I colori degli inchiostri per gli annulli postali

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arkorr
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I colori degli inchiostri per gli annulli postali

Messaggio da arkorr »

Ho appena ricevuto questo pezzo
Morbegno SI Ig azzurrastro.jpg

che ho acquistato perchè l'annullo mi sembra azzurro (o perlomeno azzurrastro). Il francobollo (che mi pare accettabile come I tiratura) e l'annullo di giugno sarebbero compatibili con la mia ipotesi, visto che l'azzurro di Morbegno viene dato dal Sassone come utilizzato soltanto nel giugno 1850.
La perplessità sta soprattutto nel fatto che l'ho acquistato sul sito di un commerciante, che mi stupirebbe non si fosse accorto del "particolare"...
Qualcuno ha voglia di darmi un parere?
Grazie e Ciao: Ciao:

Corrado
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francesco luraschi
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da francesco luraschi »

Ciao Corrado,

l' annullo in questione non è azzurro ma nero un po' slavato ottenuto probabilmente con una delle tante ricette dell'epoca per preparare inchiostro da scrivere e/o annullare i francobolli.

Dubito pure che si tratti dell'inchiostro per stampatori che si sarebbe dovuto utilizzare per annullare i francobolli come da regolamento.

Ciao: Francesco
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arkorr
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da arkorr »

Grazie Francesco!
Temevo qualcosa del genere, e per questo ho posto la domanda.
Ciao: Ciao:

Corrado
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mestrestamps
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Finoal 31 maggio 1850, ovvero alla fine del periodo prefilatelico, i colori dei tipari in uso presso gli uffici postali erano tre: nero, rosso e azzurro.
Il 1 giugno 1850, data dell'introduzione dei francobolli, l'Amministrazione postale asburgica stabilì che il colore dell'inchiostro per l'annullamento dei bollini fosse solo nero.
Non furono però gettate le scorte di inchiostro che erano ancora disponibili presso gli uffici postali, e all'inizio si continuò con tipari di questa colorazione (si pensi all'azzurro di Rovigo o di Mestre o al rosso di Casalmaggiore o al muto di Monza) e successivamente si iniziarono ad allungare questi colori con il nero.
Pertanto, si generarono colorazioni denominate (come sul valore postato da Corrado) grigio azzurrastro o rosso brunastro.
Queste gradazioni non sono contemplate e quotate dai cataloghi, ma ci sono!
Pertanto, come esiste il Mirano azzurrastro ritengo che anche questo Morbegno sia della stessa tonalità e non lo definisco un nero slavato: magari non di molto, ma un certo plusvalore secondo me è d'obbligo.

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fildoc
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da fildoc »

Io la penso diversamente...
Primo, l'azzurro di Morbegno in genere è sempre spento, non come Monza o Sanguinetto.
Due, facendo una elaborazione dei colori e portandoli al massimo della gradazione una sfumatura di azzurro viene fuori.
Tre, la tiratura del 15 centesimi è assolutamente compatibile per il giugno 1850.
Pertanto sarei propenso ad un neroazzurastro (che tanto per cambiare non c'è sul Sassone!)
Tuttavia se esiste un azzurro è ovvio che vi sarà pure il viraggio al nero successivo!
Infine mostro il mio otto giugno 1850 su busta, per convincere i piu' scettici!
Purtroppo un margine è a filo... :desp:
Ma se fosse stato molto buono di qualità... non avrei mai potuto comperarlo!!!
Morbegno SI Ig azzurrastro.jpg
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francesco luraschi
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da francesco luraschi »

Ho trovato su ebay due ricevute del 1845-46 con timbri verdi e rossi.

Forse può essere una tonalità di nero ottenuta partendo da queste basi.

Ho notato nei vari pezzi online che l'inchiostro sicuramente da stampa venne usato a Morbegno più avanti negli anni.

Non mi viene in mente la disposizione della posta riguardo l'obbligo di annullamento dei francobolli solo con l'inchiostro nero. Quindi se qualcuno la pubblicasse mi farebbe un piacere.

Quel poco che so l'ho letto sul del Bianco che poi trova conferma nelle lettere che conosciamo. E cioè che gli annulli colorati spariscono ben presto.

Ho il sospetto che la teoria della miscelazione non valga sempre per il rosso: infatti questo inchiostro verrà comunque utilizzato in seguito per i timbri accessori e sulle lettere franche in contanti.

