
Parigi, 1 gennaio 1904
Sono a Parigi, finalmente, che città affascinante!


l'Opéra e una puntatina a Pigalle e al Moulin Rouge

joy de vivre, Paris Paris....

Orbene passiamo a cose serie, oggi sono attesa nelle vaste sale del negozio
di Arturo Maury al primo piano di Boulevard Montmartre. Il Maury ha visto sfilare
sotto i suoi occhi tutti i francobolli dell'universo e secondo l'Eclair si è dimostrato
entusiasta della decisione presa dal Governo Italiano di rinnovare tutte le serie di
francobolli postali.
Arturo Maury è persona gentilissima. Non si sorprende affatto che
io sia una donna appassionata di francobolli

Comincia così " Sa che la decisione di rinnovare i francobolli la prese il Re?
Anzi tradirò un segreto. Più ancora di lui dev'essere la graziosa regina che abbiamo
visto al suo fianco a Parigi. Il Re è numismatico, ma la regina è filatelica
appassionata: fa collezioni di francobolli, si informa di tutto quanto concerne
questa scienza e ciò da quando aveva 12 anni . Il suo avvento al trono non ha
affatto rallentato il suo zelo. Così quando venne a Parigi, il Governo che conosceva
i suoi gusti, le fece un presente di francobolli eccezionali, di cui ella si mostrò
lietissima. La scelta dei francobolli nuovi non è fatta certamente senza la sua
collaborazione. La Regina conobbe prima di noi il progetto di Michetti, e lei stessa
fu l'ispiratrice di questi lavori"
Mentre Maury parlava pensavo ai francobolli attuali con la cornice decorata.
Il re ricevette il pittore Giuseppe Cellini che gli sottopose vari disegni di nuovi
francobolli.
Scelse quello nel quale la sua figura è rappresentata di fronte
scartando a prima vista quelli di profilo.
Il ritratto è circondato da una piccola cornice ornata da fregi
ed è sul tipo dei francobolli norvegesi.
I colori sono stati scelti dal Re da campioni dipinti sul bordo del
francobollo modello che è stato poi ridotto per mezzo del
pantografo e poi inciso...ma io credo che le scelte le fece la Regina.
A questo punto Maury ricorda la sorpresa di molti fuori d'Italia nel
veder apparire l'effigie dell'aquila sui francobolli da 1, 2 e 5 centesimi
Dice che il re degli uccelli figurava già nelle armi di Casa Savoia.
" Ma la questione del francobollo nuovo, fuggendo a questo "bestiale" per
cantare la gloria dei grandi uomini è ben altamente interessante e nuova
C'è stato al secondo centenario di Sant'Antonio da Padova
un francobollo ufficiale con la sua effigie. Per l'anniversario della scoperta
dell'America si fecero numerosi francobolli coll'effigie di Cristoforo Colombo.
Per un francobollo di un'isola delle Antille, quelle di San Cristoforo, si è
rappresentato questo personaggio in atto di esaminare l'orizzonte
con uno di quei cannocchiali che dovevano essere inventati cento
anni più tardi.
Ma queste erano due commemorazioni. L'America ci riserva in questo
ordine di idee una sorpresa. Vedremo quanto prima un francobollo
americano con l'effigie di Napoleone I
Pel centenario della cessione della Louisiana si è deciso
di emettere due francobolli nuovi: l'uno rappresenterà Mac Kinley, l'altro
Jefferson, presidente allora in funzione e Napoleone I che firmò
come primo console l'atto di cessione.
Ma vi è di meglio ancora. E' un francobollo degli Stati Uniti
coll'effigie di Luigi XIV perchè il nome della Louisiana fu dato
a quella colonia in suo onore".
Il Maury poi racconta questo aneddoto
" Poco prima dell'Esposizione del 1900, quando tutti i cervelli ribollivano
alla ricerca di meraviglie, scrissi al Ministero per segnalargli i vantaggi
che ci sarebbero stati a far figurare sui francobolli l'effigie dei nostri uomini
illustri. Mi chiamaron al Ministero mi ascoltarono e finalmente crollando il capo,
mi si rispose: "Scegliere un grande uomo in questo paese? Ma chi lo
(designerebbe)? Ogni partito che ha i suoi rifiuta quello degli altri,
siamo troppo appassionati per designare le nostre glorie nazionali
con uno slancio unanime. E quest'omaggio democratico- conclude l'Eclair-
che una democrazia si è dichiarata incompetente a rendere, una monarchia
come l'Italia l'ha reso a due dei suoi figli . Non varrebbe ciò a dimostrare
che può esserci nelle istituzioni l'etichetta senza lo spirito e lo spirito senza l'etichetta?"

Arthur Maury fu un grandissimo filatelista francese.
Il suo nome viene tradotto come Arturo Maury secondo
la pessima abitudine dei primi del novecento
di tradurre in Italiano i nomi propri di persone straniere.
E' stato membro della Société Française de timbrologie" fondata
nel 1875. La società Arthur Maury è entrata in borsa nel Giugno 2009.
E' la prima società filatelica in Francia quotata in borsa.
Chiedo a tutti voi graziosa collaborazione. Non conosco la maggior parte
dei francobolli citati da Maury. Sicuramente qualcuno di voi ha più
dimestichezza di me con i francobolli del periodo...
Nessun premio! Solo il mio Grazie

