Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno delle Due Sicilie - Domini al di qua del faro - Napoli
Avatar utente
pasfil
Messaggi: 1517
Iscritto il: 7 novembre 2008, 20:53

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da pasfil »

aurelio ha scritto: 7 marzo 2025, 20:18
lingo ha scritto: 7 marzo 2025, 20:08
Interessantissimo documento, che oltre a dare certezza del materiale in cui furono realizzate tre delle tavole napoletane, mi sembra di capire che la tavola da 20 grana abbia subito la reincisine dei 200 esemplari. Aurelio, non riesco a comprendere la parola che ho evidenziato nell'immagine allegata.
Grazie per il tuo contributo.
Ciao: Ciao:
la parola misteriosa è "prezzo": si riferisce alla modifica della cifra del valore nominale del 20 grana. La fattura fu emessa dal Masini in quanto gli toccò riparare ai pasticci combinati dagli operatori dell'Officina di stampa napoletana sulle prime tavole da questi prodotte.

PS: approfitto per complimentarmi con te per il gran lavoro che hai condiviso in questo thread. :clap: :clap:
Un saluto a tutti ed uno speciale grazie ad Aurelio per aver condiviso un importante documento... di contenuti molto interessanti :clap: :clap: :clap:
Ciao: Ciao: Ciao:
Pietro
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

aurelio ha scritto: 7 marzo 2025, 20:18

Ciao: Ciao:
la parola misteriosa è "prezzo": si riferisce alla modifica della cifra del valore nominale del 20 grana. La fattura fu emessa dal Masini in quanto gli toccò riparare ai pasticci combinati dagli operatori dell'Officina di stampa napoletana sulle prime tavole da questi prodotte.
Buongiorno Aurelio ed a tutti.
mi domando cosa sbagliarono gli operatori addetti alla stampa per ricorrere nuovamente all'incisore Masini per il "recupero" di quattro tavole dei francobolli napoletani.
aurelio ha scritto: 7 marzo 2025, 20:18
PS: approfitto per complimentarmi con te per il gran lavoro che hai condiviso in questo thread. :clap: :clap:
Grazie, tu hai condiviso con noi collezionisti, già in passato, tantissimo e colgo l'occasione per ringraziarti.
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
aurelio
Messaggi: 697
Iscritto il: 13 luglio 2007, 19:39
Contatta:

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da aurelio »

lingo ha scritto: 8 marzo 2025, 11:59
Buongiorno Aurelio ed a tutti.
mi domando cosa sbagliarono gli operatori addetti alla stampa per ricorrere nuovamente all'incisore Masini per il "recupero" di quattro tavole dei francobolli napoletani.
Ciao: Ciao:
tempo fa pubblicai il contratto del Masini sul Postalista, che riguardava solo la realizzazione dei conii e delle rullette ma non la preparazione delle tavole che - in conformità ai piani originari dell'Amministrazione delle Poste - furono invece eseguite a cura di quest'ultima.
Purtroppo chi eseguì il lavoro non era all'altezza (questo lo si deduce da altri documenti che ho reperito e che condividerò in un prossimo articolo) e, di conseguenza, si dovette chiedere al Masini di intervenire per sanare alcune imperfezioni di riporto su almeno quattro tavole (fattura del Masini del 16/12/1857) e anche con una certa premura, dal momento che il tempo a disposizione era ormai in scadenza .
Stessa cosa accadde con le primissime tirature, e di nuovo l'Amministrazione dovette ricorrere ai servigi del Masini, inizialmente per l'esecuzione delle stampe di 5350 fogli (come risulta da una fattura del Masini del 15/1/1858) e poi di una ulteriore integrazione.
Non esistono, invece, fatture del Masini riguardanti l'allestimento delle tavole, contrariamente a quanto generalmente si è creduto sino ad ora.

