La storia postale è un'arte minore?

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francesco luraschi
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La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da francesco luraschi »

mi sto chiedendo se la storia postale un giorno potra' elevarsi di importanza e/o interesse al livello di altre arti tipo la pittura o la scultura.

un amico scrittore mi disse che lo sarebbe divenuta il giorno che fosse entrata nei musei. un altro amico, questo volta collezionista, mi disse invece che l'ultima cosa da fare e'donare la propria collezione proprio a enti pubblici, musei ecc.: prima la espongono all'ingresso, poi col tempo passa ai piani inferiori per poi finire smontata in qualche armadio.

personalmente penso che non possa arrivare a confrontarsi discipline maggiori per una serie di motivi che elenco:

1) fino ad ora nessun museo ha mai acquistato (investito) collezioni da esporre per aumentare il proprio prestigio.anche i pezzi piu'rari sono stati sempre contesi tra privati. se qualche museo possiede collezioni postali cio'e'dovuto a donazioni. dato che le donazioni come tali costano nulla la conservazione e'una conseguenza (vedi collezione "de marchi"). in altre parole predominano gli archivi privati rispetto ai musei pubblici

2) la storia postale non e'frutto della volonta' e bravura del singolo ma e'il risultato della casualita' e/o di vicende storiche che hanno portato alla nascita del pezzo. insomma una lettera molto raramente e'identificabile con una persona e se lo e' il suo aspetto postale passa in secondo piano.

3)manca una scuola univoca (non e'una critica verso lo stato) che insegni a "capire" i documenti magari oltre l'aspetto prettamente filatelico.

4) l'interesse verso la storia postale e'minimo: gli appassionati di filatelia sono la millesima parte degli aspriranti collezionisti di pittura e di conseguenza il business che ruota attorno e'molto inferiore.

voi cosa ne pensate?

Ciao: francesco
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
byebye
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da byebye »

Ciao,
io penso che il problema che poni sia da considerare sotto due aspetti:

- approccio del collezionista;
- approccio scientifico/storico dello studioso.

Sembra una banalità, ma il collezionista ha un unico scopo: salvare i documenti, che altrimenti andrebbero persi, per metterli a disposizione di chi li studia (sempre che non prevalga la gelosia e l'ottusità - carattersitiche molto diffuse nel settore).
Lo studioso è invece colui che ha la formazione culturale adeguata per comprendere tutti gli aspetti di un fenomeno e alla luce dei suoi interessi collega i divversi documenti secondo catene logiche che danno un senso ai documenti stessi.

Ti faccio l'esempio della numismatica, che pure è presente nei musei: un conto sono i collezionisti, che si basano sui cataloghi, un altro gli studiosi o i laureati in materie umanistiche che hanno nel loro piano di studi anche l'esame di numismatica "classica".

Sai qual è il problema?
E' che siamo una disciplina popolare che non può vantare collezionisti storicamente illustri: pensa se fosse mai esistita una collezione prefilatelica De Medici a Firenze o Sabauda a Torino!
Chi avrebbe potuto negarci uno spazio nei musei?

Invece noi siamo i primi, i collezionisti, e mancano totalmente i secondi, gli studiosi accademici...

Perchè? Perchè, per esempio, non esiste un esame di filatelia in un piano di studi universitario.
Ovviamente la nostra materia potrebbe sembrare troppo "giovane" per entrare come parte integrante di un percorso accademico, ma allora si deve ripensare alla storia postale come ad una materia umanistica, sganciata da francobolli e altre diavolerie da collezionista, quanto invece storia delle comunicazioni epistolari fra i popoli e delle regole su cui si basavano queste documentazioni.

Il catalogo Bolaffi Forum butta le basi di questo passaggio:

http://www.philweb.it/forum_bolaffi_dal ... st927.html

ma il percorso non è detto che sia quello giusto e che, soprattutto, sia corretto.

Maliziosamente, il semplice fatto che non tratti in modo adeguato il mio piccolo settore (Storia postale della R.S.I.) mi fa dire che ha "gravi lacune" :f_grr: :f_grr: :f_grr:

A parte gli scherzi, al momento non abbiamo ancora saputo esprimere studiosi e tematiche che abbiano dignità accademica... questo è il problema!

Ovviamente questa è una mia personalissima e opinabilissima opinione. :-)) :-)) :-))
Ciao:
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Andrea61
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da Andrea61 »

Naturalmente anch'io penso che la figura del collezionista vada scissa dalla figura dello studioso anche se le due possono convivere nella stessa persona.

Mi sembra che la Storia Postale sia una disciplina da collocarsi all'interno della Storia delle Comunicazioni, in un ambito quindi principalmente umanistico, ma con connessioni anche importanti alle Scienze applicate.

