vikingo68: "1856/1863 - Le tariffe postali dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia"

[vikingo68]

Prima o poi bisogna iniziare a ballare, vediamo di mettere giù due numeri concreti con la tipologia di tariffe che vorrei inserire.

Per l'interno:

Lettera per città 5c, distretto 5c, circolari 5c;

Lettera per città doppio porto 10c, lettera tariffa militari 10c, rivista amministrativa del regno 10c;

Lettera semplice 20c, doppio porto, triplo porto, quadruplo porto (80c isolato da Bologna 1860);

Raccomandata per città primo porto 45c, sesto porto per città 70c;

Raccomandata primo porto 60c, secondo porto 80c, terzo porto 1 Lira;

Campione di niun valore 20c;

Via di Mare 1858 da Cagliari a Genova 20c con Sardegna in rosso, 1862 da Spezia a Varignano con 20c e tassata 10, da Genova a Spezia il 31 dicembre 1862 con 20c non timbrata quindi annullata a Spezia in arrivo il 1 gennaio 1863 e tassata 10c;

Stampe con 1c e 2c;

Non affrancata e tassata con segnatasse nr.1 annullato.


Tariffa unificata di 15c dal 1 gennaio 1863:

porto semplice 15c, doppio porto 30c, triplo porto 45c;

raccomandata 45c, triplo porto 75c;

Via di Mare 15c, 15c tassata 10, 20c e 30c con piroscafi postali francesi.

Ho sicuramente dimenticato qualcosa, voi che da fuori forse vedete meglio, che ne pensate?

Un salutone, Carlo.

[vikingo68]

Capitolo per gli Stati preunitari:

Ducato Modena
40c, 30c, 20c ottobre 1859;

Ducato Parma
30c e 20c 1 novembre 1859;

Veneto austriaco e Austria non i convenzione (Lug. 1859-15.05.1862)
tassata 5 S, tassata 10 Soldi, tassata 15 Soldi, 20c e NON tassata, affrancata 1 Lira quinto porto e tassata soldi 15 per terzo porto, fascetta 5c in PD, stampe 2c tassate e detassate, per la via di Svizzera 60c;

Dal 15 maggio 1862 nuovamente in convenzione 25c, 40c, 50c, 55c, 65, e 5c stampe,dalla S1 alla A2 doppio porto con 80c isolato tassato e detassato;

GranDucato Toscana
40c, 20c luglio 1859, Via di mare 50c e via di mare 30c luglio 1859;

Pontificio
60c e Via di mare 60c, Via di mare doppio porto 1,20 L, via di terra 20c e tassata in arrivo, 20c e NON tassata in arrivo, 40c NON tassata in arrivo, Via di Mare da GE 15c, V.M. da LI 30c, V.M. postali francesi 40c, 15c Gennaio 1863 NON tassata in partenza, Raccomandata mista 50c Dicembre 1863;

Romagne 60c, 20c tassato 4 da Cremona nell'agosto 1859, 40c NON tassato da Milano a Comacchio il 2 settembre 1859;

Regno delle Due Sicilie
Via di Mare 70c x Napoli e 70c per Messina, da GE 15c x Napoli e 15c da Ge x Palermo.

Pure qui ci saranno delle dimenticanze, mi aiutate nel sottolinearle? Grazie.

Devo ancora mettere le vecchie tariffe ducali usate nelle nuove province e quelle agevolate per l'interno sempre delle nuove Province.

Un salutone, Carlo.

[Giorgio Di Raimo]

per le province napoletane hai , dal 1 Ottobre 1862 la tariffa da 10 cent valida sino al 31 Dicembre 1862 ....con tutte le variati: 5 cent insufficiente tassata 5 cent , 10 normale, 10+10 o 20 cent doppio porto.....

[vikingo68]

Si Giorgio, quelle per le Prov. napoletane non le avevo citate perché le includevo fra le tariffe agevolate concesse alle nuove Province, comunque grazie.

Un salutone, Carlo.

[vikingo68]

Molto lentamente si procede, non mi sono dimenticato.