Ritengo che gli indizi di quei pasticci del primo momento dovrebbero essere riconoscibili sui francobolli delle prime tavole giunti sino a noi, ma confesso che non è il mio campo e quindi mi ritiro in buon ordine, lasciando a chi è più bravo di me nell'individuazione delle caratteristiche minute delle varie posizioni.
Aurelio
"Habere non haberi"
-----------------
Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

aurelio ha scritto: 8 marzo 2025, 15:22
lingo ha scritto: 8 marzo 2025, 11:59
Buongiorno Aurelio ed a tutti.
mi domando cosa sbagliarono gli operatori addetti alla stampa per ricorrere nuovamente all'incisore Masini per il "recupero" di quattro tavole dei francobolli napoletani.
Ciao: Ciao:
tempo fa pubblicai il contratto del Masini sul Postalista, che riguardava solo la realizzazione dei conii e delle rullette ma non la preparazione delle tavole che - in conformità ai piani originari dell'Amministrazione delle Poste - furono invece eseguite a cura di quest'ultima.
Purtroppo chi eseguì il lavoro non era all'altezza (questo lo si deduce da altri documenti che ho reperito e che condividerò in un prossimo articolo) e, di conseguenza, si dovette chiedere al Masini di intervenire per sanare alcune imperfezioni di riporto su almeno quattro tavole (fattura del Masini del 16/12/1857) e anche con una certa premura, dal momento che il tempo a disposizione era ormai in scadenza .
Stessa cosa accadde con le primissime tirature, e di nuovo l'Amministrazione dovette ricorrere ai servigi del Masini, inizialmente per l'esecuzione delle stampe di 5350 fogli (come risulta da una fattura del Masini del 15/1/1858) e poi di una ulteriore integrazione.
Non esistono, invece, fatture del Masini riguardanti l'allestimento delle tavole, contrariamente a quanto generalmente si è creduto sino ad ora.

Ritengo che gli indizi di quei pasticci del primo momento dovrebbero essere riconoscibili sui francobolli delle prime tavole giunti sino a noi, ma confesso che non è il mio campo e quindi mi ritiro in buon ordine, lasciando a chi è più bravo di me nell'individuazione delle caratteristiche minute delle varie posizioni.
Grazie ancora Aurelio
Ciao: Ciao:
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
pinco1
Messaggi: 782
Iscritto il: 11 luglio 2016, 17:45

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

mi ci è voluto un pò, ci sono rimasto male.

Mi par di capire che non si abbia la più pallida idea di come abbiano fatto ad eliminare e reincidere un'impronta.

Al momento siamo " se l'incavo è 0,1 ed io abbasso 0,05, forse, con lo spessore della carta .." .... " abbasso 0,05 con una lima "

E sono io, quello che non ha ben chiaro ..

Il motivo del mio intervento è dovuto al fatto che, ho sempre creduto, con ragionevoli motivi, che questa cosa, in Calcografia non si possa fare.
Speravo di imparare qualcosa di nuovo, ma al momento, per quanto ho potuto leggere, resto saldo nella mia convinzione.

Visto che lo stato di preparazione della tavola è totalmente ininfluente ai fini della cancellazione/reincisione di una singola impronta, scegliete quella che preferite, scegliete lo stato che più vi piace e ..

"C'è qualcuno in grado di spiegarmi, in modo serio (anche perchè vi tano), come hanno fatto a cancellare e reincidere un'impronta ??

SI ? o NO ?

Ciao:
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

pinco1 ha scritto: 11 marzo 2025, 5:05
"C'è qualcuno in grado di spiegarmi, in modo serio (anche perchè vi tano) :sec: , come hanno fatto a cancellare e reincidere un'impronta ??
La mia idea l'ho rappresentata, attendiamo le tue argomentazioni, risultato delle tue ricerche e studio.
Buona giornata
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
Antonello Cerruti
Messaggi: 6997
Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Non esiste alcuna prova di posizioni "sostituite".
Non esiste alcuna tecnica che consenta di mantenere il livello di un'incisione dopo averla eliminata e reimpressa.

Al massimo, come sui francobolli di Sicilia, possono essere stati ritoccati alcuni punti di impronte precedentemente incisi.
Qualsiasi ritocco di un'incisione precedente, comunque, lascia tracce visibili.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

Antonello Cerruti ha scritto: 11 marzo 2025, 9:38 Non esiste alcuna prova di posizioni "sostituite".
Forse qualcuno non era dello stesso avviso:
...Un esame attento del gruppo di sinistra mostra, come ho detto, che vennero eliminate, in qualche caso completamente, in altri incompletamenìe, delle incisioni che, forse perchè non ben riuscite o perchè mal allineate, si ritenne opportuno sostituirle con altre. Per tutti gli esemplari delle cinque prime colonne e per quelli della sesta, fatta eccezione per i due esemplari superiori, non si sentì il bisogno di sostituire 'le incisioni con altre. Invece per le rimanenti del gruppo, da varii segni che si presentano sia nell'interno degli esemplari come nei margini della composizione, avrei la prova che si eseguì detta eliminazione. In vari i esemplari, specie dell'ottava e della nona colonna, non si hanno che deboli traccie del lavoro di raschiatura della lastra, mentre negli altri francobolli si scorgono o addirittura alcune parti delle incisioni primitive oppure i segni lasciati dal lavoro della lima sulla tavola. Le nuove incisioni risultano ora.....

