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La
statuetta di Maria Stella Maris su un muro che si affaccia sulla
laguna. |
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A Sant'Alvise.
Questi luoghi prendono il nome dalla presenza delle suore Figlie della
Carità, note come Canossiane, che dal 1849 avevano preso possesso del monastero che
in precedenza era
stato delle suore agostiniane.
La vicina chiesa
di Sant'Alvise è infatti strettamente collegata ad una visione che
ebbe nel secolo XIV la nobile Antonia Venier con la quale San Lodovico,
vescovo di Tolosa, le ordinò di edificargli una chiesa.
La nobildonna non solo eresse la chiesa, ma volle anche costruire un
monastero nel quale si ritirò con alcune compagne abbracciando la regola
di Sant'Agostino.
A seguito delle soppressioni napoleoniche, nel 1806 vi furono concentrate
anche le monache del convento di Santa Caterina fino a quando, nel 1810,
fu soppresso anche questo.
Nel 1849 ne entrarono in possesso le Figlie della Carità che a Venezia
già avevano aperto una prima loro casa a Sant'Andrea (aperta dalla stessa
Santa Maddalena di Canossa, la loro fondatrice), poi una seconda a Santa Lucia e qui erano arrivate in 70
suore.
Negli anni l'istituto canossiano di Sant'Alvise ha ospitato il noviziato,
la casa infermieristica, il collegio universitario, corsi di formazione in
taglio, cucito, maglieria, ricamo, scuole materne ed elementari,
doposcuola, attività sportive con la parrocchia.
Per tanti anni sono state un punto di riferimento per la popolazione
vicina, particolarmente nei tempi difficili della guerra.
Nel 2015, dopo quasi 170 anni di attività, le suore canossiane ridotte al
numero di quattro e tutte anziane, sono state costrette a lasciare
Sant'Alvise salutando la loro gente domenica 20 settembre.
La proprietà dell'immobile è demaniale ed al momento in cui scriviamo
non sappiamo che destinazione potrà avere.
La calle longa de le Canossiane costeggia il muro di confine che una volta
delimitava la zona della clausura delle suore agostiniane. Gli altri rami
(ramo primo, ramo secondo, ramo terzo) con il medesimo nome invece sono conseguenza degli interventi di edilizia
popolare intervenuti nei primi decenni del Novecento.
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La
calle longa de le Canossiane costeggia il muro di cinta che
una volta proteggeva la clausura e gli orti delle suore: oggi delimita
strutture sportive e ricreative. |
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All'angolo formato dalla calle longa de le Canossiane con la fondamenta Generale
Giuseppe Giuriati, sopra il muro che delimita la vecchia area di
clausura delle suore, è stata collocata una Madonnina che guarda verso la
laguna.
Su una targa si legge la scritta:
«O MARIA STELLA
DEL MARE
PROTEGGI E BENEDICI
TUTTA LA GIOVENTU'
DEL MONDO» |
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