Nel frattempo però la collezione si è spontaneamente allargata soprattutto con lettere per varie destinazioni estere, quindi mi sentivo obbligato a preparare qualcosa anche per queste.

Come vi sembrano queste due pagine semplici semplici?

Grazie per il vostro parere e qualsiasi suggerimento vogliate darmi è ben accetto.

Saluti, Carlo.

[vikingo68]

Il foglio di scrittura di OpenOffice Writer (Gratuito) mi pare abbastanza malleabile per un facile utilizzo anche da parte di utenti non abituati a tale programma, almeno per "creazioni spartane", che ne dite?

Carlo.

[debene]

Carlo,

non mi esprimo sul contenuto di cui non ho padronanza.

Dal punto di vista estetico poco da eccepire.

Se vai a concorso meno fronzoli metti meglio è, pagina pulita e ordinata.

Hai mostrato su i due fogli due incorniciature diverse.
Personalmente quando monto le buste preferisco riquadrarle in cornice da sole e mettere la didascalia al di fuori lasciando anche un pò di bianco tra cornice e busta.

Mi sembrava che precedentemente avevi parlato dell'utilizzo di fogli avorio ?
Sicuramente più belli.

Hai pensato di utilizzare fogli formato A3; potrebbero essere funzionali al fatto di raccogliere
in un unico foglio un argomento.

Al di là di tutto complimenti !

Apprezzo sempre chi decide di mostrarsi rispetto a chi si rigira la propria collezione da solo.



sergio

[vikingo68]

Grazie mille Sergio per le tue osservazioni e complimenti che ancora non merito, questi che ho messo sono fogli di prova virtuali al momento solo nel pc, nel senso che quando avrò deciso l'esatto formato e disposizione di eventuali cornici, didascalie.titolo e stemmi, li stamperò su carta A4 avorio che ho già, i fogli A3 a 22 anelli ce li ho solo bianchi, bianchi con cornice e quadrettati.

In questo modo, senza stampare, si possono eventualmente caricare per partecipare alle selezioni online, esempio sul sito dell'AICPM?

Un salutone, Carlo.

[vikingo68]

Con la cornice e all'interno le lettere ho questo foglio di prova, dite che è meglio?

Saluti, Carlo.

[Andrea61]

Alcune osservazioni sparse (non necessariamente in ordine di importanza), tenendo presente che in molti casi vale comunque il de gustibus:

1) La cornice dei fogli può sembrare "elegante" ma in realtà ha il problema di ridurre ancora lo spazio disponibile nel foglio. Se capitano buste di grande formato è fatale che vadano a disporsi a cavallo della cornice e questo ha un effetto orribile sull'estetica generale del foglio.

2) Eviterei pesanti cornici nere per i singoli pezzi.

3) Non è necessario riportare il titolo della collezione, o del capitolo, in grande su ogni pagina.

4) Non ha molto senso riprodurre l'intero verso della corrispondenza solo per mostrare un bollo di transito. E' sufficiente mostrare quest'ultimo. Inoltre il regolamento prescrive (ed è una delle pochissime regole di montaggio su cui i regolamenti si pronunciano) che tutte le riproduzioni debbano essere mostrate non nelle dimensioni originali, ma o ingrandite o ridotte almeno di un fattore 25%

5) Bisogna avere cura di includere nella didascalia la spiegazione di tutti i segni postali presenti sulle buste (natuaralmente non è che sia "obbligatorio" nel senso stretto del termine, diciamo che è un consiglio a vantaggio dell'espositore). Vedo alcune buste con dei segni rossi sopra che non sono spiegati. Sempre a proposito di accuratezza delle didascalie, le Isole Jonie non è che fossero così "indipendenti": erano un protettorato inglese (in conseguenza del Congresso di Vienna). Ma sicuramente non erano greche, e allora è sicuro che usassero dracme e lepta? (come vediamo in un altro thread a proposito di una lettera toscana diretta a Syros, i greci usavano segnalare la tassa per intero, non in decimi).

