Il bollo "RETRODATO"

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno di Sardegna

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ecas
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da ecas »

Ciao: a tutti, vorrei richiamare l'attenzione anche sulla scritta ad inchiostro sul fronte e a matita sul retro in cui si sottolinea che la lettera (in realtà una "sovracoperta") sia stata in giacenza presso un albergo Vittoria e da lì ritirato da qualche incaricato. Ciao: Ciao: Ciao: Ciao: Ezio.
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francesco luraschi
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da francesco luraschi »

Chiedo una informazione: ma il bollo RETRODATO indica una detassazione o una rispedizione? Secondo me la lettera non è stata detassata (forse la tassa cancellata è inerente al primo tragitto???) ma semplicemente rispedita con una nuova tassa di porto.

In altre parole: il bollo in questione si trova solo abbinato ad un cambio di tassa o anche nelle rispedizioni correttamente tassate?

Grazie e scusate la mia ignoranza.

Francesco
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Laurent
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da Laurent »

L'uso del bollo RETRODATO è ampiamente spiegato da Francesco Lombardo (dal esempio sardo-siciliano) nel suo articolo pubblicato nel numero 47 (maggio 2012) della rivista Vaccari (pp. 51/54).

Laurent.
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Erik
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da Erik »

francesco luraschi ha scritto: In altre parole: il bollo in questione si trova solo abbinato ad un cambio di tassa o anche nelle rispedizioni correttamente tassate?

Ciao Francesco,
si trova su entrambi i tipi di oggetti.
In realtà la lettera mostrata sopra da Filippo, che non ha segni di tassa perché affrancata per il porto fino a destino, mi fa pensare che servisse, sì, anche ad attestare lo storno delle tassazioni dalla contabilità dell'ufficio (analogamente al Deboursé francese, opportunamente citato da Luca), ma che di fatto si trattasse più genericamente di un bollo di rispedizione, indipendentemente dalla presenza di tassazioni o meno.
In pratica indicava che - dopo esserne uscito per la consegna - l'invio era stato "dato indietro" all'ufficio postale per l'inoltro ad un altro ufficio (con conseguenze sulle relative tassazioni che, a questo punto, potevano variare di volta in volta).

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Enrico Carsetti
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francesco luraschi
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da francesco luraschi »

Ciao Enrico,

ti ringrazio per la precisazione. Effettivamente tu confermi quanto io avevo ipotizzato. Anche sul libro del Vollmeier di Sardegna questo bollo viene considerato come una prosecuzione dei "deboursè" ma a volte si trova su semplici rispedizioni. Io ne ho approfittato per riguardare il regolamento asburgico sulle lettere reclamate o inesitate. E' un argomento interessante e che meriterebbe un approfondimento. Purtroppo il materiale residuo è molto poco...


Grazie ancora

Ciao: Francesco
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ecas
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da ecas »

salve a tutti, premetto che non ho molta dimestichezza con la storia postale e con le abitudini degli addetti postali. Detto questo, vorrei proporre la "storia" di questa missiva sperando di dire poche castronerie e chiedendo le opportune correzioni:
un anonimo mittente spedisce in città questa lettera (in porto dovuto) a un tale che probabilmente alloggia presso l'albergo Vittoria. Qui il destinatario non ritira la lettera e quindi chi paga i 5 cent.? l'albergo? Comunque dopo 10 giorni la lettera viene ritirata (dalla posta?) e rinviata a Torino con 20 cent. da pagare. A questo punto la domanda: i primi 5 cent. sono stati restituiti? E' questo che vuol dire retrodato, cioè è stato restituito il denaro oppure indica che è stato ridato indietro il plico?
Allora, quante c....te ho scritto? :-)) :-)) :-)) Ciao: Ciao: Ezio
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Andrea61
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da Andrea61 »

La tassa di 5 centesimi (lettera per città) doveva essere pagata da chi riceveva la lettera.
Nessuno ha ritirato la lettera e quindi nessuno ha pagato i 5 centesimi.
La tassa è stata quindi annullata: il bollo RETRODATO "certifica" l'annullamento della tassa (suppongo ci fosse dietro una vera e propria operazione contabile da stornare). Reindirizzata a Torino la lettera fu nuovamente tassata per 20 c., tariffa delle lettere fuori distretto, e si noterà che la vecchia tassazione di 5 c. venne anche cassata a penna ad evitare confusioni.

Non so bene quando questo avvenne esattamente, ma con l'uso "a regime" dei segnatasse l'uso del RETRODATO cessò e venne introdotto un timbro corsivo "Annullato" per, appunto, annullare le tassazioni a causa di rispedizioni e, verosimilmente, indicare l'operazione di storno.

Ne ho un esempio nella mia collezione:

780721 Uru20 tax140.jpeg


La lettera, proveniente dall'Uruguay, era stata affrancata per il solo porto interno. Giunta a Torino venne tassata per L. 1,40, ma a seguito della rispedizione a Ceres i segnatasse furono annullati come detto sopra. A Ceres la lettera venne nuovamente tassata e stavolta la tassa indicata con manoscritto "14" (in decimi). le cifre verdine "80" indicano, in centesimi, quanto dovuto all'Amministrazione Francese per il trasporto atlantico.
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Andrea

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RiccardoB
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da RiccardoB »

