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Campiello
Valmarana. |
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Ai Santi Apostoli.
Questi luoghi prendono il nome dalla presenza della famiglia Valmarana che
qui dimorò. Si tratta di un ramo di quella famiglia che la leggenda fa
discendere dai Marii romani e che a Venezia ottenne nel 1658 l'iscrizione
al patriziato.
In queste vicinanze sorgeva un palazzo che originariamente apparteneva alla
famiglia Èrizzo e dove la tradizione ricorda che vi sarebbe nato Paolo Èrizzo
(1411-1470), governatore di Negroponte, che finì ucciso per mano dei
turchi che si erano impadroniti dell'isola.
Di questa vicenda, e della presunta esistenza della figlia dell'Èrizzo,
Anna, che in realtà non è mai esistita, si può leggere in questa
paginetta.
Il palazzo fu rifabbricato con un ampio giardino: verso la metà del
Seicento il palazzo, il giardino ed altri edifici attorno furono
acquistati da dei Morosini il cui ramo, per la presenza del giardino,
venne chiamato Morosini del Giardino.
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Palazzo
Morosini del Giardino nel 1703, in una incisione di Luca
Carlevarijs (1663-1730). |
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Il giardino venne demolito e sostituito da una corte lastricata dove,
secondo Vincenzo Coronelli (1650-1718) agli
inizi del Settecento, facevano bella mostra di sé anche degli animali
selvatici: orsi, cervi, struzzi, aquile e trampolieri; sempre che il frate
non si fosse lasciato prendere la mano dalla fantasia!
Il palazzo venne preso in affitto nel 1759 dai Valmarana mentre nel 1829
il complesso venne demolito ed il giardino fu ripristinato con pergole,
rampicanti, alberi da frutto ed una vegetazione variegata.
Venne poi seguito e curato dalla Suore Domenicane Infermiere.
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L'ingresso
all'edificio che ospita le Suore Domenicane Infermiere in
calle Valmarana. |
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Oggi quel giardino fa parte del Wigwam Club Giardini Storici di Venezia.
Del palazzo originario invece restano solo le tracce nei due portali murati
visibili nella calle
de la Posta de Fiandra. |