Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

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Franco Peli
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Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Franco Peli »

Cari Amici,
durante la visita alla "Veronafil" di venerdì, ho avuto il piacere di ricevere in omaggio il notiziario filatelico "La Voce Scaligera" periodico semestrale dell'Associazione Filatelica Numismatica Scaligera.
A pag. 4 di questo piccolo ma elegante volumetto, a cura del presidente dell'associazione Enrico Meliardò. è presente un articolo denominato "Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà, rincari e senso di responsabilità" vengono descritte dall'autore una serie di problematiche e difficoltà nell'organizzazione incorse per il convegno commerciale primaverile e non imputabili alla Scaligera.
Come potrete leggere sono ipotizzate "nuvole oscure" sulle prossime edizioni di questo ormai classico convegno commerciale giunto alla 140° edizione e considerato ormai un classico appuntamento della filatelia italiana.
Spero vivamente che questa situazione incresciosa di crisi si risolva in maniera positiva per Tutti noi collezionisti.
Cordialità !
Franco
La Voce Scaligera.jpg
Un'edizione tra difficoltà, rincari e senso di responsabilità.jpg
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pietro mariani
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da pietro mariani »

Purtroppo anche le immagini che circolano sui Social e che riguardano l'evento non promettono niente di buono: si notano padiglioni con ampi spazi vuoti e una partecipazione visibilmente minima.
Sarebbe davvero un peccato veder Veronafil seguire le sorti poco felici di Milanofil. :quad: :quad:

Ciao: pietro
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Antonello Cerruti
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Antonello Cerruti »

I commenti che ho ricevuto da alcuni operatori presenti vanno da "fiacca" a "così così'.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

Giusto qualche riga di contrappeso razionale, a un'emotività peraltro più che comprensibile.

Iniziamo da qui.

1.jpg

Registro - anzitutto - una contraddizione implicita: l'estensore dell'articolo, da un lato si dice ben consapevole dei "tempi biblici", e poi, per altro verso, sembra sorpreso di non ricevere risposte celeri; è la tipica situazione in cui ci si ritrova quando l'emotività prende il sopravvento.

Dopodiché, osservato con gli occhi del business man, di chi è a capo dell'Ente Fiera SpA, la situazione è quasi elementare: ho una lista di clienti, e tu non sei tra le mie priorità; se non ti va bene, ciao, anzi ciaone; se invece vuoi continuare ad avere a che fare con me, allora stai in fila e aspetta.
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

2.jpg
"A soli 59 giorni" fa un po' ridere. Quanti ne servivano, esattamente? 590? 5900? Dai, su.

Così come è incomprensibile - a uno sguardo vergine - la lagnanza per il rincaro, almeno per come la capisco io: il contratto è scaduto, e sei tu - cliente - che mi chiedi di rinnovarlo; e io - con ben 59 giorni di anticipo, praticamente due mesi - ti faccio sapere che il rinnovo è realizzabile con un rincaro del 35%, altrimenti rivolgiti altrove.

Dov'è la stranezza? E' ovvio che i prezzi (di tutte le cose) siano soggetti a variazioni, anche pronunciate. Il bar dove di regola faccio colazione ha fatto balzare da un giorno all'altro il prezzo di cornetto&cappuccino da 2,5 euro a 3 euro: + 20%, così, dalla sera alla mattina. Se mi va bene, resto. Altrimenti cerco un altro bar, senza frignare.

Vengono impropriamente chiamati "atti di forza" quelli che - visti sempre con gli occhi del business man - sono semplici, banali, naturali, "calcoli di convenienza", che la controparte rimane libera di accettare oppure no.
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

3.jpg
Avevano un "impegno morale" o un "vincolo contrattuale"? Non lo so, non ne ho idea, sto solo chiedendo.

Vorrei cioè solo capire come mai la prima reazione - razionale - sia stata "a queste condizioni ce ne andiamo...", per poi virare su - un sentimentale - "... anzi no".

