Bolli falsi su francobolli difettosi per creare una rarità

[ANTONELLO]

ciao Pasfil

Onestamente è stato a colpo d'occhio, come credo sia accaduto a molti di noi.

lo immaginavo,
per i collezionisti con una preparazione come la tua non può che essere così

[borbone0]

Bomber non abbatterti e continua a raccogliere documenti di storia postale. Le cantonate le hanno prese sempre anche i grandi del passato, ma noi abbiamo continuato ad acquistare. Basta essere oculati negli acquisti e meditare molto sulle rarità proposte. Giacomo è un ottimo perito e non va criminalizzato. Continuiamo con il Forum a scoprire le tante patacche che si trovano sui vari siti. Buona serata a tutti Voi. Mario

[pinus6346]

Perizie eseguite in fretta... importante è che non seguano danni a nessuno..... (!!!). Capisco che occorre sdrammatizzare ma l’ avvenimento non può essere ridotto a semplice svista dell' esperto. Sono a dir poco esterrefatto se si tratta realmente di errore dovuto a superficialità (potrebbe trattarsi di certificato falso) del perito perché ritorniamo all' antico problema dei certificati che nulla certificano e di cui l' estensore non assume responsabilità. Forse a fronte di una responsabilità oggettiva l' esperto eviterebbe di eseguire verifiche "volanti" specie se l' oggetto è di alto valore mercantile. In quanto al danno non sono certo che sia del tutto assente perché se il lotto è stato ritirato, grazie alla correttezza della Casa d' Asta, è possibile che il certificato continui ad accompagnare la patacca che potrà domani essere esitata, a trattativa privata, a collezionista fiducioso per il prestigio della firma peritale. Peraltro una condotta professionale, pur se non produce danno, può essere soggetta a sanzioni da parte dell’ “ordine” ma nel caso dei periti filatelici non mi sembra che esista una qualche forma organizzativa legale con prerogativa di valutare la condotta degli aderenti. Dunque l’ avvenimento può essere considerato emblematico di un settore che urge di una regolamentazione che tuteli il professionista e l’ utente. L’ incertezza non giova se non a chi gioca nella penombra.

[Antonello Cerruti]

Adesso, se volete, possiamo verificare che le frustate siano state inferte al perito ed al descrittore, oppure possiamo negare ad essi i diritti civili per un lungo periodo di tempo, oppure...
Oppure, invece, possiamo ringraziare Giacomo Bottacchi e Fabio Del Re per avere posto immediatamente rimedio appena ricevuto la mia comunicazione e verificato l'errore.
Solo chi non lavora non sbaglia mai ma non pensate che entrambi (Bottacchi e Del Re)non "paghino" per questo sbaglio, almeno in termini di tempo e di spese.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

P.S. Ovviamente il certificato verrà (o è già stato) distrutto in parti piccolissime che, bruciate, saranno disperse nei navigli....

[pasfil]

Ciao Antonello,
benissimo per la distruzione del certificato....ma la lettera?


pasfil

[Antonello Cerruti]

Giacomo Bottacchi può distruggere il certificato.
Fabio Del Re può ritirare il lotto dall'asta.
Distruggere la lettera è facoltà esclusiva del proprietario.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[borbone0]

Una domanda giusta posta da pasfil. La lettera, ritengo, andrebbe immediatamente strappata o, come suole farsi in altre nazioni, ANNULLARLA CON FORI SUI FRANCOBOLLI ed evitare che fra qualche decennio ritorni di nuovo sul mercato con firme eventuali di altri periti. Mario

[pasfil]

Una domanda giusta posta da pasfil. La lettera, ritengo, andrebbe immediatamente strappata o, come suole farsi in altre nazioni, ANNULLARLA CON FORI SUI FRANCOBOLLI ed evitare che fra qualche decennio ritorni di nuovo sul mercato con firme eventuali di altri periti. Mario

Mario Questi applausi non sono derivanti da un mio stato emotivo temporaneo scaturito dalla discussione, ma da principi di cui sono fermamente convinto, altrimenti per una ragione o per l'altra ci troveremo di fronte a possibili nuovi errori su quel pezzo!!!

Pietro

[borbone0]

Lodevolissime le decisioni

[borbone0]

Lodevole la scelta di Bottacchi di strappare il certificato. Mi sono però chiesto: E' giusto che il Perito, estensore del certificato, accortosi dell'errore commesso, strappi successivamente un certificato che ormai non gli appartiene più? Chi gli da il diritto? Mario

[maurizio49]

Penso che qualora il perito, negli accordi con il cliente, preveda il rimborso delle spese per la certificazione in caso di errore, rientri automaticamente in possesso del certificato stesso e quindi possa (anzi debba a mio parere) distruggerlo.

