In questa lettera del 1861 dalla Sardegna per Genova troviamo, raddoppiata, l'espressione "Signor":
Lo scrivere "Signor Signor" era consueto, a tal'epoca. Era una comune forma di riverenza, che si ritrova anche nella forma "Egr. Signor Il Signor".
«Il raddoppiare nella prima riga il "Sig." è segno di stima più che distinta.
Voi, o lettore, compartite a persone solamente di particolare distinzione questo titolo raddoppiato di "Signore", e siccome il non darlo alle persone graduate ed ai vostri superiori sarebbe segno di alterigia, così il darlo indifferentemente a qualsiasi gentiluomo lo reputerei debolezza.»
Questa qui sopra è una citazione tratta da "Ortografia moderna ad uso di tutte le scuole d'Italia accresciuta, migliorata, e diligentemente corretta. Secondo l'esemplar di Fiorenza" stampata "In Bassano, MDCCXLVII nella stamperia Remondini".
Da una riverenza tutto sommato semplice come la precedente, vediamo adesso questa lettera del 1731 spedita al sindaco di Sale, dove troviamo un'espressione decisamente più impegnativa:
"Al Molto Illustre Signore Mio Signore Padrone Colendissimo Il Signore Dottore"
Il mittente era, evidentemente, di rango parecchio inferiore al destinatario.
E' curioso notare come, in un'altra lettera (immagine non disponibile, n.d.r.) spedita allo stesso destinatario ma questa volta da un marchese, quindi di rango superiore, questi si rivolga al sindaco con uno stringato: "Signor Dottore".
Certe forme oggi parrebbero quasi delle prese di giro, ma a quei tempi erano una cosa tremendamente seria.
Ad esempio, sempre dall'opera sopracitata:
«"Al Molt'Illustre Sig." si dà ad onesti mercanti ed a gente che quantunque nobile non sia pur vive con qualche sorta di civilità...»
"Signore Padrone Colendissimo" «Alcuni si contentano di dar il "Signore" ma non il "Padrone", altri il "Padrone" ma non il "Signore", scrivendo "Al Molto Illustre Padrone Colendissimo", altri "Al Molt'Illustre Signore Colendissimo". Io non voglio dar qui il mio giudizio per decidere se sia più il titolo di "Signore" o quello di "Padrone", dirò ad ogni modo il mio sentimento....»
Forza dunque, se avete altri contributi attinenti a questo tema, pubblicateli tranquillamente in questo Topic, per scoprire insieme con quali altre espressioni ci si poteva rivolgere ai destinatari delle nostre missive postali.

Luca
P.S.
Dal Forum di F&F - Settembre 2007
Contributi di ecollector, nuovaipeas, Acquarius, giandri, francesco luraschi.