ed ancora qualche pagina dopo:
Per stampe confuse o deboli, gran parte delle incisioni eseguite prima di quella normale sono ben poco visibili: più facili a scorgersi sono i triangoli tratteggiati superiori ripetuti ai lati di « POSTA » e la linea obliqua che attraversa le lettere c( BOL» di « BOLLO l). Per terminare la descrizione di questa varietà occorre aggiungere che le diciture di sinistra dell'impronta completa sono attraversate da linee verticali che provano l'opera di eliminazione delle preesistenti incisioni.

Sarei curioso di comprendere cosa siano, a tuo avviso, quelle stampe poco visibili e quelle striature verticali presenti in tanti francobolli di Napoli, che a titolo di esempio ripropongo di seguito:
2_gr_pos_7.jpg
2_grana_1_tavola_pos_10_particolari_2.jpg
2_grana_1_tavola_pos_27.png
2_grana_pos_77.png

Antonello Cerruti ha scritto: 11 marzo 2025, 9:38 Non esiste alcuna tecnica che consenta di mantenere il livello di un'incisione dopo averla eliminata e reimpressa.
Su questo sono del tuo avviso ed è quello che Pinco1 giustamente afferma dall'inizio. Con la mia limitata conoscenza delle tecniche di stampa ho ipotizzato quanto ho scritto qualche post indietro, premettendo che se fosse stata ritenuta troppo fantasiosa avrei volentieri evitato la "gogna".
Antonello Cerruti ha scritto: 11 marzo 2025, 9:38 Al massimo, come sui francobolli di Sicilia, possono essere stati ritoccati alcuni punti di impronte precedentemente incisi.
Qualsiasi ritocco di un'incisione precedente, comunque, lascia tracce visibili.

Dopo aver visionato migliaia di francobolli di Napoli posso affermare che ad oggi NON ho mai trovato un francobollo ritoccato, sia nelle incisione primarie che precedenti, ma potrei essere smentito in futuro.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
Antonello Cerruti
Messaggi: 6997
Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Pasquale, Emilio Diena spiega bene che si tratta di segni dovuti alla scarsa abilità dell'operaio incaricato del riporto della rallenta (acciaio duro) sulla lastra di acciaio morbido.
Può darsi che abbia compiuto degli errori e sia ricorso al una superficiale operazione di raschiatura ma questi non sono "ritocchi" tesi a modificare l'incisione originaria, bensì rimedi normali in calcografia.
Poi, è chiaro che ognuno li possa chiamare come vuole...

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

Antonello Cerruti ha scritto: 11 marzo 2025, 11:33 Ciao Pasquale, Emilio Diena spiega bene che si tratta di segni dovuti alla scarsa abilità dell'operaio incaricato del riporto della rallenta (acciaio duro) sulla lastra di acciaio morbido.
Senza la presenza dei cennati errori da parte dell'incaricato del secondo riporto ed i successivi "aggiustamenti" questo thread non sarebbe stato aperto.
Antonello Cerruti ha scritto: 11 marzo 2025, 11:33 Può darsi che abbia compiuto degli errori e sia ricorso al una superficiale operazione di raschiatura ma questi non sono "ritocchi" tesi a modificare l'incisione originaria, bensì rimedi normali in calcografia.
Da quello che hai scritto sopra mi sembra di capire che tu condivida la mia tesi (e non solo mia), su come siano state in parte eliminate le incisioni reputate errate, raschiandole superficialmente, per poi procedere con l'incisione definitiva.
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
pinco1
Messaggi: 782
Iscritto il: 11 luglio 2016, 17:45

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da pinco1 »

Ciao Pasquale,

se l'incavo è 0,1 mm, e tu decidi di togliere 0,05, sai già, prima di iniziare, in modo certo, che .. non cancelli NIENTE. La fai solo più chiara.

