Benjamin,
al momento di "pubblicare" questo mio nuovo intervento leggo la tua precisazione, ma lo mantengo inalterato: secondo me, quel francobollo avrà colore e stampa di un 4, ma è un 5!
Sappiamo che ogni regola ha le sue eccezioni: in altro topic hai mostrato il mio Mantova rosso vermiglio intenso I tavola che non dovrebbe esistere (neanche il Ferchenbauer censisce il dunkelzinnoberrot per la I tavola) ma esiste! In collezione ho poi due n.5 (uno lo conosci, l'altro era in un lotticino da un tanto al chilo acquistato da poco) con il 5 aperto, uno per ciascuno dei due sottotipi. Quindi, potrebbe esistere anche un n.5 con colore e stampa del 4.
Tornando al punto, prendo atto che esistano anche i 10 cent. carta a mano con la E chiusa (una novità, per le mie conoscenze, ma questo vuol dir poco perché mi considero ancora un principiante) però è un dato di fatto che il 99,99% dei 10 cent. carta a mano hanno la 2° E di CENTES rotta, per cui anche il 99,99% dei n.4 ce l'hanno. Seguendo il ragionamento secondo il quale il mio frammento potrebbe essere un n.4 rosa con la E chiusa, ne deriverebbe che:
1) appartiene allo 0,01% con questa varietà;
2) è di un colore oggettivamente piuttosto raro per un n.4;
3) come se non bastasse, è stato annullato con un bollo in disuso da quasi un anno!!!
Roba da collezione Rotschild!!!
Per cui mi chiedo: non è un po' troppo ardita come ipotesi?
Continuando ad arrovellarmi sul problema mi è improvvisamente balenata una possibilità: Massimiliano motiva il suo quasi ovvio scetticismo sull'esistenza della III tavola a gennaio 1851 col fatto - incontestabile - che uffici molto grandi come Milano, Verona e Venezia ancora utilizzavano la II. Quindi, se dove c'era una enorme massa di corrispondenza da lavorare le III tavole ancora non erano arrivate, perché mai avrebbero dovuto esistere già in uffici molto più piccoli come Cremona e Portogruaro?
E se la risposta fosse: proprio perché erano molto più piccoli! ? Mi spiego: gli approvvigionamenti iniziali di francobolli vennero effettuati sulla base della mole presunta di utilizzo di ciascun valore; quella del 15 cent. venne fortemente sottostimata per le ragioni che tutti conosciamo e si dovette ben presto procedere a ristampe (II e poi III tipo). Non potrebbe essere avvenuto che, al momento della fornitura dei II tipi della II tavola, le stime di utilizzo siano state riviste al rialzo per gli uffici di grandi dimensioni, col risultato che esse durarono più a lungo, mentre ne vennero comunque forniti "pochi" agli uffici piccoli per cui fu proprio in essi che apparvero per primi i francobolli della III tavola?
Meditate gente, meditate!
Corrado
Corrado