Ripeto: non ho idea di come funzioni e vorrei capire. Avevano per caso sottoscritto degli impegni con i commercianti che - se disdetti - avrebbero comportato il pagamento di penali? Ripeto: non lo so, e lo sto domandando.

Perché se è così - se c'erano penali da pagare ai commercianti - allora è improprio parlare di "impegno morale".

E se invece non è così - se i commercianti potevano essere liquidati senza costi, o trasferendo su di loro il costo aggiuntivo - allora la scelta compiuta di restare a ogni costo, negoziando un rincaro più basso (20%) è - sempre nell'ottica di un business man - pesantemente subottimale.

Insomma - in maniera evangelica - guardate alla trave nel vostro occhio, prima che al fuscello in quello degli altri.
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

4.jpg
"Solo per il 2025" fa un po' ridere.

Se l'Ente ha proposto un contratto annuale è perché - banalmente - ha convenienza ha ragionare su un orizzonte annuale; se tu - controparte - non trovi la stessa convenienza, allora cambia interlocutore; piangere, frignare e lamentarsi non sono atteggiamenti contemplati, nei rapporti commerciali.
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

5.jpg
Si continua a parlare di "atti di prepotenza", quando la dinamica degli eventi è cristallina: il contratto è scaduto, sei tu che mi chiedi di rinnovarlo, e io ti comunico - non già "all'ultimo momento", ma con ben 59 giorni di anticipo - che le tariffe sono aumentate del 35%; se ti va bene, sottoscrivi; altrimenti nessuno ti costringe.

Si evoca "l'etica", ma il punto è che ci si è mossi male: si è venduto (ai commercianti) qualcosa che non si aveva (l'accordo con l'Ente Fiera) per poi scoprire di non essere in grado di mantenere l'impegno.

Di chi è la colpa? Dell'Ente Fiera o dell'Associazione?
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

6.jpg
E qui avverto io tutto l'imbarazzo che dovrebbe invece sentire l'estensore dell'articolo, ma che evidentemente non sente, se ha la bella faccia di mettere addirittura per iscritto una cosa simile.

Lascio a voi - come semplice esercizio - il compito di capire l'assurdità di questo passaggio (che, di fatto, equivale ad una auto-denuncia di incompetenza).
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

7.jpg
Va bene. A Verona non ci sono spazi adeguati. Allora la faremo altrove. Oppure non la faremo più, riconoscendo che questo tipo di eventi - le varie "Romaphil", "Milanofil" etc. - sono giunti ai loro esiti. Ma qual è - esattamente - il problema?
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Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

8.jpg
No, ed è inutile che lo ripetete ossessivamente, sperando così di far diventare vera una cosa falsa.

Non avete subito nessun atto di prepotenza, non avente dovuto ingoiare alcun rospo. Vi siete semplicemente messi da voi, da soli, in una situazione che non avete poi saputo gestire. Non avete capito che tutto cambia di continuo - persino la mia barba, ora, è già più lunga rispetto a stamattina, quando mi sono svegliato - e che col fare affidamento sulla stabilità - pensandola per di più eterna e immutabile - ci si sta solo auto-sabotando, soprattutto in ambito imprenditoriale.
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Ultima modifica di Napoli1860 il 25 maggio 2025, 9:32, modificato 1 volta in totale.
Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

Only my two cents... :cin:
Napoli1860
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

