Affrancature miste, anche "a staffetta"

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francesco luraschi
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da francesco luraschi »

I pezzi residui sono troppo pochi per avere la certezza assoluta, oltretutto sono frammenti di un carteggio e non sappiamo quali accordi ci fossero tra mittente e destinatario. Guardando i pezzi qua e là però ho due sicurezze:

1) Il 5 sul frontespizio della lettera "GIACENTE"per Genova è napoletano. Compare in entrambi i casi, più in un altro visto in giro sul forum.

2) La cosiddetta "staffetta" Ferrara-Venezia in questo caso non ha funzionato perché la lettera è stata tassata 6 carantani. In altri casi invece è andata a buon fine.

Poi continuo con le ipotesi: l'affrancatura mista da Roma a Napoli venne studiata dal mittente perché il Ministro di Polizia godeva dell'esenzione solo per le lettere interne, quelle internazionali sarebbero state tassate. Per evitare "rifiutata perché caricata di tassa" il mittente a Roma potrebbe avere applicato il francobollo da 2 grana necessario per assolvere il porto estero. Servirebbe leggere il testo. Certo che fare viaggiare una lettera con un francobollo non annullato doveva essere un bel rischio.

Infine la lettera da Modena a Comacchio. La tassa sul frontespizio dice nulla a chi a scritto il certificato?

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 10 maggio 2025, 11:45 Infine la lettera da Modena a Comacchio. La tassa sul frontespizio dice nulla a chi a scritto il certificato?
Non è un certificato. E' una pagina d'album, con la didascalia scritta dal collezionista. Perché - appunto - gli dèi tollerano e consentono nei Re, cose che aborrono nei farabutti da strada, e quindi se sei il Re del Lombardo-Veneto puoi scrivere quello che vuoi, tanto sei il Re, e nessuno oserà mai fiatare...
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francesco luraschi
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da francesco luraschi »

Napoli1860 ha scritto: 10 maggio 2025, 21:09
francesco luraschi ha scritto: 10 maggio 2025, 11:45 Infine la lettera da Modena a Comacchio. La tassa sul frontespizio dice nulla a chi a scritto il certificato?
Non è un certificato. E' una pagina d'album, con la didascalia scritta dal collezionista. Perché - appunto - gli dèi tollerano e consentono nei Re, cose che aborrono nei farabutti da strada, e quindi se sei il Re del Lombardo-Veneto puoi scrivere quello che vuoi, tanto sei il Re, e nessuno oserà mai fiatare...
Mah!

Capisco che scrivere alla tastiera può trarre in inganno rispetto ad una discussione a voce ma da parte mia non c'era alcuna vena polemica. Comunque è vero, si tratta di una pagina d'album e non di un certificato. Le tasse si sarebbero dovute mettere nella dida anche se quella da 20 è enigmatica, almeno per me. Quanto al francobollo da 10 soldi sembra si sia applicata ancora la tariffa della lega. Il motivo del percorso ...

Quanto al re di LV non posso di certo essere io. Filatelicamente capisco poco nulla anche perché il tema non mi attrae nonostante i massimi esperti scrivano qui.

Dal punto di vista storico-postale poi ho delle gravi lacune e in questo caso i massimi esperti di LV non scrivono qui e quindi i dubbi me li devo tenere.

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 11 maggio 2025, 7:24 Capisco che scrivere alla tastiera può trarre in inganno rispetto ad una discussione a voce ma da parte mia non c'era alcuna vena polemica.
Ma mica la polemica era con te! :abb: Anzi! Direi che le tue chiavi interpretative aiutano moltissimo a dare un senso a questi oggetti (anche perché mi hai fatto notare cose che - pur sotto i miei occhi - non avevo visto: la tassazione nella mista Pontificio-Lombardo Veneto, e il destinatario della mista Sicilia-Sardegna).

