Possiamo fare soltanto delle ipotesi, non avendo a disposizione tutta la documentazione che ci permetterebbe di arrivare ad una soluzione quasi certa, soltanto il diario di bordo della nave, che si dovrebbe trovare negli archivi storici del Ministero della Marina, ci potrebbe dare delle risposte certe. Se la domanda riguardava la Caccia torpediniera Orione allora si che avrei potuto dare delle risposte certe. Come già detto nell'argomento "cerco" sto trascrivendo un diario di bordo dove ci sono un'infinità di indicazioni interessanti. Veniamo ora al nostro quesito.
a) La franchigia: del tipo divisoria con fascio pieno formato mm. 150 X 105 in cartoncino grigio verde e l'intestazione da mm. 113 a 113,8, la riga del mittente è di mm. 18, stampata il litografia (esagoni a linee continue) anche se stampata in rotocalcografia (linee a trattini) le cose non cambierebbero. Edita nel 1940.
Questa tipologia verso la fine del conflitto erano oramai in fase di esaurimento, chissà da quale armadietto della nave è stata pescata.
b) Dal 12 giugno 1944 era possibile raggiungere postalmente anche Roma (destinazione della franchigia) con esclusione della provincia, tutti i dispacci da e per Roma venivano concentrati a Napoli a mezzo dei corrieri alleati. Circolare n. 149 del 12.06.1944 del Ministero delle Comunicazioni Direzione Generale PP.TT..
c) Il timbro del comandante è sicuramente datato come lo è il timbro censorio riportante il n. 1, ma il censore con il timbro 1 era proprio lui, quindi come già detto, vecchia franchigia rinvenuta in qualche cassetto della nave.
d) Annullo più fresco a tampone in gomma riportante il nome della nave, nella regolarità più assoluta.
e) Annullo di censura 3081 apposto fronte/retro in arrivo a Roma (o Napoli?), al censore non rimane altro che cancellare il fascio littorio.
f) Da quello che ho appreso nel leggere il diario della Nave Orione, dopo un primo periodo di osservazione da parte degli inglesi dell'equipaggio e dei graduati, quest'ultimi hanno cominciato a godere di una certa libertà come lo scrivere a casa ed in seguito a partecipare anche ad alcune azioni. Ora presumo che anche il comandante della Vittoro Veneto aveva una certa libertà, dimostrata sicuramente da una certa collaborazione dopo oltre un anno di permanenza in Egitto, e quindi la possibilità di scrivere a casa soprattutto dopo la liberazione della parte centrale dell'Italia da parte degli alleati.
A questo punto possiamo definire la franchigia un bellissimo documento di storia postale tale da trovare spunto per una ricerca/studio per una nuova collezione a tema.

Andrea