Da Venezia a Pacengo via Parenzo per errato instradamento

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sergio de villagomez
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Da Venezia a Pacengo via Parenzo per errato instradamento

Messaggio da sergio de villagomez »

Buona domenica a tutti.

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Fresca fresca da Veronafil, vi mostro questa simpatica lettera partita da Venezia il 20 settembre 1855 con destinazione il Reverendissimo Arciprete di Pacengo, località attualmente frazione del comune di Lazise sulla sponda orientale del Lago di Garda: il mittente richiedeva il pagamento di una cassa contenente 82 candelotti (candele).
A Venezia, però, anzicché inviare la lettera verso Ovest, la spedirono a Parenzo, ora Porec, sulla costa istriana, passando da Trieste. Arrivò a Parenzo il 22 settembre ed evidentemente un paio di giorni dopo si accorsero dell'errato instradamento: sul recto della lettera l'ufficiale postale segnò "Verona per Bardolino" con tanto di tripla sottolineatura e, visto che c'era, aggiunse anche un Italia vicino alla destinazione Pacengo. La lettera ripartì, ripassò da Trieste e, forse con il treno da Venezia, arrivò a Milano il 26 settembre. Giunse quindi a destinazione in quel di Pacengo il 29 settembre, ben 9 giorni dopo l'invio, avendo percorso 900 km. anzicché i 150 necessari.

E' giusta, secondo voi, la mia ricostruzione?

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Franco Moscadelli
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Re: Instradamento errato

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Sergio dagli annulli sembrerebbe che il viaggio sia stato quello da te descritto......... :abb: Franco
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Tergesteo
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Re: Instradamento errato

Messaggio da Tergesteo »

Complimenti Sergio,bellissima lettera! :clap: :clap: :clap:

La tua ricostruzione mi sembra corretta.

Comunque pure io avrei letto Parenzo sulla lettera!

Ciao: Ciao:

B.
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pasfil
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Re: Instradamento errato

Messaggio da pasfil »

Ciao Sergio ed un saluto a tutti.
:clap: :clap: errato instradamento e viaggio della lettera interpretato bene.


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pasfil
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francesco luraschi
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Re: Instradamento errato

Messaggio da francesco luraschi »

La lettera è simpatica e interessante. E', come dici tu, un caso di errato instradamento e hai sciolto giustamente la successione delle tappe.

Diversamente da altri casi l'ufficio di Parenzo usò il timbro al verso sia in arrivo che partenza.

Mi sembra particolare l'uso del termine ITALIA in luogo di Regno Lombardo-Veneto che poi era quello ufficiale.

Si potrebbe costruire una piccola collezione di questi casi

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fildoc
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Re: Instradamento errato

Messaggio da fildoc »

Solo un dettaglio....
Secondo me c'e' un secondo malinstradamento...
Infatti non doveva arrivare a Milano, ma a Verona
Probabilmente a Milano venne messa ancora una volta nel plico sbagliato!
Un errore manuale evidente, infatti se fosse stata volutamente mandata a Milano sarebbe stata tassata
(da Venezia la tariffa per Milano era di 45 centesimi!).
Molto bella!
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fildoc
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Re: Instradamento errato

Messaggio da fildoc »

A proposito dell'indicazione Italia
Ecco una lettera mandata da Milano a Padova (45 centesimi!)
Scritta in tedesco all'interno e indirizzata in francese all'esterno.
In questo caso il giovane amante teutonico, mandando la lettera alla cara Sophie
teme che la lettera, indirizzata in lingua straniera, possa essere anche
in questo caso malindirizzata!!!
Una precauzione certamente utile, anche se nominare la parola Italia in LombardoVeneto non era cosa certamente gradita in sede ufficiale!
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francesco luraschi
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Re: Instradamento errato

Messaggio da francesco luraschi »

Ancora più particolare la lettera da Milano a Padova in quanto palesemente per l'interno. :clap:

Quando sbagliavano instradamento le poste si assumevano tutti i costi del disguido. Effettivamente è strana la destinazione Milano, tra l'altro neppure la SFF collegava direttamente MI e VE. Lo farà solo alcuni anni dopo. Nel 1855 mancava sicuramente la tratta Coccaglio-Treviglio.

Provate a controllare ma a conferma di quanto sopra pure la tratta Parenzo-Verona dovrebbe essere una III distanza.

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fildoc
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Re: Instradamento errato

Messaggio da fildoc »

Certo! Infatti i disguidi dell'instradamento errato non erano a pagamento
E' ovvio.

Quanto a Porec erano giusti da Venezia 30 centesimi
Se fosse stata una terza distanza, la prima volta credendo di aver inviato la busta giustamente, l'avrebbero tassata!
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francesco luraschi
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Re: Instradamento errato

Messaggio da francesco luraschi »

Si,

intendevo la tratta di ritorno fino a Verona. Se fosse stata a carico del destinatario errato a Parenzo sarebbe stata tassata. Anzi, per dirla tutta sarebbe ripartita solo previa affrancatura o sovrattassa in caso fosse stata gettata in buca.

Lo stesso discorso vale per Milano.

Ciao: Francesco

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