A Sant'Alvise.
Ci troviamo in un'area marginale del sestiere di Cannaregio che si
affaccia su quel tratto di laguna che guarda verso la terraferma veneziana
a fianco della chiesa
di Sant'Alvise che, con l'adiacente monastero agostiniano,
rappresentava nel Cinquecento il più importante complesso edilizio ad
oriente di questa insula.
L'"insula"
di Sant'Alvise nella veduta "a volo d'uccello" di
Jacopo de' Barbari del 1500: l'urbanizzazione maggiore è sul
lato orientale (a destra) mentre per il resto, oltre a qualche
costruzione le cui dimensioni sono esagerate (se
confrontate con la chiesa ed il campanile gotico alto nella
realtà 32 metri) vediamo spazi
liberi con verde, alberi, giardini e orti.
L'area era stata modestamente urbanizzata, ed infatti era ricca di orti,
di terreni incolti, di giardini che si estendevano fino alla laguna (come
quelli di palazzo Donà) ed almeno dalla metà del XV secolo era stata scelta
come uno dei luoghi dove i cittadini dovevano esercitarsi nel tiro
al bersaglio.
La
statuetta di Maria Stella Maris su un muro che si affaccia sulla
laguna.
La situazione rimase pressoché immutata fino all'Ottocento: palazzo Donà
venne demolito (1823), vennero costruiti un magazzino, alcune modeste case
di abitazione, un ospedale pediatrico intitolato al Re Umberto I (oggi,
2016, abbandonato nei cui spazi hanno trovato sede alcune cooperative e/o
associazioni).
Durante l'epoca fascista (ne è testimone un fascio scalpellato visibile
in campo Sant'Alvise) per far fronte alla crisi degli alloggi, sotto
l'impulso del senatore professor Davide Giordano, venne eseguito un intervento di edilizia popolare: con
la conseguente nuova viabilità, vennero recuperati alcuni vecchi toponimi
che esistevano in loco che furono assegnati alle nuove vie oppure, come in
questo caso, venne attribuito il
nome di questa fondamenta al generale di Corpo d'armata Giuseppe Giuriati.
Il generale Giuriati, nato a Torino il 1° settembre 1863, si era distinto durante
la Prima Guerra Mondiale al comando delle sue truppe; a Venezia fu
Presidente della Congregazione di Carità e dell'Ospedale Civile, nonché della
Federazione Combattenti e Reduci.
Morì a Venezia il 18 gennaio 1930.
All'angolo formato dalla fondamenta Generale Giuseppe Giuriati con la
calle
longa de le Canossiane, sopra un muro di confine delle pertinenze
del convento (in quel punto destinate ad attività sportive e ricreative)
è collocata una Madonnina (Maria Stella Maris) che guarda verso la
laguna con sotto una targa che recita:
«O
MARIA STELLA
DEL MARE
PROTEGGI E BENEDICI
TUTTA LA GIOVENTU'
DEL MONDO»
La
fondamenta Generale Giuseppe Giuriati si affaccia sulla laguna
con vista anche verso Murano e San Michele.