Antonello Cerruti ha scritto:Caro Pri, purtroppo - a volte - la realtà è ancora peggio di quello che pensiamo.
Però, prima di invocare pene più severe, sarebbe meglio aspettare le oramai prossime conclusioni.
Poi, temo che dovremo ancora una volta chinare il capo di fronte a qualche cosa che abbiamo già vissuto e sofferto qualche anno fa con le notizie che arrivavano da Cogne....
Antonello Cerruti
Sai Antonello, per quanto è accaduto a Cogne la verità, secondo me, non è ancora venuta fuori e oramai temo che non la conosceremo più.
Personalmente credo sia molto molto diversa da quella che ci è stata raccontata dai media e dalle aule di tribunale; vedrai che tra molti anni qualcuno tirerà fuori un elemento, una testimonianza o una prova, sfuggita a suo tempo e farà, non dico riaprire il caso, ma quantomeno discutere su cosa si è sbagliato e non è stato preso in considerazione durante le indagini o le udienze a tempo debito.
Nel caso del piccolo Loris, ti dico con tutta sincerità, sperando di sbagliarmi, che quando ho visto al TG la testimonianza del cacciatore che ha trovato il corpicino del bambino nel canaletto, la mia mente è tornata istantaneamente al momento in cui Michele Misseri, del delitto di Sarah Scazzi, venne intervistato per il ritrovamento del telefonino. Ricordo che eravamo a cena e ho esclamato a tavola:
oh no, un altro Misseri!L'ho detto perchè ho visto molte analogie, sia sui comportamenti dei due testimoni che sulle coincidenze dell'accaduto. Infatti, sono andato a riguardarmi le due interviste per confrontarle e non ho potuto far altro che confermare la mia impressione.
Voglio sottolineare che è solo una mia impressione e spero resti tale.
Antonio, sul tema della pena capitale non mi trovi d'accordo, ci sarebbe da scrivere migliaia e migliaia di post e non se ne verrebbe a capo; quello che farei io è di lasciare questi criminali per 5 minuti nelle mani del popolo prima di consegnarli alla giustizia; sono sicuro che in poco tempo non ci sarebbe più bisogno nè delle carceri e nemmeno della pena di morte.