Oggi vorrei sottoporvi questo bel documento che sono riuscito a reperire in Francia. Si tratta di una lettera affrancata con due esemplari da 50 cent. del pubblicitario DeMontel, spedita in fermo posta a Marsiglia. Ricordo che i pubblicitari in teoria non erano ammessi per le spedizioni all'estero, per cui solitamente la vignetta veniva tagliata o ricoperta con altri fb. In questo caso sono stati lasciati integri. L'unica cosa che ignoro è se il fermo posta fosse previsto per l'estero e se la tassazione francese di 20 c. è corretta.
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Andy66
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Ricordo che i pubblicitari in teoria non erano ammessi per le spedizioni all'estero, per cui solitamente la vignetta veniva tagliata o ricoperta con altri fb. In questo caso sono stati lasciati integri.
... si vede che ogni tanto ........ ne scappava qualcuno!
pubblicitari Columbia estero.jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Ricordo che i pubblicitari in teoria non erano ammessi per le spedizioni all'estero, per cui solitamente la vignetta veniva tagliata o ricoperta con altri fb. In questo caso sono stati lasciati integri.
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Ma in questi casi come avrebbero dovuto comportarsi gli impiegati postali? Considerare la lettera come non affrancata e tassarla?
Andy66
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L'uso per l'estero di questi francobolli colla vignetta non distaccata non costituiva un danno per l'amministrazione postale italiana, ma soltanto uno strappo alle regole dell'UPU : nel Unificato di Francaviglia & Ermentini (P. Michetti), non si parla di tassazione.
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Gianluca, Collezionista Filatelico
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Dico la mia! La lettera postata in apertuta dell'argomento in realtà non è affrancata e come tale è stata trattata! I due De Montel sono applicati sul rovescio della busta come dei chiudilettera e sul fronte della stessa compare solo il segnatasse per la tariffa pari a lettera non affrancata. Ora, se si voleva o no ritenere validi per l'estero i due pubblicitari, credo che l'intenzione del mittente fosse prorpio quella di "nasconderli" nella speranza che passassero inosservati... cosa che, di fatto, è avvenuta in quanto sono arrivati integri ai giorni nostri. Comunque bel documento! Complimenti! Antonio
Raccolgo tutti i francobolli che reperisco ma le mia preferenza va a quelli della IV emissione di Sardegna e quelli del Regno d'Italia.
Ero già iscritto al vecchio forum ma non ricordo in che data. Ho deciso di iniziare una raccolta a tema... GATTI
tahiti-48 ha scritto:Dico la mia! La lettera postata in apertuta dell'argomento in realtà non è affrancata e come tale è stata trattata! I due De Montel sono applicati sul rovescio della busta come dei chiudilettera e sul fronte della stessa compare solo il segnatasse per la tariffa pari a lettera non affrancata. Ora, se si voleva o no ritenere validi per l'estero i due pubblicitari, credo che l'intenzione del mittente fosse prorpio quella di "nasconderli" nella speranza che passassero inosservati... cosa che, di fatto, è avvenuta in quanto sono arrivati integri ai giorni nostri. Comunque bel documento! Complimenti! Antonio
Mmmmh... curioso quanto sostieni. Vorrei però sapere da te quanto segue: 1 - come mai se la lettera è stata spedita (o considerata) non affrancata mancano sia il timbro T che l'annullo di partenza al recto; 2 - a quanto avrebbe dovuto ammontare la tassazione con l'applicazione dei segnatasse in Francia alla consegna al destinatario.
Ti consiglio inoltre di leggere quanto scritto da Laurent a proposito.
