Bolli accessori - Mancanze ed inesattezze sui cataloghi

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno Lombardo-Veneto.

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arkorr
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Bolli accessori - Mancanze ed inesattezze sui cataloghi

Messaggio da arkorr »

Ho acquistato questa lettera che reca sul fronte il bollo C grande, nero.
ZZ5-4 - C grande nero + Milano SD-2.jpg

Il Sassone dice che era in dotazione solo a Milano, e ciò significherebbe che il C fu apposto in partenza; ma se è vero che indicava lettere che andavano in casella non poteva che essere messo dall'ufficio ricevente, quindi l'apposizione in partenza non è possibile.
Altra lacuna del catalogo, o mio ragionamento sbagliato?

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francesco luraschi
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Re: Il bollo C

Messaggio da francesco luraschi »

Il timbro C è cremonese. E' il Sassone a non essere aggiornato.

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arkorr
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Re: Il bollo C

Messaggio da arkorr »

E ti pareva!!!!!!!!!!!!
Grazie Francesco!

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fildoc
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Re: Il bollo C

Messaggio da fildoc »

Confermo che il Sassone sulle C è totalmente inaffidabile!
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debaphil
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Re: Il bollo C

Messaggio da debaphil »

Il C di Milano, a quanto ricordo, era più piccolo (quello che il Sassone definisce tipo medio) .Così grande non l'ho mai visto, correggetemi se sbaglio .
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sergio de villagomez
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Re: Il bollo C

Messaggio da sergio de villagomez »

Abbiamo già parlato di questo argomento qua viewtopic.php?f=29&t=10080 .

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francesco luraschi
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Re: Il bollo C

Messaggio da francesco luraschi »

Il servizio poi prosegue anche nel periodo filatelico, probabilmente senza l'uso di bolli specifici. All'opposto c'era la distribuzione al destinatario e a tal proposito i postali chiedevano di scrivere sul frontespizio l'indirizzo nella maniera più particolareggiata possibile in modo da facilitare l'operazione. E'una vecchia disposizione che permette di ricostruire i luoghi storici delle città prima della nuova toponomastica risorgimentale. Si notano ancora i numeri civici a 4 cifre!!!

Per questo servizio i portalettere degli uffici erariali non ricevevano, in teoria, alcun compenso mentre per quelli degli uffici in appalto era previsto un compenso stabilito in 1/2 carantano a pezzo aumentabile fino a 1 per le zone disagiate di montagna. A volte si trovano quindi annotazioni 3,5,perfino 10 in base al capitolato dei pedoni. Questa tassa eccessiva provocò però proteste da parte dei destinatari.

Sono tasse della distribuzione, raramente compaiono anche negli uffici erariali ed è un particolare interessante rintracciabile a volte sulle lettere degli uffici periferici.

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fildoc
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Re: Il bollo C

Messaggio da fildoc »

Comunque le lettere C sulle lettere del LV , di fatto, spariscono entro un anno dall'introduzione dei francobolli.
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francesco luraschi
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Re: Il bollo C

Messaggio da francesco luraschi »

La disposizione che probabilmente cancellò l'uso dei timbri C per contrassegnare le lettere dovrebbe essere questa:

AVVISO.

L'eccelso i. r. Ministero per il commercio, l'industria e le opere pubbliche, con ossequiato dispaccio 18 ottobre pr. pass. N. 5276 C, fu trovato di stabilire che, in luogo dell' attuale diritto di casella in centesimi cinque per ogni pezza, ad incominciare dal 1 gennaio 1851, sia da pagarsi agli Ufficii postali per una casella, in cui custodirsi, sopra inchiesta delle parti, le lettere o pieghi, che loro giungono colla posta-lettere, sino al ritiro dei medesimi, la tassa mensuale di L. 3, e ciò senza riguardo al numero delle pezze.

Praticamente si passò dalla tassa "a pezza" al canone mensile.

Al momento non è noto se furono i francobolli, ovvero l'invio in porto prepagato, a far cambiare il metodo. Di sicuro prima del 1/6/1850 le lettere in PA era in numero maggiore di quelle in PP per cui chi aveva la casella si trovava a pagare mensilmente o trimestralmente la tassa di porto di tutte le lettere ricevute a cui veniva aggiunta la tassa per la casella. Da questo la necessità di contrassegnare le lettere in cui sommare tassa di porto+ diritto di casella.

Sarebbe interessante capire se in periodo prefilatelico esistono lettere in PP, rosse se spedite da direzioni o nere da uffici periferici, con il bollo C.