Se, sopra, decidi di reincidere una nuova impronta, sai già, prima di iniziare, in modo certo, che, in stampa, il risultato sarà, per forza, una doppia stampa. E devi sempre sperare che .. lo spessore della carta ......

Veramente pensi che sia questa la strada che hanno volutamente preso ? Io no. Tu fai quello che vuoi.

Sai qual'è, il problema di fondo, della tua esposizione ? Che continui a parlare di Eliminazioni/Cancellazioni e .. continui a "mostrare" tutto.
Va da sè che se qualcosa è cancellata, è perchè non si vede niente.
Quando parli di impronte cancellate completamente, visto che probabilmente non le ha mai viste nessuno, sei sicuro che che siano state cancellate bene o .. non siano mai state incise ?

Perchè se è come dici, non si capisce il motivo per cui, una volta cancellata un'impronta ed accortisi che ne hanno cancellato solo una parte, .. perchè, NON HANNO CANCELLATO MEGLIO ?

Non ti viene il dubbio, che per le parti iniziali dell'impronta, che tu ritieni mal cancellate, che hai "mostrato", .. continui a vederle per il banalissimo motivo, che non possono essere cancellate ?

Potrei andare avanti per ore a "smontare" le inesattezze di un'esposizione così. Ma non è di mio interesse.

D'altronde, personalmente, non ho più interesse a ricercare e studiare, in quanto la mia perplessità ha avuto soluzione, meglio .. conferma.

Non colleziono Napoli, colleziono Siracusane fluo usate .. ma per le, diciamo, "inesattezze", .. le annuso a Km di distanza. E sono 2 volte che arrivo a Napoli, la prima per la Litografia, per le rare e pregiate prove di stampa da carta da riporto. Pensa te, e colleziono Siracusane ...

Ma questo non c'entra niente, in ogni caso se ti interessa qualcosa, chiedi pure. Se lo so ti risponderò sicuramente ed in maniera SPIEGATA.Se non lo sò, ti risponderò ugualmente " non lo sò".
Con i credo, penso, mio cugino .. di strada non se ne fà.

I miei mi hanno sempre insegnato : " Domandon, porta sempre a casa el bocon."

Uuh, che lungo ... Ciao:
Avatar utente
Antonello Cerruti
Messaggi: 6997
Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Il testo del Maestro Emilio Diena parla genericamente di "precedenti incisioni" e rimane abbastanza vago.
Quasi certamente si trattava di precedenti errate incisioni della rulletta che andavano eliminate e la prova potrebbe essere quelle lettere (doppie, spostate, ecc.) che si intravvedono sotto l'incisione definitiva ma, è solo una mia ipotesi, potrebbe trattarsi di segni fatti per eliminare difetti della lastra dovuta ad una precedente caduta o ad uno strusciamento che aveva lasciato dei segni.
Questa mia ipotesi balsana è dovuta al fatto che le sottili linee verticali continuano anche nell'ampio bordo inferiore e non sarebbero state necessarie perchè lì non c'erano impronte vecchie né - tantomeno - dovevano esservi impresse quelle nuove.
Peraltro, non è con sottili incisioni verticali che gli incisori eliminano un'impronta precedente ma con bulini "piatti" che tolgono sottilissime "fettine" di acciaio morbido.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

pinco1 ha scritto: 12 marzo 2025, 7:54 Ciao Pasquale,

D'altronde, personalmente, non ho più interesse a ricercare e studiare, in quanto la mia perplessità ha avuto soluzione, meglio .. conferma.
Ne sono felice per te, e... grazie.
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
gipos
Messaggi: 1203
Iscritto il: 12 luglio 2010, 13:37

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da gipos »

Voglio fare i complimenti a Pasquale per come è riuscito ad avvincere i tanti partecipanti a questo topic, un sincero saluto
Giuseppe
Avatar utente
aurelio
Messaggi: 697
Iscritto il: 13 luglio 2007, 19:39
Contatta:

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da aurelio »

Ciao: Ciao:
mi intrometto nuovamente con una osservazione: delle sette tavole originarie oggi si può finalmente affermare che quelle del 5, 10 e 20 grana erano di rame, mentre le altre (1/2, 1, 2 e 50 grani) erano di acciaio, grazie a ciò che è riportato nella fattura del Masini, da me mostrata qualche giorno fa.
Posso ipotizzare, quindi, che le metodologie per eseguire una reincisione (o un ritocco o quant'altro) dipendessero dal metallo con cui erano realizzate le plance (di caratteristiche molto diverse), e forse ciò potrebbe essere rivelato dalle tracce attualmente visibili sulle stampe dei francobolli (ad esempio le incisioni multiple), ma lascio volentieri agli esperti le considerazioni tecniche :abb:
Aurelio
"Habere non haberi"
-----------------
Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