6) Citando Convenzioni (per le tariffe o altro), è bene citare l'anno di inizio della Convenzione. Questo naturalmente può essere fatto in una spiegazione, o tabella, iniziale.

[vikingo68]

Grazie Andrea per i tuoi utilissimi consigli.

Pe le didascalie concordo con te che andrebbero spiegati tutti i segni postai presenti sui documenti mostrati, così come i dati della convenzione che permetteva tale tariffa, avevo solo paura di essere troppo prolisso, da studiare l'idea della tabella riassuntiva iniziale.

I fogli di prova mostrati credo abbiano le "gabbie" per inserire le scritte, devo verificare se anche stampando si vedono, altrimenti concordo con te che la cornice esterna riduce troppo lo spazio utile e potrebbe dare luogo a brutti effetti estetici nel caso di grandi buste (ne ho giusto un paio).

Lavoro lungo ma che riempe con piacere il tempo libero, spero di avere l'aiuto del Forum per procedere nei meandri delle tariffe e convenzioni senza fare troppi errori, grazie.

Al momento non so se procedere accorpando tutti i miei filoni collezionistici, tariffe per l'interno dal 1856 al 31.12.1862, tariffe verso gli altri ASI, tariffe usate nelle Nuove province annesse, tariffe per l'interno dal 1.01.1863 al 31.12.1863 e le destinazioni verso Paesi esteri, in questo modo arrivo a circa 75-80 quadri, ma non vorrei che la collezione apparisse confusionaria.

Saluti, Carlo.

[prefil]

Caro Carlo,
concordo pienamente con le osservazioni di Andrea. Spero che nel corso del 2016 farai il grande salto e inizierai a esporre.


Luca

[vikingo68]

Grazie Luca dell'incoraggiamento, ti avevo già risposto in Mp.

Per quanto riguarda il titolo, tenendo presente i capitoli da me ultimamente citati, andrebbe bene: "1856-1863 Tariffe postali, dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia" o è meglio "Tariffe postali dal Regno di Sardegna alla tariffa unificata del Regno d'Italia"?

Saluti, Carlo.

[prefil]

Preferisco la prima opzione che specifica l'arco temporale trattato.

Ciao
Luca

[vikingo68]

Grazie Luca per il tuo parere, per non uscire dal titolo dite che bastano un paio di lettere del 1856?


Per avere una panoramica dei vari capitoli inserisco anche qui quello delle destinazioni estere, sempre dato il periodo indicato nel titolo.

Russia del 1860 1,00 Lira via di Svizzera ed Austria;

Inghilterra 80c del 1856 e 60c del 1862/63;

Stati Tedeschi 60c (Prussia Renana e Francoforte), 50c e 40c insufficiente tassata 20 per Monaco Baviera;

Olanda del 1863 70c;

Belgio del 1862 60c;

Austria-L.V. 25c, 40c, 50c, 55c, 65c, Via di Svizzera 60c, 20c e tassata 5,10 e 15 Soldi, affrancata 1,00L tassata 30 in periodo di assenza di convenzione, stampe 2 e 5c;

Svizzera 40c 1857, 20c Raggio Limitrofo del 1859, 10c R.L. del 1863, 30c del 1863, stampati da 5c del 1861 e 3c del 1863;

Francia 50c, 1L (doppio porto),70c Via di mare, 25c Raggio Limitrofo, 20c Sardegna Tariffa Militari Francesi (tariffe valide fino al 31.12.1860), 40c, 80c (doppio porto) 1,30 assicurata doppio porto, ,6c stampati, 80c insufficienti per doppio porto e tassata 1L, 40c via di mare e annullato in arrivo, 1,00L Via di Mare dalla Sicilia con la vecchia tariffa borbonica (tariffe valide dal 1.01.1861);

Malta 1859 40c con postali inglesi;

Algeria 40c con postali francesi;

Tunisi del 1863 40c con postali italiani;

Alessandria d'Egitto 20c Insufficente tassata 80c (due sole conosciute) e 80c in PD;

Grecia 1,00L del 1859 con postali francesi e 80c del 1861 vecchia tariffa Tosco-Francese valida fino ad autunno 1861;

Isole Jonie 80c del 1863 con postali inglesi;

Turchia 1,00 Lira del 1857 via di Francia e 80c del 1863 via di Francia;

Argentina del 1860 Doppio porto da 80c via d'Inghilterra e del 1863 1,00L via di Francia;

USA del 1859 1,20L;

Cile del 1862 1,40 L postali inglesi;

Uruguay 1862 1,00L postali inglesi.