La legge postale tuttavia non le escludeva dal servizio.

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francesco luraschi
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Re: Il bollo C

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco un caso di indirizzo redatto secondo le richieste dei postali, e cioè in maniera particolareggiata, in modo da favorire l'eventuale recapito.

Il numero civico a 4 cifre è sintomo di una città "percorsa" e non "pensata": chi fece il lavoro di numerazione si mosse lungo un itinerario prestabilito e, alzando gli occhi o entrando nei vicoli, stabilì una numerazione progressiva che non veniva riazzerata passando da una contrada all'altra.

Lo stesso avvenne per Como dove nel '600 si numerarono le case della città murata partendo dall'1 che era il palazzo del Governatore.

E'un caso dove la storia postale fa da supporto alla storia locale nell'individuazione dei luoghi storici cittadini ormai ridotti, dove esistono, a semplici targhe sui muri.

Grazie al lavoro dello storico locale Fabio Cani e ai dati dell'APL a Como è stato possibile individuare la sede delle poste asburgiche nel 1850 oggi in veste di abitazione privata.

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arkorr
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Re: Il bollo C

Messaggio da arkorr »

Rispolvero questo topic perché in rete ho trovato questa lettera che fatico a spiegarmi.
C grande rosso di Udine.jpg

Innanzitutto sembrerebbe smentire che l'uso del C terminò poco dopo l'introduzione dei francobolli, anche se un'eccezione è sempre possibile. Ciò che mi lascia più interdetto è però il fatto che in questo caso - trattandosi della C grande di Udine - il bollo sembrerebbe apposto in transito, fatto apparentemente senza senso.
Qualche idea? Può essere che anche San Daniele disponesse del bollo C, che fino ad oggi ho visto solo in uffici di città capoluogo? Documentati io ho solo Milano, Brescia, Cremona, Padova e Udine; il Sassone cita anche Venezia - e Verona col punto interrogativo - ma personalmente non li ho mai visti.

Per rispondere poi a Francesco
francesco luraschi ha scritto:Sarebbe interessante capire se in periodo prefilatelico esistono lettere in PP, rosse se spedite da direzioni o nere da uffici periferici, con il bollo C.

questa (sempre trovata sul web) mi sembra proprio una lettera in PP:
C medio rosso di Milano prefil.jpg

Non sono però esperto di prefilateliche, per cui chiedo venia se ho preso un granchio.
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fildoc
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Re: Il bollo C

Messaggio da fildoc »

L'eccezionalita' è tale da farmi dubitare sulla sua originalita'......
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arkorr
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Re: Il bollo C

Messaggio da arkorr »

E' stata messa in asta da un venditore con oltre 1500 recensioni, quindi non dovrebbe essere particolarmente inesperto; certo, un abbaglio può prenderlo chiunque, ma la descrizione parla di "lettera con testo e data", quindi più facile da valutare nella sua originalità.
Ovvio che il bollo C potrebbe essere stato aggiunto a posteriori su una lettera originale di nessun valore e pure col francobollo difettoso (ha uno strappo), ma mi chiedo a che scopo: se un falsario volesse creare una rarità, non penso che andrebbe a cercare un particolare che credo sia trascurato dalla maggior parte dei collezionisti (non mi pare infatti che i bolli accessori godano di particolare "appeal"). Capirei, al limite, se fosse unico annullatore, ma così il plusvalore reale - lo sappiamo tutti - è assolutamente modesto (per questo son convinto che, dato il prezzo di partenza decisamente elevato, difficilmente la lettera troverà compratore). Ed infine, la forma del timbro mi sembra uguale a quello originale di Udine (di cui ho solo un'immagine di un'impronta impressa in nero, ma sufficientemente chiara); imitare un bollo di un unico carattere può essere impresa non proibitiva, però...
Purtroppo non posso neppure pensare di prenderla, visto il prezzo, ma sarei tanto curioso di vederla dal vivo, magari il tipo di inchiostro o altri particolari potrebbero dire molto. Pazienza, resteremo col dubbio...
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fildoc
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Re: Il bollo C

Messaggio da fildoc »

Il pezzo se originale sarebbe di notevole interesse.....e il prezzo proposto ne è la conferma!
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francesco luraschi
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Re: Il bollo C

Messaggio da francesco luraschi »

Pero' si ripropone sempre il solito dilemma: il C non e' unico annullatore quindi potrebbe essere stato un errore di mira mentre la valutazione elevata e' riferita all'annullo singolo.