Antonello Cerruti ha scritto: 25 maggio 2025, 6:55 I commenti che ho ricevuto da alcuni operatori presenti vanno da "fiacca" a "così così'.
Lo riporto male, e me ne scuso, ma la sostanza è questa: quando nacquero le ferrovie c'era un controllo preventivo da fare sulle ruote dei treni, prima di farli partire; bisognava dargli un colpo con un bastone, e assicurarsi di avere, di rimando, un suono di un certo tipo (ad esempio particolarmente acuto); se ciò avveniva - se la ruota, colpita dal bastone, restituiva un suono acuto - allora il treno poteva partire, perché voleva dire che le ruote funzionavano bene; e così i capi-stazione colpivano le ruote, e si accertavano del suono acuto, prima di dare il segnale di partenza del treno; e i vice capi-stazione osservavano i loro superiori, sapendo che avrebbero dovuto fare la stessa cosa - colpire la ruota e assicurarsi di avere un suono acuto - quando sarebbero toccato a loro essere capi; e si andava avanti così, a colpire le ruote dei treni, prima di farli partire, assicurandosi che producessero un suono di un certo tipo; passarono gli anni, e poi i decenni, e generazioni e generazioni di capi-stazione continuavano a colpire le ruote; a dirla tutta, in forza dei progressi via via realizzati, quel gesto - colpire le ruote - era diventato del tutto inutile e i nuovi capi-stazione, in effetti, non sapevano neppure perché lo facevano, ne ignoravano totalmente la logica; e però continuavano a farlo, perché... perché sì, perché l'ho visto fare al mio capo, e quindi ora devo farlo anch'io; più nessuno - ovviamente - si proccupava del suono restituito dal colpo alle ruote; si colpiva la ruota e basta, si colpiva la ruota e poi si fischiava la partenza del treno; e si arrivò così a quella generazione di capi-stazione convinti che il treno non potesse partire, se prima non si colpivano le sue ruote, che fosse il colpo alle ruote di per sé, il semplice colpo in quanto tale, a legittimare la partenza del treno...

Chissa perché mi è tornata in mente questa storiella... :-)
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Matraire1855
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Matraire1855 »

A parte le storielle che non ci interessano, tutto ciò non è un parere da 2 centesimi ma neanche da un centesimo.
Perché fare un processo agli organizzatori dicendo che non sono stati in grado di affrontare le richieste dell' Ente Fiera?
Bisognava invece dire che si tratta di una contrattazione asimmetrica, ovvero che una parte (fornitore di servizi) sovrasta enormemente per potere la parte più debole (la Scaligera).
Il presidente di una associazione non necessariamente deve avere la capacità manageriale di un CEO o di un executive manager. Ma sembra che chi ha scritto diversi interventi prolissi prima di me non riesca a capirlo e si compiace di crocefiggere il board di questa associazione.
Se Veronafil dà lustro alla città di Verona, alla provincia di Verona, alla regione Veneto, la Scaligera pur con il poco tempo a disposizione avrebbe dovuto chiedere aiuto a questi soggetti politici. Ma si sa, la politica si è staccata dalla società e non ne capisce le vere richieste
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
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Vacallo
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Vacallo »

Matraire1855 ha scritto: 25 maggio 2025, 17:05 A parte le storielle che non ci interessano, tutto ciò non è un parere da 2 centesimi ma neanche da un centesimo.
Perché fare un processo agli organizzatori dicendo che non sono stati in grado di affrontare le richieste dell' Ente Fiera?
Bisognava invece dire che si tratta di una contrattazione asimmetrica, ovvero che una parte (fornitore di servizi) sovrasta enormemente per potere la parte più debole (la Scaligera).
Il presidente di una associazione non necessariamente deve avere la capacità manageriale di un CEO o di un executive manager. Ma sembra che chi ha scritto diversi interventi prolissi prima di me non riesca a capirlo e si compiace di crocefiggere il board di questa associazione.
Se Veronafil dà lustro alla città di Verona, alla provincia di Verona, alla regione Veneto, la Scaligera pur con il poco tempo a disposizione avrebbe dovuto chiedere aiuto a questi soggetti politici. Ma si sa, la politica si è staccata dalla società e non ne capisce le vere richieste
:clap: :clap: :clap:
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

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albi_patti
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da albi_patti »