La Filatelia (al contrario della Numismatica) non è mai entrata finora nelle grazie del mondo accademico e credo sostanzialmente per un motivo: l'oggetto di studio della Filatelia nasce "solo" a metà circa del XIX secolo e non ha una tradizione. Da questo punto di vista la Storia Postale, che non è legata all'uso del francobollo, sembra avere un vantaggio potenziale. Penso che se davvero esisteesse la Filatelia Assiro-Babilonese, come celiava Umberto Eco in una delle sue Bustine anni fa, avremo dei corsi di Filatelia nelle nostre università.

Ma le cose potrebbero anche cambiare: in un post che avevo aperto un paio di settimane fa segnalavo, un po' per scherzo, una conferenza sulla Riforma di Hill che verrà tenuta da una docente universitaria allo Smithsonian Institute a Washington il prossimo 10 gennaio. Certo, si tratta di una conferenza divulgativa rivolta al "grande" pubblico in un contesto, quello anglosassone, dove le interazioni tra ambienti accademici e la società in generale sono meno ingessate che da noi, ma comunque sono segnali che vanno in una certa direzione.

Può dipendere anche dalle iniziative e dalla buona volontà dei singoli. Io sono un matematico ed afferisco al Dipartimento di Matematica della Facoltà di Scienze. In questa situazione mi è difficile (eufemismo...) proporre un convegno, un congresso o persino un progetto di ricerca ad argomento storico-postale o filatelico. Avendo altre afferenze, in un ambiente "giusto", la cosa potrebbe essere meno inconcepibile..... Certo, poi toccherebbe sopportare gli strepiti della Gelmini..... :-)

A proposito della presenza di elementi filatelici o storico-postali nelle esposizioni museali, la cosa potrebbe anche dipendere dalla sensibilità e dall'elasticità culturale dei direttori/curatori dei musei, ma non solo. Cito un fatto ed un aneddoto:
1) Quest'estate ho visitato la casa di Garibaldi a Caprera. In una teca nella stanza dov'era situato il suo letto di morte erano esposti alcuni oggetti personali del Generale, tra cui alcune lettere e dei timbri (!). Purtroppo era una visita guidata e la guida procedeva con una certa fretta, per cui non sono riuscito a soffermarmi e capire di cosa si trattasse esattamente. (Garibaldi godeva di una franchigia ?)
2) Anni fa, in occasione del bicentenario della discesa di Napoleone in Italia si organizzò a Torino presso il Museo del Risorgimento un ciclo di conferenze sulla storia postale risorgimentale a cui intervenne un folto pubblico. Al termine della conferenza del dott. Aquila fu organizzata estemporaneamente una visita al Museo guidata dall'allora Direttrice. A questa visita, per non più di una decina di persone e a Museo chiuso, riuscii ad "imbucarmi". Ad un certo punto, Alberto Bolaffi che era presente notò con disappunto che mancava fra i moltissimi documenti esposti qualunque riferimento alla filatelia o alle vicende storico-postali del periodo. Al chè la Direttrice ammise che nessuno ci aveva mai pensato :tri: , ma che poteva essere un'idea interessante. Qualcuno osservò (in modo scherzosamente provocatorio) che forse la Ditta Bolaffi poteva fare una donazione, ma non ho idea di come finì la cosa.
Andrea

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fildoc
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da fildoc »

La collezione Marco De Marchi (una collezione eccezionale) donata dal filantropo al comune di Milano giace in due armadi blindati in cattivo stato di conservazione e con alcuni gravi ammanchi( :ko: )...
ma come ignorare il museo postale ai Musei Vaticani?
Od altri al'estero?
Anche quello italiano è molto interessante , ma a Roma è quasi sempre chiuso :tri:
Il problema è che voi vi confrontatecon dei beni artistici che esprimono arte, ovvero la trasmissione di sentimenti da parte di un autore in forma estetica (scusate è solo una mia definizione personale inventata sul momento....), mentre la storia postale non esprime arte, ma eventualmente cultura, che seppur certamente nobile non ha molto da spartire con l'arte.
Il francobollo invece ha in sè un messaggio intrinseco e quindi potrebbe essere artistico, anzi certamente in alcuni casi lo è, come l'espressione della regalita' nei francobolli di Sicilia, o certe realizzazioni sui francobolli del regno e piu' raramente in quelli attuali. :-)
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
byebye
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da byebye »

Vero, però è possibile introdurre il francobollo o, più in generale, l'oggetto postale in analisi di tipo scientifico e non artistico.

Ti faccio un esempio con ciò che colleziono: il recupero della mitologia nordica nei francobolli del III Reich, oppure l'uso del francobollo come oggetto di propaganda, oppure l'uso del francobollo per la diffusione dei miti razziali nel '900...

Non sono argomenti "facili", ma credo possano servire a far vedere il francobollo o l'oggetto postale come un DOCUMENTO STORICO, figlio del suo tempo, e non solamente un semplice oggetto di collezione.