Maurizio

[pinus6346]

Senza dubbio che si debba procedere secondo l’ accordo tra le parti ma a quanto ne sappia nessun perito riporta, nell’ elenco degli onorari, la condizione del rimborso e conseguente ritiro del certificato nel caso di riconosciuto errore. Ovviamente questo non esclude la possibilità di un accordo anche solo verbale se non addirittura sottinteso spesso instaurandosi tra professionista e cliente un rapporto che va oltre le mere clausole contrattuali .

[pasfil]

Un saluto a tutti.

Non dimentichiamo che sulla lettera è riportata anche la firma del perito: cancellata anche quella?

Allora si rincomicia da capo?
Possiamo dare un "arrivederci" a quella lettera, sperando che la salute ci accompagni per vederla riproposta chissà quando?

Questi pezzi vanno eliminati dalla filatelia perchè la inquinanto e la distruggono!
Nuociono al perito, al venditore che espone la propria faccia quando vende un pezzo ed al collezionista.



pasfil

[bomber]

Lodevole la scelta di Bottacchi di strappare il certificato. Mi sono però chiesto: E' giusto che il Perito, estensore del certificato, accortosi dell'errore commesso, strappi successivamente un certificato che ormai non gli appartiene più? Chi gli da il diritto? Mario

Secondo me c'era poco da fare... ...la casa d'asta è stata onesta nel ritirare la busta dalla vendita ed il perito onesto nel rimborsarla e stracciare il certificato errato (cancellando anche la firma sulla busta...)....penso che la busta non era della casa d'asta ed è stata quindi ritornata al proprietario...e qui si chiude... ....facciamo l'esempio che il proprietario abbia speso 500 euro per comprarla......voi come vi comportereste???...
Jose'

[pasfil]

Lodevole la scelta di Bottacchi di strappare il certificato. Mi sono però chiesto: E' giusto che il Perito, estensore del certificato, accortosi dell'errore commesso, strappi successivamente un certificato che ormai non gli appartiene più? Chi gli da il diritto? Mario

Secondo me c'era poco da fare... ...la casa d'asta è stata onesta nel ritirare la busta dalla vendita ed il perito onesto nel rimborsarla e stracciare il certificato errato (cancellando anche la firma sulla busta...)....penso che la busta non era della casa d'asta ed è stata quindi ritornata al proprietario...e qui si chiude... ....facciamo l'esempio che il proprietario abbia speso 500 euro per comprarla......voi come vi comportereste???...
Jose'

Ciao Josè ed un saluto a tutti.

A mio avviso, la posizione del proprietario di quella lettera incomincia a complicarsi dal momento in cui è stata ritirata dalla vendita perché riconosciuta una “patacca”. Da quel momento, poichè informato della motivazione del ritiro se tenterà nel futuro di proporla per autentica incorrerà in situazioni penalmente perseguibili, in quanto sapere della non autenticità (sebbene i FB sono autentici) e tentare di spacciarla per vera significa imbrogliare, quindi truffare.

Prima aveva la scusante di ignorare e quel certificato gli dava ragione e credibilità al pezzo. Adesso la cosa è mutata.

Ovvio, se non vi fosse stata questa discussione e la lettera sarebbe stata poi venduta, il nuovo acquirente una volta avvedutosi dell’errore avrebbe potuto riottenere i propri soldini chiedendoli al venditore, obbligato a risarcire.

Quindi, adesso l'originario proprietario è rimasto con il cerino acceso tra le dita.

pasfil

[bomber]

...Pietro mi sembra troppo semplice così...se io fossi il proprietario e ti direi..."il perito ha dato un suo "parere"...secondo me sbagliato...i fb....(come hai detto anche tu)...sono originali...quindi tutto a posto.."...e allora???...
Jose'

[mestrestamps]

La lettera farà il classico "giro delle sette chiese" finchè non troverà qualcuno pronto a redigere un nuovo certificato e quindi essere rimessa in vendita.....

[pasfil]

Ciao Josè, ...stai pur certo che in questi casi, non può permettersi di fare troppe storie, anzi avrà interesse a chiudere subito la questione, ma se il soggetto vorrà complicarsi la vita, non dovrai fare altro che accontentarlo, cioè intraprendere azione civilistica o penale (nel primo caso dovrai sostenere solo che il pezzo è una patacca, nell'altra ipotesi dovrai far provare che sapeva della falsità prima di venderla). In tema di diritti, ci sono amici su questo forum che potranno argomentare meglio nel dettaglio le varie condizioni.
Può passare del tempo per riottenere i soldini a secondo come vorrai far trattare la questione.

Ciao mestrestamps mi auguro di no, ma nel caso lo fosse, guadagnerà una nuova pagina su questo forum e chissà qualche altra iniziativa.

pasfil

[cirneco giuseppe]

Pasfil,
è possibile vedere un annullo originale di Brindisi del periodo?

[borbone0]

Ciao Pino, eccoti accontentato. Salutissimi Mario