I bolli "Dopo la partenza" e "Franco Frontiera"

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francesco luraschi
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da francesco luraschi »

Massimiliano,

io non mi trovo ma non importa, va bene cosi'.

Tuttavia se hanno conteggiato c.15 "fino alla frontiera" (di porto immagino) signiifica che la lettera era sottoaffrancata e necessitava si'di una multa (3) ma pure di un'integrazione del porto (3).

Tuttavia rimangono insoluti i punti 1 e 2. Basiamoci quindi sui conti modenesi in alto a sinistra per fare stabilire la tassazione



Grazie comunque

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robymi
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da robymi »

Come temevo la scansione ha distorto i colori, comunque ecco la mia busta con "DOPO LA PARTENZA" in bruno (dal vivo è bruno!) ed una tassata 20 cent per Modena.
Roberto
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fildoc
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da fildoc »

Una volta che ci vediamo confrontiamo i bruni....
In effetti a video sembra proprio rosso....
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ciao
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Fildoc
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francesco luraschi
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da francesco luraschi »

Con la tassazione sulle lettere di Roberto :clap: :clap: belle, mi trovo;

6 carantani sono 3 integrazione di porto+ 3 di sovrattassa tradotta poi dai postali modenesi in 30 centesimi siglati sul frontespizio. Sembra quindi che la legge postale sulle tassazioni per l'interno valesse pure per l'estero, estero inteso come ESTERO GEOGRAFICO e non POSTALE! :not:

Idem per la seconda da Venezia, dall'annullo mi sembra in periodo preconvenzione, affrancata fino alla frontiera per c.30 mentre al destinatario toccarono 20 centesimi per la tratta ducale.


Se gli esempi di cui sopra valgono pure per la lettera da Milano a Modena (l'annullo C1 rimanda almeno al 1853) affrancata per 40 centesimi la tassazione dovrebbe essere 1(integrazione di porto) +3 (sovrattassa)=4. Se poi traduciamo i 20 centesimi ducali in 4 carantani dovremmo arrivare a 8 di tassazione...ammesso che questo sia stato possibile (affrancatura in francobolli fino al confine in periodo di convenzione). Dubito!!! :mmm:


Sicuramente c'è una legge postale che mi sfugge e ringrazio chiunque me la rammenterà


Francesco




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azteco1
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da azteco1 »

Ciao: a tutti

...io vi chiedo scusa se farò un po di confusione ma devo farvi alcune domande altrimenti resterò sempre con i miei dubbi ed invece .... ho voglia di imparare :OOO:

1) La distanza (in leghe) era quella sino al confine con l'altro Stato o era quella sino alla destinazione ???

2) nell'individuazione degli importi dovuti all'altro Stato si considerava la distanza dal confine "ingresso" sino alla destinazione con applicazione delle tariffe relative alle distanze applicate dallo Stato destinatario, o era un importo fisso ???

3) Nell'indicazione degli importi relativi all'altro Stato si considerava "per i porti" la scala dei pesi dello Stato di partenza o la scala dei pesi dello Stato ove era destinato ???

4) quando si apponevano gli importi di tassazione il primo numero era quello relativo alla Stato di inoltro o relativo a quello di destino....nel caso della prima busta il 4 è relativo all'importo da darsi al LV o da darsi al Ducato di Modena ????



ovviamente queste quattro domande non vi creano confusione :-) la confusione arriva adesso che mi cimento anch'io :OOO: nella lettura delle tariffe :OOO: :OOO:

La prima ...
Se la tariffa da Milano a Modena come avete detto è di 45 cent. "quindi superiore alle 20 leghe e quindi in terza distanza" alla stessa affrancata per soli 40 cent. ne mancherebbero 5, e se applichiamo quanto esposto da Francesco

francesco luraschi ha scritto:Forse mi sbaglio io ma per la tratta Mi-Mo non servivano 45 cent? Vado a memoria....

Ne approfitto però per pubblicare la legge postale sulle lettere insufficientemente affrancate.

§19 "Trattamento degli oggetti non debitamente affrancati - Gli oggetti rinvenuti nelle cassette delle lettere senza affrancazione, o non muniti dei bolli sufficienti per l'intera affrancazione, vengono bensì indilatamente spediti, prelevandosi però dal destinatario il mancante importo siccome porto postale, ed oltracciò una tassa addizionale di centesimi 15 per la lettera semplice, da aumentarsi secondo il peso".

Ciao: Francesco


pertanto per la parte del LV l'importo da applicarsi sarebbe di 5 + 15 = 20 Cent. pari a 4 carantani.

ora, domanda n. 5) quanto costava la tratta ducale ???