Più facile, per esempio a Milano, che sia cambiato il metodo di lavoro dopo pochi mesi dall'introduzione dei francobolli e che questi non siano più venuti in contatto con le sezioni che adoperavano il rosso.

Chiedo conferma: le lettere con l'annullo rosso a Milano sono solo raccomandate?

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arkorr
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da arkorr »

Sul catalogo dell'asta Bolaffi del 1997 chiamata "R3", nella quale vennero battute una quantità di rarità assolute degli annullamenti di LV, ho trovato questo:
Morbegno SI Ig nero azzurrastro - Bolaffi nov 97 lotto 64.jpg

A quanto pare, il Morbegno nero azzurrastro non esiste per il Sassone, ma per Bolaffi sì. E, grazie sopratutto all'elaborazione di Fildoc, ora posso pensare di averci visto bene... :-)
Grazie a tutti per i contributi come sempre illuminanti!
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fildoc
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da fildoc »

I colori vennero esauriti al piu' presto essendoci disposizione ufficiale ad usare il nero.
Probabilmente nei vari centri si finirono i tamponi cominciati o le scorte di colore se erano modeste per poi passare al nero.
Tutti i colori scompaiono in genere entro giugno, qualcuno a luglio come Legnago e credo Sanguinetto per ultimo a Settembre (dicono anche Ottobre, ma non l'ho mai visto!)
Esistono numerosi nero-azzurastri, i nero-rossastri sono invece pochi: Milano, ROVERBELLA e pochi altri. Quelli di Milano del 53 sono certamente pasticci con i tamponi delle raccomandate!
Infine ci sono quelli colorati sulle ultime emissioni,dove certamente spicca il violetto di Conegliano!
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francesco luraschi
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da francesco luraschi »

La disposizione di usare inchiostro da stampa nero è contenuta nel manuale delle ordinanze del 1850 e ribadisce quanto già previsto nel 1839
precisando di usare grasso animale piuttosto che olio per la preparazione.


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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da fildoc »

Strano il grasso animale...
Non ricordo bene dove, ma avevo letto che la sperimentazione delle poste aveva fatto sciegliere fra vari tipi di inchiostro il nero fumo mescolato con l'olio di lino a caldo....
E che poi a volte usavano altri olii meno efficaci, come appunto l'olio di oliva che lasciava visibili aloni come quello appunto di Morbegno....
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francesco luraschi
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da francesco luraschi »

La ricetta dell'inchiostro a partire dal nerofumo mescolandolo con sostanze grasse risale al '700 e ne venne sconsigliato l'uso dall'amministrazione austriaca già dal 1839 anche se poi gli uffici periferici continuarono ad utilizzarlo, magari alternato al normale inchiostro per scrittura. Veniva consigliato in alternativa il nero per stampatori che infatti risulta in uso spessissimo negli uffici erariali.

A livello periferico si utilizzava ciò che si trovava, il colore non era necessariamente legato allo stato della lettera come invece succedeva a Milano. Non penso si sia mai trattato di olio d'oliva vista la scarsità di produzione.

In passato si era utilizzato anche nerofumo stemperato in acqua che però dava scarsi risultati dato che tendeva a precipitare sul fondo del barattolo e gli annulli risultavano molto annacquati.

Inoltre le autorità fecero notare come spesso gli inchiostri emanassero odori sgradevoli.

La disposizione del 1850 dà un'ulteriore istruzione circa il compound ottimale sempre però a base di nero per stampa.

L'alonatura è dovuta alla sostanza grassa aggiunta al nero: è particolare come l'aureola risulti ben evidente sulla carta della lettera mentre molto meno sul francobollo. Ciò è ovviamente dovuto al trattamento che subiva la carta su cui stampavano i francobolli.

A video (è il terzo che collaudo) on riesco a vedere il nero-azzurrastro della lettera di Bolaffi. Mi sembra giallastro, probabilmente è la scan di un catalogo ad alterare i colori.

