errato instradamento: sul recto della lettera l'ufficiale postale segnò "Verona per Bardolino" con tanto di tripla sottolineatura e, visto che c'era, aggiunse anche un Italia vicino alla destinazione Pacengo. La lettera ripartì, ripassò da Trieste e, forse con il treno da Venezia, arrivò a Milano il 26 settembre. Giunse quindi a destinazione in quel di Pacengo il 29 settembre, ben 9 giorni dopo l'invio, avendo percorso 900 km. anzicché i 150 necessari.
E' giusta, secondo voi, la mia ricostruzione?

