Lotto di 100 pezzi assortiti,nuovi ,usati compreso blocchi,buste ,varietà ,tutti autentici e di prima scelta .....L 300.000
bene, non so a quanto equivalesse il potere d'acquisto rispetto ad oggi (...magari qualcuno potrebbe contribuire ) ma erano più o meno ,forse anche un po' meno di un quinto dello stipendio, le 150 euro oggi sono ,siamo buoni, un decimo.
Fosse effettivamente così ,oggi si comprerebbe alla metà, ma le cose forse non stanno proprio così perché con 150 euro difficilmente credo un'offerta del genere si potesse ottenere,benché immagino tutti pezzi molto accessibili nell'ordine di pochi euro l'uno.
Un'altra cosa particolare è che ,non ho citato, ma lo farò ora , il valore di catalogo di suddetto lotto fosse di 900.000 ,quindi un terzo del lotto , oggi nessuno pagherebbe certamente tanto anche se appunto di prima scelta.
E' solo una considerazione che faccio a distanza di 23 anni dopo aver ripreso una vecchia rivista, non me ne vogliate, sarebbe bello sentire qualche considerazione da chi tutta questa epoca l'ha vissuta.
Poi un'altra considerazione, ma penso sia banale per quanto ovvia, prima si aveva accesso a molta meno filatelia rispetto ad oggi e non si commerciava certamente nei volumi di oggi , sicché i pezzi sciolti ,le coppie le varietà o al massimo le buste erano appetibili.
Oggi con tutta la letteratura e le conoscenze acquisite sembra che l'interesse sia diventato sempre più specialistico rendendo il pezzo tipo, anche se non comune, veramente banale più di quanto non lo fosse evidentemente in passato.