Antonello Cerruti ha scritto: 12 marzo 2025, 9:31 Il testo del Maestro Emilio Diena parla genericamente di "precedenti incisioni" e rimane abbastanza vago.
Quasi certamente si trattava di precedenti errate incisioni della rulletta che andavano eliminate e la prova potrebbe essere quelle lettere (doppie, spostate, ecc.) che si intravvedono sotto l'incisione definitiva ma, è solo una mia ipotesi, potrebbe trattarsi di segni fatti per eliminare difetti della lastra dovuta ad una precedente caduta o ad uno strusciamento che aveva lasciato dei segni.
Tutta la settima ed in parte anche la decima colonna (oltre ad altri francobolli presenti in altre colonne) del 2 grana 1ma tavola mostrano i segni verticali e parziali incisioni multiple spostate in altro da 1mm a 2,5mm, e trovo improbabile che fossero causate da precedenti cadute o da strusciamenti per una decina di esemplari sistemati in riga verticale, però tutto è possibile.
Antonello Cerruti ha scritto: 12 marzo 2025, 9:31 Questa mia ipotesi balsana è dovuta al fatto che le sottili linee verticali continuano anche nell'ampio bordo inferiore e non sarebbero state necessarie perchè lì non c'erano impronte vecchie né - tantomeno - dovevano esservi impresse quelle nuove.
Potrebbe essere che le linee nei bordi (sia superiore che inferiore e per quanto attiene la decima colonna nel bordo di interspazio di gruppo) fossero state provocate dalla disattenzione di colui a cui era stato dato mandato di "aggiustare" la tavola? Ed a proposito di questo, da quando Aurelio ci ha fatto visionare la fattura del Masini, sto ipotizzando che a "sanarla" sia stato proprio quest'ultimo. Vero che la tavola del 2 grana non era citata nella fattura di Aurelio, però potrebbe non essere stata l'unica ad essere stata emessa.
Antonello Cerruti ha scritto: 12 marzo 2025, 9:31 Peraltro, non è con sottili incisioni verticali che gli incisori eliminano un'impronta precedente ma con bulini "piatti" che tolgono sottilissime "fettine" di acciaio morbido.
Sempre felice di apprendere nuove informazioni, grazie Antonello.
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
aurelio
Messaggi: 697
Iscritto il: 13 luglio 2007, 19:39
Contatta:

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da aurelio »

lingo ha scritto: 12 marzo 2025, 11:52
Potrebbe essere che le linee nei bordi (sia superiore che inferiore e per quanto attiene la decima colonna nel bordo di interspazio di gruppo) fossero state provocate dalla disattenzione di colui a cui era stato dato mandato di "aggiustare" la tavola? Ed a proposito di questo, da quando Aurelio ci ha fatto visionare la fattura del Masini, sto ipotizzando che a "sanarla" sia stato proprio quest'ultimo. Vero che la tavola del 2 grana non era citata nella fattura di Aurelio, però potrebbe non essere stata l'unica ad essere stata emessa.
Ciao: Ciao:
la fattura che ho mostrato è l'unica che risulta agli atti (oltre a quelle per le stampe dei francobolli), tant'è che anche Diena parla solo di 150 Ducati pagati a Masini per gli interventi sulle tavole senza specificare le tavole (premetto che il Maestro aveva avuto modo di consultare soltanto le disposizioni di pagamento ma non le fatture o le note di spesa e neanche le relazioni del DG Poste al Ministro delle Finanze, cosa che io ho invece avuto la fortuna di consultare).
Si tratta, quindi, della stessa operazione di cui ho mostrato la fattura (di 175 Ducati), solo che alla fine il Direttore Generale Cervati era riuscito a farsi scontare l'importo a 150 Ducati ;-)
Aurelio
"Habere non haberi"
-----------------
Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