Premesso che a me dispiace tantissimo delle problematiche che possono esserci nell'organizzare una manifestazione come Veronafil e immagino che siano molteplici e delle più svariate. Mi auguro solo che possa riprendersi e trovare i fasti dei tempi migliori.
Però, vedere queste immagini e sentire i partecipanti alla manifestazione, con un pizzico di rabbia, mi verrebbe da dire a qualcuno:
"Avete voluto una manifestazione senza pascolanti??? Beh, eccovela. Mi auguro solo che tutti abbiano fatto grandi affari e siano contenti e felici".
Da parte mia, con rammarico, dico che non è un bel vedere.
Ciao: Alberto - albi_patti@hotmail.it
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1954 Marco Polo 25£ e 60£;
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da debene »

L'intervento lucido di Danilo dipinge bene la situazione.
Guardatevi le manifestazioni che si succedono a Verona Fiere senza soluzione di continuità lungo
l'arco dell'intero anno ed è chiara la sproporzione di valori economici e di volume commerciale
che ne viene fuori.
Nel mio piccolo seguo le manifestazioni che fa mia moglie in giro per l'Italia.
Altri ambiti, altre problematiche ma lei la prima cosa che fa prima di organizzare qualsiasi cosa
è la ricerca degli sponsor, che con il loro contributo ti permettono di avere le spalle coperte sui costi.
La Scaligera invece dai più significativi player del nostro settore riceve solo rimostranze sui costi.
Rassegnamoci, la filatelia non esprime più i numeri di una volta e un ridimensionamento è d'obbligo.

Ciao:

sergio
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da fildoc »

esisono realta' diverse...
la fiera gestisce le entrate ai tornelli e fa quello che vuole
ci mette quindi luogo e banchi!

La Scaligera prende i soldi per l'affitto dei banchi (che tutti dicono essere molto cari...)
Che ci fa la Scaligera con questi soldi?
Li gira tutti alla fiera per i banchi? Dubito

Ergo...
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da fildoc »

infine è vero che la filatelia sta conoscendo da tempo un interesse progressivamente calante
ma ...

se a Veronafil, malgrado il parziale ridimensionamento della ditta Vaccari dopo la morte di Paolo o l'assenza di Degani dovuta alla morte di Pippo,
comunque erano presenti tutti i principali commercianti da Viennafil a Landmans, da Santachiara a Mazzini e tanti altri

se tra i banchi si aggiravano collezionisti del calibro di Barcella e Matha'

se erano presenti filatelici come Carraro, Crevato-Selvaggi, Carra e molti altri

se erano presenti tutti i principali periti compreso Bottacchi

se vi erano nel padiglione svariate centinaia di banchi

se erano presenti anche tanti stranieri

questo indica che Veronafil rimane il convegno italiano piu' importante
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Re: Veronafil 2025: un'edizione tra difficoltà ...

Messaggio da Napoli1860 »

Una delle trappole più micidiali in cui cade il cervello umano è assimilare il parlare di un problema (fondamentalmente per lagnarsi) con l'affrontare un problema (per risolverlo). Dico davvero: il cervello non distingue le due cose: se ne parla, allora è convinto di affrontarlo, e siccomme parlare (=lagnarsi) è meno faticoso di affrotare (=fare) il cervello (che obbedisce a principi di minimo) ti spinge verso la prima soluzione.

E quando si parla (= ci si lagna) cosa si fa? Si centra il discorso sulle responsabilità "degli altri", sulle azioni "degli altri", sulle colpe "degli altri". La causa del problema, insomma, è sempre "altrove", e io sono una vittima che "non può farci nulla". Rileggetevi l'articolo nonché i vostri commenti: sono tutti impostati così, secondo questa logica, la colpa è di altri, noi non possiamo farci niente.

Bene. Ho una notizia. Se così stanno le cose, se le responsabilità sono altrove, e tu non puoi farci nulla, allora sei irrimediabilmente fregato. Perché sai che gli importa all'Ente Fiera delle tue lagne? Piagnucola, piagnucola, e quindi? Cosa ottieni? Nulla.

Che poi - di là di tutto - ma se i collezionisti non ci vanno, e i commercianti la giudicano da "fiacca" a "così così", si può sapere chi è che la vuole tenere in piedi e perché?
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