Antonello Cerruti ha scritto:...
In alto l'immagine dell'originale, in basso quella del falso.
Vi invito a notare, fra l'altro, la presenza di inchiostro bruno (puntini e trattini) nelle lettere sfondate delle diciture dell'esemplare falsificato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Trovo interessante l'osservazione in quanto mette in evidenza i problemi che si è trovato ad affrontare il falsario.
che sono i punti di debbolezza del suo lavoro.
Come la maggior parte delle emissioni del periodo questo francobollo è stato stampato in rotocalco su quattro fogli da 50 esemplari cadauno.
La macchina di stampa era la Goebel a due colori. Come già detto in altre discussioni ( vedi ultima
Titolo: Specializzazione Siracusana) questo significa che erano stampati con due cilindri, uno che stampava le parti scure e contrastate l'altro le parti più chiare e sfumate, con un colore più tenue.
I problemi che ha dovuto affrontare il falsario sono stati:
1 - riprodurre fotograficamente un esemplare realizzato già con la sovrapposizione di due retini di stampa, mentre i cilindri originali venivano realizzati con stereotipi ottenuti fotografando grandi bozzetti in cui il colore era realmente sfumato e non puntinato;
2 - stampare quasi sicuramente ad un solo colore quindi con una stampa più marcata che ha fatto perdere dettagli nelle parti più chiare.
La maggiore nitidezza, negli originali rispetto ai falsi, soprattutto nei contorni delle aree in cui c'è lo stacco tra le parti scure e quelle chiare, e l'assenza nelle sfumature di tono nelle parti più chiare evidenziano le differenze tra la stampa a due colori (originali) e quella monocromatica (falsi).
Nello sforzo di compensare questi problemi, per realizzare un'immagine quanto più vicina all'originale, ha portato il falsario a rendere più marcata l'immagine. Questa cosa, tra l’altro, ha reso evidente il retino di stampa del suo stereotipo, come si vede nell'ultima immagine postata.
Morale della favola, la stampa a due colori della Goebel, oltre a rendere più equilibrate le stampe nel rapporto tra parti chiare e parti scure, oltre a far scomparire il retino di stampa, sovrapponendone due e rendendo casuale l’effetto,
ha avuto anche il risultato di essere un deterrente per la falsificazione consentendone l'identificazione.

michele