framur ha scritto:...se non erro la posta militare 152 era in Jugoslavia chiusa e poi trasferita in russia ...in merito volevo porvi alcune domande:
- usare una busta chiusa invece della franchigia era solamente per questioni di spazio (intendo per scrivere)?
- come mai proveniendo dalla Russia non si riscontra il classico "VERIFICATO PER CENSURA"?
- essendo spedita da una posta militare come franchigia perchè indicare "Zona sprovvista di bolli?"
- l'oggetto in questione quanto può valere?
Provo a rispondere a qualcuna delle tue domande pur non essendo un collezionista del settore.
-l'ufficio di PM 152 all'inizio di agosto 1941 (la data della lettera che mostri e' 1/8/41) era in Romania ma in spostamento per raggiungere effettivamente il fronte russo (in Russia arrivera' alla fine del mese). Comprensibile che ci fosse qualche difficolta', come l'irreperibilita' di francobolli.
-usare una busta ''civile'' era una scelta del militare mittente; tieni pero' presente che le cartoline ed i biglietti postali in franchigia erano distribuiti in misura contingentata (un certo numero alla settimana) e non era possibile spedirne quante se ne voleva; percio' con grande frequenza i militari spedivano, affrancandoli, altri oggetti postali per tenenrsi in contatto con la madrepatria;
-la busta in oggetto NON E' STATA SPEDITA IN FRANCHIGIA. I militari all'epoca di cui stiamo parlando godevano della franchigia solo utilizzando (nei limiti quantitativi prescritti) gli appositi interi di franchigia (cartoline e biglietti di franchigia); se spedivano altri oggetti di corrispondenza dovevano pagare le tasse postali. Pero' spesso mancavano i francobolli e allora il mittente poteva scrivere ''zona sprovvista di francobolli'' o dizioni analoghe e all'arrivo in Italia era concessa l'agevolazione del pagamento della tassa semplice (non raddoppiata). Cosi' all'arrivo sono stati pagati i 50 centesimi del primo porto delle lettere interne (le corrispondenze dei militari erano considerate corrispondenze interne). Solo piu' tardi (nel 1942) dal fronte russo venne tollerato che le lettere spedite fuori franchigia non venissero piu' tassate (e questa agevolazione piu' o meno ufficiale duro' qualche mese).
Non so invece dirti perche' la lettera non rechi tracce di censura, cosi' come non ho la minima idea del valore di mercato dell'oggetto.