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andre87
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da andre87 »

byebye ha scritto:Ti faccio un esempio con ciò che colleziono [...] l'uso del francobollo come oggetto di propaganda, oppure l'uso del francobollo per la diffusione dei miti razziali nel '900...

Non sono argomenti "facili", ma credo possano servire a far vedere il francobollo o l'oggetto postale come un DOCUMENTO STORICO, figlio del suo tempo, e non solamente un semplice oggetto di collezione.



Questa frase mi ha fatto inevitabilmente tornare in mente la mia...tesina per l'esame di maturità! Son sempre stato un appassionato di storia e storia postale, fin da piccolo e appena ho avuto l'occasione di fare qualcosa di mio sul tema l'ho fatto. Come tema avevo scelto proprio la propaganda del regime attraverso gli strumenti "popolari", come appunto i francobolli, i timbri (oltre che la stampa, il cinema etc...). In sede di discussione ha ricevuto un'accoglienza piuttosto tiepida ma volete mettere la soddisfazione, considerando che tutti i francobolli e le lettere mostrate erano della mia, seppur acerba, collezione? Se la ritrovo ve la mostro volentieri Ciao:
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enrico54
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da enrico54 »

Andrea61 ha scritto:1) Quest'estate ho visitato la casa di Garibaldi a Caprera. In una teca nella stanza dov'era situato il suo letto di morte erano esposti alcuni oggetti personali del Generale, tra cui alcune lettere e dei timbri (!). Purtroppo era una visita guidata e la guida procedeva con una certa fretta, per cui non sono riuscito a soffermarmi e capire di cosa si trattasse esattamente. (Garibaldi godeva di una franchigia ?)


Non penso che Garibaldi godesse di franchigia, almeno ad osservare alcune sue lettere scritte da Caprera e da la Maddalena nel 1864 e nel 1866, ed indirizzate a Mary Seely:

http://img11.imageshack.us/img11/6154/garibaldi1.jpg
garibaldi1.jpg


http://img443.imageshack.us/img443/999/garibaldi2.jpg
garibaldi2.jpg


http://img12.imageshack.us/img12/5593/garibaldi3.jpg
garibaldi3.jpg


Si può notare più sopra una bella rispedizione La Maddalena - Londra - Isola di Wight con francobollo italiano ed inglese.

http://img171.imageshack.us/img171/2960/garibaldi4.jpg
garibaldi4.jpg


Un'altra lettera, questa volta comparsa sul mercato non molto tempo fa, venduta per il valore del solo 60 cmi e dell'annullo - senza il testo interno, che qualcun altro in tempi precedenti e senza cultura storico-postale si era preoccupato purtroppo di sottrarre -

http://img821.imageshack.us/img821/9721 ... ibaldi.jpg
corrispondenzagaribaldi.jpg


Cordiali saluti

Enrico Flaminio
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Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De la Rue
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Laurent
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Re: storia postale arte minore?

Messaggio da Laurent »

andre87 ha scritto:
byebye ha scritto:Ti faccio un esempio con ciò che colleziono [...] l'uso del francobollo come oggetto di propaganda, oppure l'uso del francobollo per la diffusione dei miti razziali nel '900...

Non sono argomenti "facili", ma credo possano servire a far vedere il francobollo o l'oggetto postale come un DOCUMENTO STORICO, figlio del suo tempo, e non solamente un semplice oggetto di collezione.



Questa frase mi ha fatto inevitabilmente tornare in mente la mia...tesina per l'esame di maturità! Son sempre stato un appassionato di storia e storia postale, fin da piccolo e appena ho avuto l'occasione di fare qualcosa di mio sul tema l'ho fatto. Come tema avevo scelto proprio la propaganda del regime attraverso gli strumenti "popolari", come appunto i francobolli, i timbri (oltre che la stampa, il cinema etc...). In sede di discussione ha ricevuto un'accoglienza piuttosto tiepida ma volete mettere la soddisfazione, considerando che tutti i francobolli e le lettere mostrate erano della mia, seppur acerba, collezione? Se la ritrovo ve la mostro volentieri Ciao:



buona sera a tutti,
ho avuto la voglia, qualche anno fa, di utilizzare francobolli come veicoli pedagogici(-chi ? :mmm: ) (sono professore di storia al liceo) : mi acconsento mettere il link del lavoro (... in francese) : qui, il francobollo è oggetto di storia.
Cordiali saluti, Laurent.

http://www.clionautes.org/revue/2010_1/ ... atisme.pdf
prefil
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Re: La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da prefil »

Ottimo lavoro, Laurent! :clap: :clap:
Un approccio educativo che dovrebbe essere applicato più spesso.

