Aggratise?

Cioè paga l'ufficio postale?
Aggratise?
Ma perché applicare un francobollo? Non si potevano limitare a segnare la tassazione sulla lettera?Antonello Cerruti ha scritto: 3 maggio 2025, 20:08 Il destinatario.
Cordiali saliti.
Antonello Cerruti
Grazie Antonello, così è chiaro e anche molto logico, direi.Antonello Cerruti ha scritto: 4 maggio 2025, 11:26 La tassazione, segnata sul fronte, è stata poi annullata e sostuita dal francobollo al verso.
Così era più facile (e rendicontato) il credito da esigere e ricevere.
Buongiorno a tutti,Napoli1860 ha scritto: 3 maggio 2025, 17:49Non so quale sia la sensibilità prevalente, ma - per me - le frodi che potremmo definire "isolate" - il pirla di turno, che prova a far passare un francobollo di Parma per uno del Lombardo-Veneto - sono di scarsissimo interesse postale, filatelico e culturale, perché - alla fine della fiera - non dicono nulla, non parlano di nulla, se non della pirlaggine del singolo.Antonello Cerruti ha scritto: 3 maggio 2025, 10:59 La seconda rappresenta una celebre tenta frode: la lettera venne fermata e tassata.
Io non credo che tutto ciò che esista, per il semplice fatto di esistere, abbia dignità (collezionistica), giacché il mondo è pieno di aneddoti, di folklore, di episodi occasionali, di fatti singolari... che non significano nulla.Morgan68 ha scritto: 4 maggio 2025, 14:21 Se il tentativo di frode e' avvenuto all'epoca, da parte anche di un singolo (pirla ?!?), esso riveste comunque (a mio esclusivissimo avviso) un interesse di tipo filatelico.
Il francobollo al verso della lettera lo ha messo la direzione di Bologna che ha cassato la "/" messa dalla posta toscana insieme al PD, essendo entrambi relativi alla prima spedizione. A Bologna si è tassata la lettera per 1 bajocco.Napoli1860 ha scritto: 3 maggio 2025, 19:25 C'è una cosa che non capisco, che poi - se vogliamo - è la critica storica mossa alla mista Napoli-Sicilia: nelle cosiddette "staffette" chi è che si prendeva l'onere di apporre il francobollo aggiuntivo? Detto in altro modo: come fa una mista a nascere apponendo francobolli diversi in momenti diversi? chi è che si fa carico dell'apposizione successiva?
Per capirci: qualche pagina dietro è stata postata questa lettera, presentata come "staffetta" Toscana-Pontificio
staffetta.jpg
Ora, la domanda è: ma il francobollo del Pontificio chi lo ha messo sulla lettera?![]()
Molte grazie, davvero chiaro e preciso.francesco luraschi ha scritto: 4 maggio 2025, 18:53Il francobollo al verso della lettera lo ha messo la direzione di Bologna che ha cassato la "/" messa dalla posta toscana insieme al PD, essendo entrambi relativi alla prima spedizione. A Bologna si è tassata la lettera per 1 bajocco.Napoli1860 ha scritto: 3 maggio 2025, 19:25 C'è una cosa che non capisco, che poi - se vogliamo - è la critica storica mossa alla mista Napoli-Sicilia: nelle cosiddette "staffette" chi è che si prendeva l'onere di apporre il francobollo aggiuntivo? Detto in altro modo: come fa una mista a nascere apponendo francobolli diversi in momenti diversi? chi è che si fa carico dell'apposizione successiva?
Per capirci: qualche pagina dietro è stata postata questa lettera, presentata come "staffetta" Toscana-Pontificio
staffetta.jpg
Ora, la domanda è: ma il francobollo del Pontificio chi lo ha messo sulla lettera?![]()
E'un metodo utilizzato nel Pontificio per le lettere indirizzate nel distretto dove non esisteva un altro ufficio postale ma solo una distribuzione, come tra Bologna e Castel San Pietro. Serviva per fini contabili nel senso che il francobollo era messo a carico del commesso locale che poi se lo faceva rimborsare dal destinatario.
E' una formula tipicamente pontificia e collegata al suo sistema di controlleria.
Francesco
Pri ha scritto: 29 settembre 2017, 15:48 Per mista io intendevo che ha due francobolli di nazionalità diversa. Che poi i due francobolli non abbiano fatto tutto il viaggio insieme, ai fini collezionistici cosa cambia?
Pri sostanzialmente dice: cosa mi importa del "perché" due francobolli di due diversi Stati stanno su una stessa lettera?Andrea61 ha scritto: 30 settembre 2017, 12:29 un'affrancatura che nasce formata da francobolli di amministrazioni diverse è ben altra cosa, nella sua genesi, nel "perché" della sua esistenza, nella sua rarità, di un documento in cui siano meramente presenti carte valori di amministrazioni diverse.
Il caro vecchio Wittgenstein: tutti i problemi - alla fine - sono problemi di linguaggio.Andrea61 ha scritto: 4 maggio 2025, 19:57 Nel caso della "mista" toscano-pontificia col bajocco applicato al verso ed annullato all'arrivo a Bologna parlare di affrancatura è, a mio modesto parere, un po' un abuso di linguaggio.
Buongiorno Francesco, un saluto a tutti.Francesco Baino ha scritto: 4 maggio 2025, 22:22 C’è da notare – ma questo si può fare solo esaminando fisicamente il pezzo - che il 5 grana di Napoli è assottigliato: fatto piuttosto curioso.