aurelio ha scritto: 12 marzo 2025, 17:32
la fattura che ho mostrato è l'unica che risulta agli atti (oltre a quelle per le stampe dei francobolli), tant'è che anche Diena parla solo di 150 Ducati pagati a Masini per gli interventi sulle tavole senza specificare le tavole (premetto che il Maestro aveva avuto modo di consultare soltanto le disposizioni di pagamento ma non le fatture o le note di spesa e neanche le relazioni del DG Poste al Ministro delle Finanze, cosa che io ho invece avuto la fortuna di consultare).
Si tratta, quindi, della stessa operazione di cui ho mostrato la fattura (di 175 Ducati), solo che alla fine il Direttore Generale Cervati era riuscito a farsi scontare l'importo a 150 Ducati ;-)
Bene Aurelio, sei stato cristallino, grazie. Effettivamente se fosse stato Masini a risistemare la prima tavola del 2 grana probabilmente non ci sarebbero stati tutti quegli aggiustamenti, riusciti malissimo, di cui stiamo parlando in questo thread.
Ciao: Ciao:
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Avatar utente
pasfil
Messaggi: 1517
Iscritto il: 7 novembre 2008, 20:53

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da pasfil »

lingo ha scritto: 6 marzo 2025, 15:14 Per quanto concerne le tecniche di stampa, conosco le "basi" di tutte quelle utilizzate per realizzare francobolli, quindi non posso esprimermi con assoluta contezza. Considerato che è incontrovertibile che su alcune tavole dei francobolli napoletani siano presenti incisioni eliminate completamente o parzialmente da un operatore, probabilmente con una lima e sostituite con altre, espongo una mia ipotesi, con la premessa che vorrei evitare la pubblica gogna nel caso risultasse troppo “fantasiosa”. :-))

Ipotizziamo che l’incavo realizzato sulla tavola di stampa fosse stato meno di 0,2mm ad esempio 0,1mm, che l’incaricato abbia utilizzato la lima (od altro utensile) per eliminare l’incisione ritenuta non soddisfacente abbassando il piano, nella sola parte interessata, di 0,05 mm (in molti francobolli sono ancora evidenti i “resti fantasma” delle incisioni primitive, come la posizione 9 del 2gr prima tavola), Dettagli posizione 9 2gr prima tavola.jpg
considerato che la carta utilizzata per la stampa dei francobolli di Napoli era di qualità porosa e di spessore variabile (più sottile nelle ultime tirature ma sicuramente sempre superiore ad 0,1mm), si potrebbe ipotizzare che grazie al maggiore spessore della carta rispetto alla limitatissima riduzione del piano di stampa ed alla sua notevole porosità (specie delle prime forniture) di poter dare una risposta al quesito posto da Pinco1 ?
Un saluto a tutti.

In calcografia, sia per le stampe d’arte che per le stampe applicate alla filatelia, sotto la pressione del cilindro del torchio calcografico, la carta (appositamente umidita) ed il feltro collocato sopra la carta facilitano la penetrazione della carta nei solchi della lastra per ricevere l’inchiostro depositato, ma hanno dei limiti.

Faccio una sintetica premessa perché probabilmente potrà dare spunti alla discussione e per ricordarlo a me stesso. Ovviamente rimane una opinione.

Nelle incisioni di stampe d’arte normalmente si utilizzano lastre sottili e flessibili che consentono di correggere alcuni errori, ad esempio, ribattere/rispingere il metallo dal retro per poi operare sopra, operazione questa che non è possibile effettuare per le lastre utilizzate per l’emissione del 1858, in quanto molto più spesse (in acciaio tenero o in rame, nulla cambia). Poi, eventuali freghi superficiali o accidentali tratti incisi possono essere attenuati o eliminati con il brunitoio che si adopera con apposita tecnica (ma si usano anche altri strumenti in ragione del tipo d’intervento). Infatti, il bulino incide asportando il metallo della lastra (ci sono diverse tipologie di bulino a secondo l’uso che si intende fare), il raschietto asporta il metallo, la puntasecca incide spostando il metallo (penetra senza asportare), il punzone incide spostando il metallo (penetra senza asportare), ma esistono anche altri strumenti.

Come ho menzionato nel primo intervento, sostanzialmente la decisione sulla tipologia di intervento più conveniente da effettuare su una plancia, per correggere un errore accidentale arrecato sulla stessa, per eliminare una precedente incisione per poi imprimere nuova incisione col cilindro o per modificare manualmente parte di una incisione, sarà dettata da una serie di variabili e dalle capacità di saper prevedere quali effetti determinerà l’intervento sulla stampa finale (es. variabili: entità del difetto-eliminazione o attenuazione, tipologia d’intervento-condizioni oggettive d’esecuzione; tempo occorrente-tempo a disposizione; capacità dell’incisore-qualità di stampa). Più piccola sarà l’area d’intervento sulla plancia–maggiore sarà la difficoltà d’esecuzione.

