Ho deciso di aiutare Babbo Natale chè da tanti anni, ora chè sono grande, mi trascura un po’…
Ecco chè mi sono regalato, con un po’ d’anticipo, questa letterina da Genova per Buenos Ayres (per ora un scan dell’asta, fra qualche giorno aggiungero’ un a scansione « da vero ») :
CONTESTO :
A quell’epoca, la corrispondenza da Sardegna poteva essere spedita :
Caso 1 : colla mediazione inglese : la convenzione anglo-sarda del 1858 prevedeva una tariffa di 80 centesimi per 7,5 grammi.
Le corrispondenze attraversano la Francia in plico chiuso, poi erano bollate in transito a Londra prima l’imbarco a bordo di vapori inglesi.
La tariffa comprendeva la distribuzione nella città argentina dal consolato britannico.
Caso 2 : colla mediazione francese, i.e. a scoperto (infatti ancora via l’Inghilterra e poi il consolato inglese di Buenos Ayres) : 1,70 lira ; 1 lira dal 1857.
Caso 3 : colla sola mediazione dei vapori francesi (partenza da Bordeaux) e del consolato francese di Buenos Ayres dal 1860 : 1,20 lira.
Da notare, il tentativo di collegamento diretto coi vapori sardi della « Compagnia transatlantica », in partenza da Genova. Dal 1856 e per una tariffa di 1,10 lira… ma il servizio fù sospeso dopo un’ultima partenza nel agosto 1857 a causa di difficoltà finziarie della ditta. Su questo argomento : un bel articolo di A. Arseni (Postal Gazette, XII-2006).
LA NOSTRA LETTERA :
Spedita da Genova il 4 giugno 1860 ed affrancata per 1,60 lira (doppio porto). Il mittente a scritto « Via d’Inghilterra » : siamo dunque nel caso n°1. La lettera attraversa la Francia in plico chiuso e arriva a Londra il 6. Poi tragitto ferroviario verso Southampton dove imbarca a bordo d’un vapore della RMSP Company.
Non ho ancora trovato tabelle di marcia, ma sappiamo chè, a quell’epoca, la linea Brasile-Rio de Plata (=Argentina) ha una partenza per mese, poi occore 35 giorni e 12 ore (sic) per arrivare a Buenos-Ayres.
Il bollo « PP » indica un affrancatura valida fino allo porto di sbarco : non c’è pertanto segno di tassazione argentina perchè il recapito s’effetua da un agente britannico com già detto pel caso n°1.
Sulla soprascritta, si trovano due indicazioni supplementare, e qui l'argomento non è semplice del tutto
« 1 4 » a penna in rosso : forse la somma dovuta alla Francia dall’Italia (1,40 franc o lira). Ma secondo la convenzione sardo-inglese, era l’amministrazione inglese chè doveva pagare i diritti di transito alla Francia per il corriere circolante tra i due stati. L’amministrazione sarda regolava, alla fine di ogni trimestre, quanto dovuto direttamente a l’Inghilterra. (mi sembra un po’ complesso…)


Si vede, in fine, un grande « 10 » (« 70 » sarebbe ancora meno spiegabile) : forse i 10 cent. previsti al articolo 10 della convenzione per il trasporto Calais-Dover + transito fino al porto inglese d’imbarco… ma di solitudine questa menzione non appare sulle soprascritte… !

Chè ne pensate ?
Laurent
