Questo francobollo mi ha insegnato tanto anche questa volta.
Ho cominciato a studiarlo perché lo consideravo il più umile tra gli umili, quelli che nei mercatini filatelici napoletani definiscono in modo dispregiativo
'e capuzzelle (le testoline per i non partenopei). Ho cominciato ad acquistarne gradi accumuli di questo tipo di ordinari banali, perché m'interessava la variabilità delle caratteristiche di stampa. Non nego che qualche fornitore mi abbia considerato uno svitato.
Dico il più umile degli umili in quanto guardando un accumulo non c'era neanche il brivido che dava il suo fratello maggiore da 10c di trovare una varietà come l'1 del 10 a destra formato da 4 barrette.
Volevo dimostrare a me stesso, ma forse anche a gli altri, che non esistono emissioni banali, soprattutto tra quelle di lunga tiratura e questi sono stati stampati quasi per 25 anni. Un po', condividendo sul forum la mia ricerca, forse ci sono riuscito. Comunque continua a meravigliarmi e a darmi il desiderio di approfondire, come in quest'ultimo intervento in cui si è finito con l’affrontare il tema dei pigmenti utilizzati negli inchiostri di stampa.
Sullo studio dei pigmenti utilizzati nell’arte c’è tanta letteratura perché comprendere la loro natura e fondamentale nell’analisi e nella datazione dei dipinti.
Nel nostro settore possiamo avvalerci dei risultati di questi studi.
Avevo notato la permanenza nel tempo del tono di colore del 5c, verde grigio per il periodo torinese, verde giallo per quello romano, cambiava solo l'intensità del colore più o meno carico. Questo può solo significare che il pigmento era unico e sempre dello stesso tipo (fatto salvo per i colori del 1920-21 di cui stiamo parlando) e credo debba essere un pigmento naturale ovvero non di sintesi industriale.
Una piccola ricerca mi ha portato a quest'interessante sito (vedi
http://pigmenti.net/pigmenti.html - la scheda appare cliccando sul colore).
Qui ci sono le schede di molti pigmenti
Pigmenti gen.jpg
ho guardato le schede dei colori di cui stiamo parlando, il verde in particolare
Pigmenti gialli verdi blu.jpg
Quasi tutti sono di sintesi tranne il
verde ossido di cromo che è presente anche allo stato naturale.
Pigmento ossido di cromo F.jpg
Se guardiamo un stereotipo, che io ricerco tra le prime tirature e nella permanenza del colore nel tempo,
5c stereotipo - prime tiratura.jpg
il colore ci può stare ma allo stato naturale è un minerale molto raro.
Ho provato a guardare anche tra i colori delle terre ed ho trovato un interessante Terra Verde
Pigmento descrizione F.jpg
E' un materiale storicamente utilizzato, stabile e viene anche estratto a Verona. Potrebbe essere un buon candidato per la tiratura torinese.
Se volessimo esserne certi avremmo bisogno di un'analisi spettrografica, tra quelle che comunemente vengono utilizzate nel campo dei beni culturali.
Un'analisi spettrografica, questa nell'immagine è una di massa, da dei picchi in corrispondenza degli elementi chimici presenti, come in questo esempio.
Spettrometro di massa.jpg
Dati e metodi per una ricerca sui colori ci sono e sono percorribili, basta solo avere la voglia e la curiosità di approfondire e comprendere cose altrimenti noscoste dal tempo.
___________________________________
Quando dico che questo Francobollo continua a meravigliarmi, non so se l'avete notato, c' è un particolare interessante in questa immagine con annullo del 1906 presentato con lo stereotipo
5c 1906 maggio.jpg
è del 17 maggio 1906, visto che il Sassone, come Ibolli, lo danno emesso nell'ottobre del 1906 ...
Ibolli.jpg
... probabilmente c'è un errore nel datario, oppure no .....?
Si è forse riusciti ad andare in stampa ad un mese dal decreto?
RD 148 5 apr 1906.jpg
Verifichiamo tra i nostri anche questo

michele
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.