Il 1 gennaio 1851 con l'emissione dei primi francobolli del regno di Sardegna , entrava in vigore il R. Decreto 26.11.1850 n° 1109, che portava sostanziali riforme a radicali innovazioni alla struttura postale. Nel rispetto della già emanata legge n°1108 del 1.1.1850, venne legiferato l'uso facoltativo dei francobolli che però, a far data dal 1.1.1858 divenne obbligatorio. Con l'applicazione delle leggi alcune ragioni sull'uso del Retrodato vennero a mancare. La corrispondenza era affrancata in partenza , il destinatario tranne casi specifici, non aveva più motivazioni per respingerla. Di conseguenza il bollo Retrodato lo si riscontra sempre meno dopo il 1857.
Si conosce l'uso a Monaco nel 1856, a Genova nel 1863 e Torino 1862.
Tratto dall' inserto speciale de "IL FOGLIO dell' Unione Filatelica Subalpina , Torino - L'Istituto del Retrodato". Studio di Arnaldo Pace.
Riccardo
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gionino
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da gionino »

bravo Riccardo,colpisci sempre nel posto giusto
Gionino
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ecas
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da ecas »

Salve a tutti. Mi sembra di capire quindi che nel 1860 (data della lettera che ha iniziato il topic) l'annullo RETRODATO si usava ormai poco? Ciao: Ciao: Ezio.

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rafelin
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perché il retrodato

Messaggio da rafelin »

Su questa letterina spedita da Genova il 1 novembre 1848
a Sestri Levante, in tariffa, è stato apposto il bollo di Chiavari
e il RETRODATO. Non sono riuscito a spiegarmi il perché.
C'è una spiegazione?
ciao
Raffaele
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ziopino
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Re: perché il retrodato

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Ciao Raffaele!!

.... credo sia questo il caso in cui, non essendo stato rintracciato il destinatario, la lettera fu rispedita all'Ufficio di partenza con il RETRODATO....

In periodo prefilatelico il RETRODATO veniva anche usato come semplice timbro di transito, come verifica dell'esattezza della tassazione calcolata alla partenza, ma non mi sembra questo il caso, considerata la vicinanza tra partenza e destinazione e la relativa facilità dei calcoli tariffari.....

Ciao: Ciao: :abb: :abb:
ziopino

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ziopino
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Re: perché il retrodato

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Riguardo la tariffa: tassata per 4 soldi a carico del destinatario (primo porto per seconda distanza, tra 25 e 65 km, secondo il tariffario del 30 aprile 1844). La distanza tra Sestri e Genova infatti era, ed è, pari ad un quarantina di km..

Correggimi se sbaglio..... :ko: :ko: :fest: :fest:


Ciao: Ciao: :abb: :abb:
ziopino

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rafelin
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Re: perché il retrodato

Messaggio da rafelin »

ciao Ziopino
per tariffa e distanza tutto giusto, per l'interpretazione
propenderei per la seconda ipotesi. Il destinatario era
persona notissima a Sestri Levante, dalla stessa famiglia
è disceso Carlo già magnifico rettore dell'università di Urbino
oltre che scrittore e critico letterario.
Chiavari, ufficio principale del circondario si trova a circa 10 Km
prima di Sestri e può essere che l'abbiano fermata li per fare
il controllo che tu dici.
Grazie e tanti saluti
Raffaele
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ziopino
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Re: perché il retrodato

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Dovrebbe essere proprio andata così.... certo un controllo di routine anche esagerato, considerato il tragitto piuttosto comune e, dal punto di vista postale, diciamo così... facile....

Ciao: Ciao: :abb: :abb:
ziopino

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Re: perché il retrodato

Messaggio da prefil »

Ciao Raffaele,
come già ti ho detto domenica al circolo anche per me dovrebbe essere un retrodato di transito.

Ciao: Ciao:
Luca

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Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
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fildoc
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Re: Il bollo "RETRODATO"

Messaggio da fildoc »

Il retrodato sul catalogo annullamenti Sassone è citato nei timbri accessori del LV
certamente sottovalutato e senza distinzione di colore.
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Re: Il bollo "RETRODATO"

Messaggio da fildoc »

Retrodato non vuol dire retrodatato ma dato indietro.
Quindi dal momento che la missiva era rimandata indietro perchè il destinatario non era reperibile, non si esigeva più la tassa per la consegna, ma poteva essere esercitata dall'amministrazione l'opzione di una tassa da esigere dal mittente per la riconsegna.
Ultima modifica di fildoc il 24 febbraio 2018, 17:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il bollo "RETRODATO"

Messaggio da fildoc »

per l'uso di tale timbro su posta del LombardoVeneto vedere qui:
https://www.lafilatelia.it/forum/viewto ... 29&t=57964

Rev LB Sep 2019
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borghi daniele
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Re: annullo "retrodato"

Messaggio da borghi daniele »

RiccardoB ha scritto: 20 gennaio 2013, 18:45 Il 1 gennaio 1851 con l'emissione dei primi francobolli del regno di Sardegna , entrava in vigore il R. Decreto 26.11.1850 n° 1109, che portava sostanziali riforme a radicali innovazioni alla struttura postale. Nel rispetto della già emanata legge n°1108 del 1.1.1850, venne legiferato l'uso facoltativo dei francobolli che però, a far data dal 1.1.1858 divenne obbligatorio. Con l'applicazione delle leggi alcune ragioni sull'uso del Retrodato vennero a mancare. La corrispondenza era affrancata in partenza , il destinatario tranne casi specifici, non aveva più motivazioni per respingerla. Di conseguenza il bollo Retrodato lo si riscontra sempre meno dopo il 1857.
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Riccardo
Salve
Leggo solo oggi questo topic.
A conferma utilizzo timbro accessorio"RETRODATO"a Torino ancora in epoca tarda(30 settembre 1861) produco oggetto per documentazione.

Ciao:
Daniele
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