Saluti, Carlo.

[vikingo68]

Questi sono i cinque capitoli che sviluppano la collezione:-

1 Capitolo)

Tariffe per le Antiche Province del Regno di Sardegna, circa 10 fogli;

2 Capitolo)

Tariffe verso gli altri ASI, circa 10 fogli;

3 Capitolo)

Tariffe agevolate delle Nuove Province annesse, circa 10 fogli;

4 Capitolo)

1.01.1863 Nuove tariffe del Regno D'Italia, circa 10 fogli;

5 Capitolo)

Tariffe verso destinazioni estere, circa 22 fogli.

Si capisce il filo logico che voglio dare nel seguire i cambi tariffari?

Saluti, Carlo.

[prefil]

Caro Carlo,
dal mio punto di vista non è tanto importante quante lettere vi siano in collezione di un dato anno, quanto piuttosto il documentare l'evoluzione in primis delle tariffe postali e poi delle vie di scambio, delle rotte postali, delle convenzioni e così via. Tutti elementi che, oltre alla scelta dei pezzi che andranno a documentare questi aspetti, arricchiscono e premiano la voce "conoscenze, studio e ricerca" della valutazione.
Il piano che proponi è coerente con lo sviluppo della collezione e mi sembra sufficientemente bilanciato: tuttavia sarebbe utile che cominciassi a pensare anche a una introduzione storico-postale a cui far seguire l'indice vero e proprio (se lo hai già fatto e mi è sfuggito, chiedo venia).


Luca

[vikingo68]

Grazie Luca per le osservazioni , l'introduzione è in revisione di scrittura in continua evoluzione, appena la riterrò decente la sottoporrò al vostro esame.

L'importante è che come ce l'avevo in testa e ora messa su carta, la collezione abbia una logica, che attraverso la mia selezione di pezzi si riesca ad avere una panoramica quanto più completa delle variazioni territoriali e tariffarie avvenute nel periodo in esame, ora posso riempire l'impalcatura con più tranquillità.

Buona Domenica, Carlo.

[vikingo68]

MI ponevo una domanda, dato l'arco temporale della collezione, posso inserire una lettera del dicembre 1863 prima spedita per l'interno e poi rispedita in Francia ma affrancata solo con valori DLR?

Del Dicembre 1863 con valori DLR ne ho già messa un'altra ma è in affrancatura mista con valori ex Sardegna.

Saluti, Carlo.

[Andrea61]

MI ponevo una domanda, dato l'arco temporale della collezione, posso inserire una lettera del dicembre 1863 prima spedita per l'interno e poi rispedita in Francia ma affrancata solo con valori DLR?

Del Dicembre 1863 con valori DLR ne ho già messa un'altra ma è in affrancatura mista con valori ex Sardegna.

Naturalmente le rispedizioni, che siano affrancate una o più volte, sono sempre interassanti in una collezione di storia postale.

Un'affrancatura mista DLR-Sardegna comunque la si giustifichi (la giustificazione per l'inserimento deve essere storico-postale!) è comunque un'ottima aggiunta ad una collezione.

Detto tutto ciò, la composizione dell'affrancatura delle lettere in una collezione di storia postale ha un'importanza relativa e MAI deve essere ragione per una esclusione dalla collezione (in altri termini: se la lettera ricade nel corretto intervallo temporale ed illustra un aspetto del tema svolto la sua affrancatura è irrilevante e può essere usata solo come argomento "a favore", come nel caso di una mista o in presenza di un francobollo raro)