
Il problema è che lo stesso Sassone definisce doppia stampa quello che in realtà è la stampa parassita.
Avendo infatti un elemento di impressione in più, cioè le testine, risulta difficile stabilire se la doppia stampa è dovuta ad una doppia battuta della tavola oppure è causata dal controstampo non pulito.
Io considererei stampe doppie (o multiple) quelle che si trovano ben distanziate dal riquadro originale, ben impresse, inchiostrate e nitide, oltre che più complete possibili.
Devono insomma tendere a quelle che si vedono sui fogli di prova.
Quelle invece appena accennate, sfumate, confuse, sono da considerare solo parassite e di minor importanza, ma sono caratteristiche proprio di certe tirature (in particolare del 10 e 20 cent.).
Questo 20 cent., ad es. inizia ad essere interessante secondo me, in quanto l'inchiostro della seconda stampa (spostata a sinistra) riempie, seppur in modo sfumato a causa della tipica scarsa inchiostrazione dei celeste grigiastro, anche le scritte in bianco nell'ornato (C. VENTI - BOLLO - 20), oltre che buona parte del bordo bianco a sinistra.