
Ketty
trovo molto interessante quando si aprono nuove riflessioni e si approfondiscono temi solo apparentemente ben noti,
mi piace soprattutto quando questo diviene oggetto di ricerca collettiva

Il colore della carta è uno di questi.
Qualunque riflessione, per chi ha voglia di approfondire, deve cominciare con il comprendere cosa s'intende per carta colorata.
Diciamo innanzitutto che in Italia nel periodo del Regno e della Repubblica, almeno sino agli anni '90, per quello che posso ricordare, non vi fu l'uso di carta colorata, mentre vi era stata negli antichi Stati e soprattutto se ne è fatto uso in altri Paesi, in cui l'uso se non frequente era a comunque a volte presente.
Qui vediamo alcuni casi soprattutto europei di uso di carta colorata
Colore carta 1 v2R.jpg
Colore carta retro carta 1 v2R.jpg
A seguire vediamo casi di pseudo carta colorata ovvero carta in cui in colore veniva volutamente stampato come fondo al disegno
In quello Svizzero dell'ultima riga,e negli italiani il colore è involontario ed è dovuto ad un'anomalia della stampa (rosso anilina?) che ha impregnato la carta trasferendosi anche al retro.
Colore carta altri v2.jpg
Colore carta retro altri v2R.jpg
Si puo notare la differenza delle due tonalità di colore dei due diversi tipi del 10c Umbero I.
E' interessante comprendere, sulla base delle cose che ha cominciato a mostrare Ketty, nell'ambito delle varietà occasionali cosa avviene per i valori della serie Castelli, cominciando proprio dalla stampa involontaria di un fondo colorato.
Sono sicuro che il discorso diverrà interessante soprattuto per l'analisi della variabilità di questa serie.
grazie Ketty

michele
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