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fildoc
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da fildoc »

Beh il catalogo Bolaffi potrà aver fatto anche una foto poco fedele, ma la descrizione mi sembra dettagliata e coincidente con l'impronta che ho io sul 30 cent.....
Sono andato poi in cantina a vedermi il catalogo R3; in effetti si intravede nella foto dell'azzurro, soprattutto nella parte sul francobollo.
Devo dire che nello stesso catalogo vi è un Morbegno del giorno prima che ha un aspetto nero-rossastro...
Credo che nell'ufficio avessero un unico timbro che viaggiava su tre tamponi diversi nello stesso giorno trascinandosi un po' di colore...
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco due lettere con l'annullo di Morbegno in verde. Erano incluse nella collezione Capellaro.

Tra l'altro l'annullo da R3 diventa R2...

Effettivamente il colore perde molto dopo la scansione mentre è inconfondibile nella foto sul catalogo.

Io però continuo ad avere seri dubbi sulla presenza del colore azzurro nell'annullo proposto da Corrado.

Tra l'altro se si osservano le RR del periodo prefilatelico si nota che il colore non è azzurro bensì verde scuro. La tonalità verde si nota bene osservando l'annullo RACCOMANDATA sul c.30.


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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da fildoc »

Il verde è formato dal giallo e dal blu
Quando c'e' tanto nero il giallo tende a sparire...
Possibile che il nero azzurastro sia inizialmente verdastro.
Il risultato finale è comunque quello che l'annullo non è solo nero, ma ha anche una componente colorata dove si nota dell'azzurro
(come si vede dall'elaborazione a computer che avevo postato) sia esso derivato dal blu o dal verde (perche' no?).
:abb:
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francesco luraschi
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da francesco luraschi »

Per capirne di più sarebbe utile potere confrontare le RR in vendita su ebay con il timbro verde e la lettera in vendita da Bolaffi. In questo modo si capirebbe se il commesso di Morbegno continuò ad utilizzare per annullare i francobolli lo stesso inchiostro che utilizzava fino al 31 maggio 1850 per marcare le lettere e i documenti d'ufficio. In altre parole se l'avvento dei bollini cambiò o meno la sua prassi operativa.

In questo caso si riuscirebbe a stabilire un'esatta tonalità per gli annulli RX

Alla luce di quanto scritto sopra, SEMPRE PERSONALMENTE E SENZA NULLA TOGLIERE AI BEI PEZZI POSTATI FINORA, ritengo che i timbri neri con sfumature rossastre e/o verdastre non siano da annoverare tra quelli RX, di colore ben definito, ma siano più comuni in quanto derivano da una miscela ad alta % di nero e che la sfumatura sia dovuta al tampone ancora intriso di vecchio inchiostro o a residui di questo da smaltire, secondo la teoria del Del Bianco: in questo caso il commesso si era finalmente adeguato ad una normativa che, a parte quella del 1839 sull'uso del nero per stampatori, non penso sia nota.

Inoltre chiedo conferma di quanto sotto agli amici collezionisti:

Sfogliando il catalogo della collezione Capellaro ho notato inoltre che i francobolli annullati in rosso a Milano si trovano sulle raccomandate. Ciò significherebbe che la stessa direzione non cambiò subito la prassi: prima del 1850 le raccomandate, al 99% in porto prepagato, andavano presentate alla distribuzione dove poi venivano timbrate con il bollo rosso in cartella. E la stessa prassi venne evidentemente seguita per qualche tempo anche in periodo filatelico dove questo timbro compare come annullatore di francobolli. E' pur vero che il 1° giorno di Milano è noto con l'annullo nero "cerchio piccolo su 3 righe" ma in questo caso dovrebbe trattarsi di una lettera semplice gettata in buca e timbrata poi dall'ufficio arrivi e partenze.

Personalmente ritengo che il verde non derivi da una miscela di giallo e blu bensì da una qualche sostanza, ovviamente di origine naturale, presente in loco.

Grazie per ogni contributo

Ciao: Francesco
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Re: Annullo azzurro?

Messaggio da fildoc »

Personalmente ritengo che il verde non derivi da una miscela di giallo e blu bensì da una qualche sostanza, ovviamente di origine naturale, presente in loco.

Anch'io penso usassero colori di facile reperimento: :evvai:
Sali di rame o di cromo, oppure mescole di sali di zinco o cadmio (gialli) mescolati con ossido di cobalto (blu).

Non facevo un discorso sul come era fatto, ma dell'analisi del colore.
Il verde anche dell'erba contiene il giallo e il blu, come l'arancio contiene sempre giallo e rosso anche in un'arancia, è semplicemente fisica dei colori.

Revised by Lucky Boldrini - July 2013
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