Ciao: Ciao:
Luca

P.S. Il plurale di pedagogico è pedagogici. :-)
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
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Lucio
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Iscritto il: 30 dicembre 2007, 9:57

Re: La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da Lucio »

Ciao: :lugana: ... ciao tutti ...

http://www.sapere.it/sapere/dizionari/d ... earch=arte
http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/arte/

... i linkati spiegano il significato di ARTE in ogni accezione ..
.. mio parere la Storia Postale potrà esser definita Arte solo se prenderà in considerazione principal_mente le 'Creazioni Filateliche' .. per la parte prefilatelica le missive presentanti segni grafici non essenziali all' invio, impiccato ecc. ..
.. sempre mio parere, per motivi di casualità non voluta, verrebbe successiva ai giochi, carte, scacchi, bocce o morra che siano ...
... pongo tre esempi di affrancature 'volute', v' è un impegno al costruirle e nella 'Colombo' pur uno studio del tariffario in vigore ..
.. scorra lugana ... :lugana: :lugana:

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Lucio

*ltrc9990*
... Lucio ... Ciao: cordiali saluti Ciao: :wine: Lugana per tutti :wine: ...

... malato d' interi .. varietà .. annulli .. moduli ed etichette postali .. erinnofili ...
... le mie infezioni .. cancelleria .. posacenere .. adesivi in foglio .. promocard ..
.. biglietti in genere .. bustine zucchero .. lotterie .. carte telefoniche .. spille ..
.. confezioni per alberghi prodotti igiene e pulizia .. stecchini .. tappi .. semenze ...
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Alex
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Re: La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
alla luce degli interventi precedenti mi sorge spontanea una domanda.

Qual'è la vostra definizione di 'Storia Postale' ?

Una volta detto questo sarà più facile ( o meno difficile ) collegare questa definizione al concetto di arte, valutare se vi sono attinenze tra i due concetti e quali possono essere.

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

STAFF

Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
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eugenioterzo
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Re: La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da eugenioterzo »

Caro Enrico, ho trovato in un mio vecchio e prezioso libro una curiosità, te la posto sperando ti faccia piacere, e certamente solo una curiosità non certo una verità storica.
Eugenio
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andre87
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Re: La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da andre87 »

Alex ha scritto:Ciao a tutti,
alla luce degli interventi precedenti mi sorge spontanea una domanda.

Qual'è la vostra definizione di 'Storia Postale' ?

Una volta detto questo sarà più facile ( o meno difficile ) collegare questa definizione al concetto di arte, valutare se vi sono attinenze tra i due concetti e quali possono essere.

Ciao: Ciao:


A mio avviso non c'è miglior definizione del termine stesso. La storia postale penso che sia proprio la migliore unione di una parte "storia", imprescindibile, che va innanzitutto apprezzata e studiata a volte fino al dettaglio del singolo giorno per capirla e una parte "postale", che ha la sua dignità indipendete e allo stesso tempo si ricollega alla prima.
Per questo io non la considero "un'arte" e non credo sia questione di minore o maggiore, semplicemente l'arte per me è un'altra cosa, è una "creazione" e non riesco proprio a vederci questo aspetto nella storia postale.
Mentre invece la considero un grande banco di studio della storia e in tal senso sarebbe interessante che venisse anche insegnata, quantomento il meccanismo che ne sta alla base...

p.s: ho ritrovato la mia tesina, ve l'allego qui:
http://www.2shared.com/document/XsBMtaxe/Tesina_salvata.html

Ciao:
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Alex
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Re: La storia postale è un'arte minore?

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
il collegamento tra arte e storia postale a mio avviso c'è.
La storia postale è un ramo della storia della comunicazione.
Colui che ha disegnato un francobollo ha fatto un'opera d'arte di piccole dimensioni.
Il discorso è complesso perchè non stiamo solo parlando di evoluzione del francobollo e delle sue tecniche realizzative ma di storia postale nel suo insieme.
Quindi non si può limitare il discorso alla busta, alla cartolina, alla tariffa o al disegno del francobollo e neppure agli scopi per cui è stato realizzato quest'ultimo.
Anche un vagone postale, una divisa di un portalettere, una carrozza postale a cavalli, un decreto di emissione, un libro di regolamenti postali, l'attrezzatura di un ufficio postale moderno così come quella di uno antico fanno parte della storia postale.
I filatelici, in questo vasto ambito, si occupano solo della spedizione, movimentazione e distribuzione dei documenti attraverso la posta in tutte le possibili sfaccettature e modalità e la maggior parte di loro si limita a ricercare le etichette che venivano apposte sui documenti postali atte a documentare l'avvenuto pagamento del servizio commissionato e delle sue caratteristiche ( i francobolli ).
La modulistica interna della poste, ad esempio, non interessa quasi a nessuno ed è parte integrante della storia postale.

Ciao: Ciao: Ciao:

Revised by Lucky Boldrini - August 2013
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
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