Posta Pneumatica

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andy66
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Re: Posta pneumatica

Messaggio da andy66 »

rjkard ha scritto:Difficilissimo dare una carta di identità certa a questi Oggetti Postali, sopratutto dopo il 1930 e maggiormente in RSI.
Ecco cosa riporta posta e società nel suo articolo dedicato :

Questo accadde almeno inizialmente, perchè fra le due guerre mondiali, in particolare dopo gli anni "30, raramente si trovano traccia di bolli specifici sulle buste; forse implicemente fu lasciato cadere l'obbligo di bollare gli espressi trasportati con la posta pneumatica con il timbro appropriato. I pochi riscontri si trovano solo su corrispondenza che ha richiesto il servizio pneumatico di inoltro e qualche volta sui telegrammi in arrivo.


Ovvero quei pochissimi pezzi noti che riportano l'impronta marcofila appropriata sono, evidentemente, oggetti per cui l'utente stesso ne ha richiesto il servizio personalmente, indi per cui il lecito dubbio rimane e rimarrà sempre in tutte le variegate interpretazioni soggettive di ognuno.
Del resto lo stesso sito "Posta e società" riporta come esempio una busta in Posta Ordinaria con le medesime caratteristiche.



Anche io ho la stessa impressione che dagli anni '30 non venissero sempre usati annulli di posta pneumatica. Infatti, quando acquistai questa mia busta, faceva parte di un lotto di una dozzina di lettere della stessa corrispondenza, tutte spedite in posta pneumatica e non filateliche. Ebbene, meno della metà presentavano l'annullo di Milano posta pneumatica, mentre le altre avevano annulli normali.
Purtroppo in quei casi non si ha la certezza matematica che il servizio sia stato effettivamente utilizzato e ciò è un peccato.
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Andy66

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byebye
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Re: Posta pneumatica

Messaggio da byebye »

C'è da dire che è vero anche il contrario: non sempre l'uso di un timbro ci garantisce l'effettivo servizio che riporta in dicitura, penso ai vari Posta Aerea impressi come annullatori di affrancature che sicuramente non viaggiarono per posta aerea in quel periodo.
Occorre un insieme di elementi per poter attribuire con ragionevolezza un certo tipo di tipologia di trasporto, non basta solo il timbro per attribuire o escludere l'uso di un servizio.

Quello che mi pare abbastanza evidente è che non siamo di fronte a corrispondenza filatelica.
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ancaria
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Re: Posta pneumatica

Messaggio da ancaria »

byebye ha scritto:C'è da dire che è vero anche il contrario: non sempre l'uso di un timbro ci garantisce l'effettivo servizio che riporta in dicitura, penso ai vari Posta Aerea impressi come annullatori di affrancature che sicuramente non viaggiarono per posta aerea in quel periodo.
Occorre un insieme di elementi per poter attribuire con ragionevolezza un certo tipo di tipologia di trasporto, non basta solo il timbro per attribuire o escludere l'uso di un servizio.

Ciao Enrico
verissimo ciò che dici, però spero converrai con me che è ancor più difficile attribuire (soprattutto in un certificato) un certo tipo di trasporto postale se l'oggetto risulta privo dello specifico timbro (vedi il nostro caso).

byebye ha scritto:Quello che mi pare abbastanza evidente è che non siamo di fronte a corrispondenza filatelica.

nel mio precedente intervento non ho scritto che si tratta di corrispondenza filatelica ma che si tratta della creazione di un filatelico (ovvero un oggetto postale, in tariffa e realmente viaggiato, recante un'affrancatura creata a tavolino).
I motivi di questa mia affermazione sono spiegati nel precedente intervento.

:abb: :abb: :abb: A presto, spero di incontrarti a Verona
Agostino
rjkard
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Re: Posta pneumatica

Messaggio da rjkard »

byebye ha scritto:C'è da dire che è vero anche il contrario: non sempre l'uso di un timbro ci garantisce l'effettivo servizio che riporta in dicitura, penso ai vari Posta Aerea impressi come annullatori di affrancature che sicuramente non viaggiarono per posta aerea in quel periodo.
Occorre un insieme di elementi per poter attribuire con ragionevolezza un certo tipo di tipologia di trasporto, non basta solo il timbro per attribuire o escludere l'uso di un servizio.

Quello che mi pare abbastanza evidente è che non siamo di fronte a corrispondenza filatelica.