Io penso che il timbro C potrebbe essere dei casellisti se al verso ci fosse solo il timbro in arrivo di Udine. Se invece c'e' il San Daniele potrebbe avere un significato diverso che ora mi sfugge. Forse il controllo della tariffa in sede direzionale visto che l'annullo e' poco leggibile? :mmm:

Spesso i timbri ormai dismessi venivano utilizzati per altre operazioni e questo potrebbe essere un caso. A logica i timbri C dovrebbero avere perso il loro significato originale alla fine del 1851 quando si passo' dalla tariffa "a pezza" al canone mensile. E infatti la max parte di lettere successive non porta questo timbro.

Provate a chiedere al venditore lumi sul verso della lettera.

Io ho proprio la mente poco postalizzata dato che ora sono nello Utah. Dato che non potro' connettermi per un po' di giorni vi auguro buon Ferragosto fin da ora.

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Re: Il bollo C

Messaggio da fildoc »

Sei nel parco degli archi?

Quanto all'ipotesi di un uso anomalo...potrebbe starci...ma addirittura rosso! :mmm:
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francesco luraschi
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Re: Il bollo C

Messaggio da francesco luraschi »

Quel giorno ero nello Utah a Blanding, proprio vicino a Arches NP che ho visto il giorno seguente. Avendo tuttavia già visitato questo parco nei viaggi americani dello scorso millennio ho privilegiato questa volta Bryce Canyon NP che è di una bellezza sorprendente anche in condizioni meteo non ottimali.

Tra l'altro uscendo da questo parco e andando a ovest si viaggia lungo la Highway95 attraverso Capitol Reef NP e Canyonlands NP. E' una strada spettacolare e da brividi dato che in 5/6 ore ho incrociato a dire tanto 10 macchine (da quando le avvisti all'orizzonte a quando le incroci passano più di 5') e dopo Hanksville non c'è più nulla: non un distributore e nemmeno un villaggio. E quando la lancetta della benzina e il sole calano alla stessa velocità... :pray:

Quindi: serbatoio sempre pieno e acqua in abbondanza :evvai: Carta di credito e contante qui sono superflui, non c'è la copertura per il cellulare. Ci si affida quindi al 911.

E' comunque la strada su cui ho sempre desiderato guidare e che rappresenta ai miei occhi l'american dream al contrario delle monotone strade sia della California sia del Nuovo Messico e del Texas.

https://www.google.it/search?q=highway9 ... 24&bih=622

Tornando alla lettera: a me sembra genuina. Forse il francobollo presenta uno strappo ma dubito che il bollo C sia stato apposto per questo motivo.

Da quello che ho capito Pordenone non era un UP erariale e bisognerebbe sapere con quali altri UP era in corrispondenza diretta. Non penso tuttavia che tutte le lettere dirette a San Daniele passassero da Udine: bisognerebbe vederne delle altre. Forse la C è una conseguenza del percorso anomalo e/o potrebbe indicare una sorte di controllo intermedio della tariffa (il Pordenone è in effetti male impresso)dato che i due uffici di partenza e arrivo, se via Udine, oggi risultano a cavallo tra la I e II distanza.

Se al verso non dovesse esserci il bollo datario di Udine il bollo C potrebbe essere il contrassegno dei postali indicante il passaggio da Udine.

Il colore rosso e l'apposizione sul francobollo sembrano però concentrare l'attenzione sul francobollo anche alla luce del fatto che le lettere del periodo filatelico sono solitamente caratterizzate dai timbri neri mentre il rosso indicava l'intervento di un impiegato di livello superiore agli inservienti cui invece toccava il compito di annullare i francobolli.

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Re: Il bollo C

Messaggio da fildoc »

Anch'io quella starada l'ho fatta con il camper
un ricordo indelebile
ci beccai pure un piccolo uragano con inondazione delle strade e mi salvai su una collinetta, mentre tutto intorno vi era una torrente fangoso....
bell'avventura quella volta...
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Bolli accessori - Mancanze ed inesattezze sui cataloghi

Messaggio da fildoc »

Oggi voglio condividere con voi un'altra stranezza del Sassone....
Avete mai visto le C di casella al retro delle buste?
(Colonna si destra)
Secondo il Sassone sono piu' comuni di quelle al recto :ris: :ris: :ris: :ris: :ris:
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Re: valutazione timbri accessori del Sassone

Messaggio da fildoc »

per capirci
queste C
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