




Revised by Lucky Boldrini - January 2012
sebastian ha scritto:... era un intero postale o soltanto una cartolina? E poi per me non é bilingue, ma semplicemente la versione in lingua tedesca prodotta per la Provincia di Bolzano, cioé la mia zona. Essendo "Posta Prioritaria" un nome proprio, cioé non traducibile in lingua tedesca, la cartolina é monolingue, cioé in tedesco.
Erik ha scritto:sebastian ha scritto:... era un intero postale o soltanto una cartolina? E poi per me non é bilingue, ma semplicemente la versione in lingua tedesca prodotta per la Provincia di Bolzano, cioé la mia zona. Essendo "Posta Prioritaria" un nome proprio, cioé non traducibile in lingua tedesca, la cartolina é monolingue, cioé in tedesco.
Ciao Sebastian,
era un intero postale. Ed era scritto solo in tedesco
debene ha scritto:Casualmente ho ritrovato anch'io i due esemplari uno italiano e uno in lingua tedesca.
Ricordo perfettamente che erano dati in omaggio, completamente gratis; peccato non averne presi di più. Credo comunque Sebastian che quello in lingua tedesca non fosse venduto solo nella tua zona ma era reperibile in tutta Italia; infatti non ricordo proprio di essere mai venuto a Bolzano !
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sergio
Matraire1855 ha scritto:Ricordo che all'epoca si era mostrato un certo interesse per la versione in tedesco. Per smorzare la speculazione era apparsa una seconda tiratura abbastanza differente da quella originaria.
Interessante vedere le due differenti tirature e soprattutto mettere in collezione esemplari usati all'interno della specifica zona.
Mi piacerebbe sapere dagli interofili se l'utilizzo con le nuove tariffe (perdipiù in euro) comporta un'affrancatura supplementare o meno
debene ha scritto:...
Quindi tu escludi che quella in tedesco possa averla presa qui a Bari in Posta ?
Se così probabilmente era in omaggio su qualche rivista perchè sicuramente non l'ho presa fuori.
somalafis ha scritto:Matraire1855 ha scritto:Ricordo che all'epoca si era mostrato un certo interesse per la versione in tedesco. Per smorzare la speculazione era apparsa una seconda tiratura abbastanza differente da quella originaria.
Interessante vedere le due differenti tirature e soprattutto mettere in collezione esemplari usati all'interno della specifica zona.
Mi piacerebbe sapere dagli interofili se l'utilizzo con le nuove tariffe (perdipiù in euro) comporta un'affrancatura supplementare o meno
Secondo il catalogo ''Interitalia'' - che riflette l'esperienza dei vertici dell' Unione Filatelisti Interofili - di questa cartolna sono noti usi per circa un decennio, quindi anche entro il periodo dell'euro. Credo che per spedirla oggi occorrerebbe - almeno in teoria - affrancarla con i classici 70 centesimi. E' pero' facile immaginare che non sia difficile neanche farla viaggiare senza affrancature integrative e con un'affrancatura aggiuntiva per ''completare'' l'importo. Ma onestamente non vedo lo scopo di creare simili curiosita' che resterebbero delle ovvie costruzioni puramente filateliche.
Posso riepilogarvi un po' la storia: la cartolina fu distribuita gratuitamente nel giugno del 1999 in oltre un centinaio di appositi stand allestititi da poste italiane e in alcuni degli uffici principali per pronuovere il nuovo servizio. Nonostante l'impronta di affrancatura, l'oggetto e' in esenzione di tassa e le poste non lo consideravano una carta valore postale: non era contabilizzato e la stampa venne affidata ad una ditta privata. La versione in tedesco fu originariamente distribuita soltanto in Sud Tirolo ma di fronte alle richiesti dei collezionisti ne venne allestita una seconda provvista che nel marzo del 2000 fu distribuita sempre gratis a Milanofil. Questa cartolina gratuita e' repertoriata su tutti i cataloghi di interi postali ed e' sicuramente un oggetto anomalo, e direi anche divertente.
Uno degli aspetti interessanti, secondo me, e' dato dall'uso della lingua tedesca: il bilinguismo di alcune zone del paese non ha quasi mai avuto riflessi sui francobolli, neanche dopo l'instaurazione della repubblica che lo riconobbe ufficialmente in alcune province. Per quanto riguarda il tedesco e l'Alto Adige, il bilinguismo ha avuto riflessi notevolissimi sugli annulli ma per quanto riguarda le carte valori postali cio' e' avvenuto praticamente solo sugli interi postali: infatti dal 1954 esistono versioni bilingui dei moduli vaglia e anche qualche bollettino-targhetta o bollettino a ricalco per i pacchi postali ebbe versioni bilangui (il settore e' poco esplorato e potrebbero forse farsi nuove scoperte). La lingua tedesca inoltre si affaccia anche su qualche intero commemorativo repubblicano: nel 1983 sul biglietto postale da 300 lire per il raduno dei Walser, sulla cartolina postale del 1991 per la manifestazione filatelica di Bressanone, su quella del 1997 per Juniorphil a Merano. Successivamente anche in qualche francobollo e' comparso qualche riferimento toponomastico bilingue italiano-tedesco.
E' sempre agli interi postali (moduli vaglia, indirizzi postali accompagnatori ecc.) che occorre rivolgersi per registrare - dopo la primi guerra mondiale o durante la seconda guerra mondiale - la comparsa assai ridotta di qualche scritta in sloveno o croato.
Il francese usato su varie carte valori invece riflette solo le normative internazionali dell'UPU senza alcun legamo con il bilinguismo valdostano.