Com’è noto, atteso che prima della stampa dovranno essere eliminati i graffi superficiali o più profondi arrecati dall’intervento (come pure gli eventuali avvallamenti), perché se lasciati sulla plancia tratterranno l’inchiostro che poi si trasferirà sulla stampa, l’incisore dovrà saper prevedere come e sino a quanto potrà insistere sulla plancia, affinché poi non vengano a formarsi ristagni d’inchiostro sulla parte modificata (sui bianchi della nuova incisione), perché eventuali ristagni d’inchiostro non consentiranno di distinguere i tratti incisi del nuovo disegno, preoccupandosi che l’inchiostro dovrà rimanere solo nei solchi dell’incisione. Questa è la fase in cui trova risposta la tua domanda, perché i ristagni d’inchiostro inevitabilmente si trasferiranno sulla carta nella fase di stampa. In tal caso saranno ininfluenti la carta umidita (e lo spessore di essa) e la funzione del feltro collocato sopra la carta che, come accennato, normalmente facilita la penetrazione nei solchi della lastra per ricevere l’inchiostro depositato.

Un esempio dopo una qualsiasi correzione o realizzazione di una Tavola: una volta eliminati anche i graffi superficiali arrecati nell’intervento ed effettuate le operazioni di inchiostrazione per far entrare l’inchiostro nei segni incisi sulla lasta, si procede a pulire la lastra avendo cura di rimuovere l’inchiostro sulla superfice, evitando di asportare l’inchiostro dai tratti incisi del disegno (le parti non incise non dovranno trasferire l’inchiostro sulla carta e dovranno rimanere pulite senza residui o depositi d’inchiostro). Quindi, con la racletta si procede a tirare via l’inchiostro in eccesso dalla superfice, poi con tarlatana si continua a pulirla esercitando una discreta pressione, dopodiché si continua passando il palmo della mano (detta “pulizia a palmo”).

Se al termine di quest’ultima fase effettuata con la normale accuratezza, rimarranno ristagni di inchiostro sopra i bianchi (tratti non incisi) della parte modificata…l’incisore avrà sbagliato l’intervento e…inizierà ad imprecare!
Tuttavia, se l’incisore non avrà valutato le cause e gli effetti del ristagno d’inchiostro o non avrà verificato la qualità del suo lavoro durante l’esecuzione, sarà l’operaio addetto al torchio che alla prova di stampa…inizierà ad imprecare vivamente…e credo nominando tante volte l’incisore!

Circa i possibili interventi di modifica delle incisioni sulla plancia del 2 grana, parto dal dato di fatto che se si è potuto modificare il disegno di 100 posizioni su una plancia di acciaio temprato, senza che si sia dovuto procedere a spianare la plancia per eliminare le predette incisioni e che per le modifiche effettuate si sia dovuto procedere alla “ricottura” della plancia, ne consegue che sarà meno difficoltoso intervenire per correggere errori su di una plancia in acciaio tenero (o in rame) in corso d’opera.

Oltre alla citata Opera di Emilio Diena, a riguardo sono molto utili i più recenti studi degli autori De Angelis-Pecchi, pubblicati sul nr. 2, anno II, febbraio 2007, sulla rivista “The Postal Gazette”; Il noto volume degli stessi Autori sulle Croci di Savoia e le Trinacrie; lo studio pubblicato su Storie di Posta - Volume Sette - nuova serie Maggio 2012 – “L’ALONE CHE CIRCONDA I MAGNIFICI SETTE - Le battute di rulletta nei francobolli napoletani”.

Buona prosecuzione della discussione.
Ciao: Ciao: Ciao:
Pietro
Avatar utente
lingo
Messaggi: 355
Iscritto il: 10 gennaio 2008, 20:05
Località: Puglia

Re: Le varietà di incisione dei francobolli di Napoli

Messaggio da lingo »

Grazie Pietro per quanto hai esposto con dovizia di particolari. :clap: :clap: :clap:
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
Rispondi

Torna a “Regno di Napoli”

SOSTIENI IL FORUM