Vi ringrazio tutti quanti cari amici

per il vostro interesse, la vostra gentile collaborazione e le vostre belle parole
Ahi lo dici Karkostas ,avrei voluto anch'io che le lettere continuassero per conoscere altri dettagli della vita di mio nonno .
So che dovrebbe esserci anche il famoso diario di Russia (del quale Aldo accennava nelle lettere) di cui ,come dicevo ,si sono purtroppo perse le tracce
Una piccola speranza è che possa essere nascosto da qualche parte in cantina (altrove in casa e nel box io e mio pade non l'abbiamo trovato) nel caso saltasse fuori sarò felicissimo di condividerlo con tutti voi qui.
Ipotizzo che mio nonno abbia affidato alle pagine di questo diario il racconto di aneddoti e di esperienze della sua vita militare in Russia e forse anche delle sue riflessioni personali o stati emotivi che per ovvie ragioni di spazio e censura non poteva riportare nelle lettere.
remo ha scritto: 29 dicembre 2020, 17:17
Caro Aldo, ho letto con grande interesse, come ho detto più volte, le lettere che hai pubblicato. E le lettere del nonno mi sollecitano varie considerazioni ripensando alle buste e lettere che magari noi "ricercatori" troviamo nei mercatini o in accumuli vari. Quante storie andate perse, dimenticate, sconosciute, mai arrivate, o che il destinatario non ha potuto leggere (in qualche caso la posta ha raggiunto il militare dopo la sua morte) o semplicemente gettate via, ci sono nella corrispondenza di guerra. E poi arrivano nelle nostre mani di perfetti sconosciuti "profanatori" dell'intimità altrui. Quando mi capitano mi trovo sempre in imbarazzo a leggere storie personali di altre persone e sinceramente mi auguro, nel caso di corrispondenza di guerra, di trovare buste senza il contenuto proprio per questo motivo....
Ognuna delle lettere del nonno ha con sè un immenso carico di speranze e sentimenti ed è veramente una grande ricchezza quella che tu hai voluto condividere con noi.
Grazie
remo
.
Grazie a te Remo

!!
è vero le buste o lettere che troviamo occasionalmente nei mercatini o su e bay costituiscono piccoli frammenti di vite vissute e proprio qui forse sta secondo me il fascino occulto della filatelia, nel senso che la storia non è fatta solo dei grandi avvenimenti , ma è anche la somma del vissuto quotidiano di ognuno di noi ,delle nostre scelte di vita , delle nostre aspirazioni ,paure ,speranze ecc, la storia della filatelia, dei francobolli, delle varie emissioni, dell'evoluzione e funzionamento del servizio postale nel tempo è strettamente e inevitabilmente intrecciata a quella delle vicende storiche,belliche , politiche e sociali di un determinato periodo, ma queste cose le sapete tutti meglio di me.
Di qui deriva il fascino e la curiosità inevitabile che spesso abbiamo nei confronti delle corrispondenze del passato.
remo ha scritto: 29 dicembre 2020, 17:17
Lo avrei fatto anche io se ne avessi avute di mio padre che ha combattuto in Africa e poi è stato fatto prigioniero dagli americani. Anche lui fortunatamente è tornato.
Grazie
remo
Anche lo zio Rodolfo (il fratello maggiore di mio nonno Aldo) che fece poi la guerra in Africa ha condiviso l'esperienza della prigionia esattamente come tuo padre anche se lui fu fatto prigioniero dagli inglesi .
All'interno dell'album di mio nonno sono presenti due lettere (una di Rodolfo e una della Ines ) che ha conservato perchè evidentemente Aldo le riteneva particolarmente significative e le teneva per care .
In memoria della medesima esperienza di prigionia che hanno vissuto sia il padre Remo che lo zio Rodolfo (e tantissimi altri nostri soldati) riporto ora sotto il testo dell'unica breve ma intensa lettera (credo sia una copia dell'originale) a noi pervenuta di Rodolfo dove informava sua mamma dell'avvenuta cattura da parte degli inglesi in AFRICA.
Copia
Campo 307
C/o Chief P.O.W. Postal Centre Middle East
Dal prigioniero di guerra 153479
Bertoletti Rodolfo
Grado = Sergente Maggiore
12/7/42
Carissima mamma la presente è per farti sapere che godo di ottima salute.
Sono stato fatto prigioniero alcuni giorni fa , combattendo e fino all'ultimo ho compiuto il mio dovere.
La sorte mi è stata avversa!
Oggi ho scritto anche ad Aurora che spero bene come tutti voi.
E Cesaldo cosa fa? E gli zii e i cugini?
Salutatemeli caramente tutti e in particolare modo Rodolfone.
Io ho pregato la Madonna ed essa mi ha assistito salvandomi la vita più di una volta .
Vi bacio tanto Rodolfo.
La corrispondenza dello zio Rodolfo purtroppo è andata tutta dispersa con la sua morte
Come il padre di Remo lo zio Rodolfo ebbe la fortuna di sopravvivere e diventò, finita la guerra , un alto dirigente della Carlo Erba Medicinali (in quanto sapeva perfettamente l'inglese essendo stato fatto prigioniero dagli stessi in africa e avendolo imparato nella sua prigionia ,ma dal poco che sappiamo tramite mio nonno Aldo che ne parlò a mio padre , gli inglesi nella prigionia lo trattarono bene con rispetto ) importantissima azienda farmaceutica che è stata smantellata negli anni 80

solo per incomprensibile volontà politica

(lo so perché ci lavoravano sia mio padre che mia madre) andava a gonfie vele (è come se i tedeschi smantellassero la bayer per intenderci e chissà se ci fosse stata ancora , forse avrebbe potuto dare un valido contributo nello sviluppo di vaccino contro il covid ) .
Purtroppo lo zio Rodolfo morì ancora giovane nel 1960 a 44 anni di infarto ...lo trovarono morto dentro la sua vasca da bagno ...viveva solo non si era mai sposato (pur avendo diverse avventure sentimentali) e non ebbe figli ed era da vivo ,a quanto ha detto mio padre , un grande appassionato di antiquariato .
grazie ancora a tutti cari saluti

e buon anno nuovo a tutti voi (peggiore del 2020 è difficile possa esserci almeno spero)
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