Andy66
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Hai ragione! Non avevo notato che la lettera era in fermo posta ed il colore del segnatasse mi aveva tratto in inganno: Il timbro nasconde quasi completamente il valore stampato ed il colore verde mi ha fatto pensare che si trattasse del segnatasse da 60 centesimi di franco che ritengo possa essere una tariffa adeguata (salvo il verificare le tariffe francesi, il diritto di porto, il diritto di tassazione per porto insufficiente ed il rapporto lire franco francese dell'epoca). Quindi visto che il segnatasse è di 20 centesimi allora la lettera è stata considerata regolarmente affrancata. Una curiosità: il timbro che si intravede sotto il segnatasse è quello di partenza o è stato apposto a Marsiglia? Io non lo identifico come non identifico la città da cui parte la lettera; sui timbri leggo "Ferrovia" ma non riesco a leggere il nome della città. Antonio
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tahiti-48 ha scritto:Hai ragione! Non avevo notato che la lettera era in fermo posta ed il colore del segnatasse mi aveva tratto in inganno: Il timbro nasconde quasi completamente il valore stampato ed il colore verde mi ha fatto pensare che si trattasse del segnatasse da 60 centesimi di franco che ritengo possa essere una tariffa adeguata (salvo il verificare le tariffe francesi, il diritto di porto, il diritto di tassazione per porto insufficiente ed il rapporto lire franco francese dell'epoca). Quindi visto che il segnatasse è di 20 centesimi allora la lettera è stata considerata regolarmente affrancata. Una curiosità: il timbro che si intravede sotto il segnatasse è quello di partenza o è stato apposto a Marsiglia? Io non lo identifico come non identifico la città da cui parte la lettera; sui timbri leggo "Ferrovia" ma non riesco a leggere il nome della città. Antonio
Il timbro sotto il segnatasse è sicuramente quello di arrivo a Marsiglia, uguale a quello che c'è sull'altro lato. Poi all'atto del ritiro da parte del destinatario è stato apposto ed annullato il segnatasse. Il timbro di partenza invece è Roma Ferrovia.
Revised by Lucky Boldrini - October 2016
Andy66
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Ciao a tutti
Ogni tanto una bottarella di sedere fa bene per riprendersi e motivarsi .
Qualcuno mi può fare un'idea del range di valore di mercato (vorrei scambiarla)? ho un catalogo vecchiotto ma mi sembra ben quotato e non so per i pubblicitari su documento quale è la % di catalogo
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Francesco
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Colleziono:
Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace
Di norma, le vignette pubblicitarie dovevano essere asportate se il francobollo era su corrispondenza diretta all'estero.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
è una cartolina illustrata.
Si, per l'estero teoricamente andavano asportate. Ma spesso veniva disatteso
Francesco
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Antonello Cerruti ha scritto: 25 marzo 2022, 8:59
Di norma, le vignette pubblicitarie dovevano essere asportate se il francobollo era su corrispondenza diretta all'estero.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Da norma sì, nella pratica invece non succedeva quasi mai. Sono più difficili da reperire quelle con vignetta asportata.
Questa, se è cartolina illustrata, è stranamente sovraffaticata di ben 30 cent....
Andy66
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è una semplice cartolina. Fa parte di un carteggio (purtroppo l'unica cosi ) quindi penso che anche questa abbia effettivamente viaggiato. Chissà perchè è stata sovraffrancata.. forse per paura che non venisse accettato il pubblicitario? forse per abitudine?
Francesco
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francyphil ha scritto: 25 marzo 2022, 18:03
è una semplice cartolina. Fa parte di un carteggio (purtroppo l'unica cosi ) quindi penso che anche questa abbia effettivamente viaggiato. Chissà perchè è stata sovraffrancata.. forse per paura che non venisse accettato il pubblicitario? forse per abitudine?
A oggi non ho mai visto un pubblicitario con vignetta per l'estero non accettato o ritenuto non valido.
Boh, teoricamente la tariffa 50 cent. apparteneva al periodo tariffario precedente...ma bisogna risalire a più di due anni prima!
È uno di quei casi a cui è difficile dare una spiegazione
Andy66
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Salve Francesco,
mi perdoni la domanda, ma è sicuro circa l'autenticità del pezzo, intendo l'intera cartolina (inclusi i timbri... non tanto il pubblicitario). Glielo chiedo perchè in passato mi è capitato (e anche più di una volta) di imbattermi in documenti postali del regno poi risultati falsi non per i francobolli apposti ma per l'insieme e soprattutto per i timbri. Anche in quei casi, ovviamente, il valore commerciale del pezzo, se autentico, sarebbe stato più che discreto.
Nel suo caso, qualora anche lei avesse dubbi, io esaminerei a fondo i timbri, confrontando per quanto possibile quello apposto sul pubblicitario con quelli sui 5 centesimi. Per quanto riguarda la tariffa, escludendo che sul fronte della cartolina ci sia un messaggio scritto con più di 5 parole, non mi meraviglierei tanto perchè il mittente potrebbe volontariamente aver apposto il pubblicitario in più per ragioni forse anche filateliche. Non mi pare che al tempo le sovraffrancature fossero così infrequenti. E' meno probabile che allo sportello postale (se il mittente si fosse lì recato per spedire) un impiegato sovraffranchi la cartolina di propria volontà.