


Grazie per le risposte- Ezio


A prescindere da questo caso, dipende - oltre che dalla rarità dell'emissione - dal numero di francobolli nuovi che si possono ancora trovare rispetto a quelli usati (soprattutto se lo sono stati in grandissime quantità).andy66 ha scritto: 12 agosto 2025, 13:48 Non me ne intendo, ma i decalchi sarebbero più rari nuovi che usati? Ho sempre pensato il contrario...
Oltre a ció, presumo che i decalchi rientrassero nei fogli considerati "difettosi" e quindi da non immettere nella distribuzione. E quindi, come per tutti i difetti di stampa e dentellatura, meno reperibili da usati che non da nuovi (perché sappiamo che molte volte i fb difettati trovavano la via fuori del poligraficopinco1 ha scritto: 12 agosto 2025, 18:21 Ciao,
una volta i cataloghi erano più seri, (il Sass. 2006, comunque, non lo cita), se adesso quotano anche i decalchi Rotocalcografici .. sono proprio alla frutta.
A causa della natura degli inchiostri, a base di solvente (tra l'altro "motivato" proprio per "velocizzare" l'asciugatura)(stampato in bobina, se come per Rep. già gommata, ora che arrivava a foglio, l'inchiostro era secco da un pezzo)(il decalco andava via con la colla), i decalchi sono facilmente replicabili e di conseguenza non possono essere catalogati. Men che meno quotati.
Una patacchina di nessun pericolo-valore.
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