Fare analogie con due servizi completamente dissimili fra loro è alquanto fuorviante, visto il tema, e semplicistico.
Al momento non mi risulta che esistano oggetti postali usati ed organizzati "filatelicamente" per Posta Pneumatica (forse all'inizio del servizio, ma non ne sono sicuro), privi di "Giri" commemorazioni o quant'altro, anche perchè si stà parlando di un servizio prettamente localizzato solo in alcune città, ovvero Napoli, Milano, Roma ed in maniera diversa per utilizzo a Genova e pure Bologna sugli ultimi mesi di servizio, indi per cui le impronte marcofile non si sono "prostituite" a facili guadagni, organizzati da circoli, associazioni e chi più ne ha più ne metta, invadendo il mercato di oggetti con impronte dedicate che non hanno MAI volato, rovinando completamente uno di quelli che, doveva essere il più affascinante dei settori in Storia e Usi Postali, naturalmente il riferimento alla Posta Aerea è palese.
Il pezzo in questione, a mio modesto avviso, è sicuramente da mettere in una collezione di Storia o Usi Postali, ma con l'onestà intellettuale da descriverne i dubbi sopracitati, senza dogmi o certezze assolute.
Magari in futuro se si troveranno maggiori riscontri, ovvero un "congruo" numero di Oggetti postali con caratteristiche analoghe o diverse, se ne potrà trarre maggiori certezze, cosa razionalmente e logicamente impossibile ad oggi con l'esiguo numero conosciuto.
Sicuramente quello che stona maggiormente (al di là della certificazione che tralascio) è la esagerata e sproporzionata base di acquisto in asta del "pezzo".
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stiraeammira
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Re: Posta pneumatica

Messaggio da stiraeammira »

Mi introduco nella discussione solo per mostrare queste lettere che giacciono placide in un raccoglitore che sfoglio poco...insomma "prendo la palla al balzo" :-)) solo per chiedervi se è esattamente questo che intendete quando dichiarate che non vi è evidenza certa dell'uso effettivo del servizio di posta pneumatica.

img047.jpg


Ciao: Ciao:
Andrea
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Andrea
byebye
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Re: Posta pneumatica

Messaggio da byebye »

rjkard ha scritto:Fare analogie con due servizi completamente dissimili fra loro è alquanto fuorviante, visto il tema, e semplicistico.
Al momento non mi risulta che esistano oggetti postali usati ed organizzati "filatelicamente" per Posta Pneumatica (forse all'inizio del servizio, ma non ne sono sicuro), privi di "Giri" commemorazioni o quant'altro, anche perchè si stà parlando di un servizio prettamente localizzato solo in alcune città, ovvero Napoli, Milano, Roma ed in maniera diversa per utilizzo a Genova e pure Bologna sugli ultimi mesi di servizio, indi per cui le impronte marcofile non si sono "prostituite" a facili guadagni, organizzati da circoli, associazioni e chi più ne ha più ne metta, invadendo il mercato di oggetti con impronte dedicate che non hanno MAI volato, rovinando completamente uno di quelli che, doveva essere il più affascinante dei settori in Storia e Usi Postali, naturalmente il riferimento alla Posta Aerea è palese.
Il pezzo in questione, a mio modesto avviso, è sicuramente da mettere in una collezione di Storia o Usi Postali, ma con l'onestà intellettuale da descriverne i dubbi sopracitati, senza dogmi o certezze assolute.
Magari in futuro se si troveranno maggiori riscontri, ovvero un "congruo" numero di Oggetti postali con caratteristiche analoghe o diverse, se ne potrà trarre maggiori certezze, cosa razionalmente e logicamente impossibile ad oggi con l'esiguo numero conosciuto.
Sicuramente quello che stona maggiormente (al di là della certificazione che tralascio) è la esagerata e sproporzionata base di acquisto in asta del "pezzo".


Ciao Riccardo,
io non ho fatto alcuna analogia fuorviante o semplicistica, ma ho evidenziato che in RSI si hanno esempi di corrispondenza viaggiata per via ordinaria ma annullata con timbri di posta aerea (penso a Trieste ma anche a Rodi, dove puoi trovare posta per la stessa Rodi annullata con timbri di posta aerea), quindi l'uso del timbro, di per sé, non offre particolari garanzie, così come è vero il contrario, cioè che la posta aerea realmente viaggiata non porta mai o quasi mai i timbri di partenza con l'indicazione posta aerea, ma ci si rifà ai timbri di arrivo, che riescono a documentare l'uso del vettore aereo.
In altre parole, ci sono casi documentati sia di uso errato dei timbri che di non uso dei timbri per servizi goduti dalla corrispondenza.
:-) Ciao:

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Lucky Boldrini
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Re: Posta Pneumatica

Messaggio da Lucky Boldrini »

Ciao a tutti,

l'altro giorno sono entrato per la prima volta in un salone delle Poste Centrali di Livorno,
probabilmente rimasto chiuso per tanto tempo ma di recente riattrezzato a ricevere
il pubblico (vi hanno installato dei box per la consulenza a privati ed imprese).
O magari può anche essere che in tanto tempo non me ne sia mai accorto... :-)

Ho potuto così scoprire che Livorno (insieme a qualche altra città) ha avuto in passato un
servizio di Posta Pneumatica ad uso interno, "per rendere più rapido lo scambio di comunicazioni
fra i diversi uffici delle Poste"
.

Ho scattato alcune foto col telefonino di ciò che rimane dell'impianto e delle note illustrative:
Le condivido qui sotto.

Ciao:

Luca
IMG_9699.jpg
IMG_9697.jpg
IMG_9695.jpg
IMG_9696.jpg
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ulisse
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Re: Posta Pneumatica

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Molto interessante :clap: :clap:


:cof: :cof:

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Marino

Sostenitore dal 2010

Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi

Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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