Perchè nella prima lettera da Milano a Montecchio viene tassata per 6 carantani di cui "a quello che ho capito" 3 (15 centesimi) mancanti per arrivare alla tariffa di 45 Cent. e 3 ( 15 Cent) di sopratassa per la tratta ducale, mentre per la seconda che parte da Venezia, che a quanto ho capito resta nella seconda distanza se come dice Francesco è correttamente affrancata per 30 Cent. poi la parte ducale è pari a 20 Cent "4 carantani" ???


Ritornando alla prima.... se il primo importo di tassazione è quello relativo allo Stato di invio "quindi 4" il secondo troverebbe giustificazione con l'applicazione della tassa ducale della prima delle due lettere sopracitate e cioè 15 Cent (3 Carantani) 4+3/7...

Quante cavolate ho detto ???? :OOO: :OOO: :OOO:

Ciao: Saverio
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arkorr
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da arkorr »

Per "colpa" di questo topic, appena l'ho visto l'ho comprato!
15c dopo la partenza.jpg

C'è solo una piccola parte del bollo, ma è senz'altro lui!
Toglietemi una curiosità: se è vero che non è comunissimo, anche quando non è l'unico annullatore, come mai si "trova" a pochi spiccioli?

Corrado
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fildoc
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Re: Il bollo rosso "Dopo la partenza" e suoi usi

Messaggio da fildoc »

Il prezzo lo fa la domanda e la competizione fra collezionisti...

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ciao
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francesco luraschi
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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da francesco luraschi »

Strane cose si leggono ... anche il DOPO LA PARTENZA nasce per le lettere raccomandate ma lo si trova spesso su lettere semplici in particolare dirette all'estero.

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Tergesteo
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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da Tergesteo »

Esatto!

E' comunissimo sulle lettere in destinate ai ducati di Parma e Piacenza, Modena, pontificio e Toscana.

Ciò si spiega con la partenza alle 15.30 del treno cui veniva affidata la posta, obbligando i mittenti a consegnare la posta in mattinata se volevano che partisse il giorno stesso.

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Benjamin
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francesco luraschi
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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da francesco luraschi »

Benjamin,

penso che il bollo DOPO LA PARTENZA non sia necessariamente legato al percorso in treno.



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Tergesteo
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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da Tergesteo »

Non ho scritto che il "dopo la partenza" fosse obbligatoriamente legato al percorso ferroviario, ma spesso connesso ad esso.

Lo si vede di rado sulle lettere per l'interno.

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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da Tergesteo »

Devo correggermi, non era soltanto la partenza del treno, ma in epoca antica della diligenza a condizionare l'orario utile per l'inoltro verso l'Emilia e la Toscana.

Alcuni esempi di "dopo la partenza" spedite verso gli stati aderenti alla lega austro-italica (mentre non credo di averne nemmeno una per l'interno):
img222255.jpg
Questa con un "via degli stati sardi" ovviamente errato corretto col "dopo la partenza":
img222123.jpg
img247.jpg
img222081.jpg
Mentre per Napoli o gli stati sardi, non ho nulla col "dopo la partenza".

Ciao: Ciao:

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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da francesco luraschi »

Una spiegazione plausibile penso possa essere questa, poi è da verificare se nel tempo qualcosa è cambiato. Nel 1855 la malleposte erariale partiva per Modena alle 14. L'alternativa era la compagnia Franchetti attiva sullo stesso stradale che offriva tre corse la settimana però sempre di mattino.

Quindi anche imbucando entro l'orario limite prestabilito, la levata era alle 13, rimaneva scoperta buona parte della giornata dato che l'UP era aperto fino alle 20. Da questo la diffusione del bollo in oggetto.

In teoria pure le lettere per Napoli potrebbero portare il bollo DOPO LA PARTENZA dato che la levata era sempre alle 13.

Per Torino c'erano due levate: alle 14 per caricare la posta che partiva con la malleposte delle 15 e una alle 20 che permetteva di spedire tutta la posta del giorno. Probabilmente queste lettere venivano spedite a Torino con la Franchetti via Genova e Alessandria.

Per l'interno c'era una moltitudine di vettori tale che la posta veniva tutta smaltita in giornata.

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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da fildoc »

io ho buste con il
dopo la partenza
per
Roma , Piacenza, Firenze, Modena, Napoli, Reggio, Fiorenzuola, Parma, Modena
tutte sempre verso la stessa direzione
...e per Ginevra seppur mal impresso.

Diversa da quelle censite: quella per la Svizzera
del 22 ottobre 1858
che non mostra traccia alcuna di passaggi per gli stati sardi e che pertanto ritengo viaggiata direttamente per la Svizzera senza intermediazioni.
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francesco luraschi
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Re: Da Cattaro per la Francia "via degli stati sardi"

Messaggio da francesco luraschi »

Eccone una per il Regno di Sardegna

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