L'osservazione generale - in sé polemica, sì, ma appunto di stampo assolutamente generalista - è che se sei un anonimo "Mario Rossi" devi essere maniacale nella precisione e sintesi delle didascalie, ma se invece sei il Re del Lombardo-Veneto (o di Napoli o di quel che è, insomma se sei hai un nome che incute timore più che rispetto) allora nella didascalia ci puoi scrivere quel che vuoi, anche che 2+2=5, e tutti i giurati diranno che, sì, è vero, 2+2=5.
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da francesco luraschi »

Ovviamente nessun problema. :evvai:

Visto che stamattina non ho un ... da fare mi diletto a capire di più circa la lettera di cui abbiamo già discusso e che ripropongo qui sotto.

Il percorso è anomalo per due motivi: nello stesso periodo si poteva scrivere verso la Romagna semplicemente con 15/100, in questo caso verso Bologna. Certamente Bologna non è Comacchio, località che per il mittente avrebbe previsto il passaggio da Ferrara antica piazzaforte austriaca. :mmm:

Per motivi ignoti si scelse la via di Milano affrancando per il porto interno, relativo visto il periodo, con 20/100. Poi da Milano la lettera venne inoltrata a Padova, non so se direttamente o meno, a cui corrispose la tassa austriaca di 10 soldi. E questo ci può stare dato che Padova insieme a Venezia e Rovigo era uno dei tre punti di recapito/invio della posta verso il Pontificio.

Il cono d'ombra è dato da chi a Padova non perse tempo a pagare la tassa interna (10 cassato) e ad aggiungere un francobollo da 10 soldi che mi sembra la tariffa della lega. Tariffa che però non venne ritenuta adeguata dato che a Ferrara vennero assegnati a carico del Cavaliere Raffaele Badini amministratore delle valli di Comacchio altri 20/100 immagino in centesimi italiani dato che le tasse ora non venivano più espresse in bajocchi.

Ne è uscita una spedizione oltre che rara e anomali pure costosissima: 90/100. :mmm:

Altro non mi viene in mente. :dub:

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 11 maggio 2025, 10:25
Il percorso è anomalo per due motivi: nello stesso periodo si poteva scrivere verso la Romagna semplicemente con 15/100, in questo caso verso Bologna. Certamente Bologna non è Comacchio, località che per il mittente avrebbe previsto il passaggio da Ferrara antica piazzaforte austriaca. :mmm:

Per motivi ignoti si scelse la via di Milano affrancando per il porto interno, relativo visto il periodo, con 20/100. Poi da Milano la lettera venne inoltrata a Padova, non so se direttamente o meno, a cui corrispose la tassa austriaca di 10 soldi. E questo ci può stare dato che Padova insieme a Venezia e Rovigo era uno dei tre punti di recapito/invio della posta verso il Pontificio.

Il cono d'ombra è dato da chi a Padova non perse tempo a pagare la tassa interna (10 cassato) e ad aggiungere un francobollo da 10 soldi che mi sembra la tariffa della lega. Tariffa che però non venne ritenuta adeguata dato che a Ferrara vennero assegnati a carico del Cavaliere Raffaele Badini amministratore delle valli di Comacchio altri 20/100 immagino in centesimi italiani dato che le tasse ora non venivano più espresse in bajocchi.

Ne è uscita una spedizione oltre che rara e anomali pure costosissima: 90/100.
Vedi, Francesco, ne sai più tu - infinitamente di più - di Ottavio Masi, Re del Lombardo-Veneto, che quella lettera ce l'aveva in collezione, e che non trovò niente di meglio da dire che... "siccome durante la guerra è tutto un gran casino, anche la posta lo era, e questo è".

Sto scrivendo un articolo introduttivo sulle miste (in realtà una presentazione informale). Se non hai nulla in contrario, prendo la tua spiegazione, la virgoletto, te la attribuisco, e così riusciamo a dare quanto meno una prima chiave di lettura a un oggetto altrimenti oscuro.
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francesco luraschi
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da francesco luraschi »

Napoli1860 ha scritto: 11 maggio 2025, 16:11
francesco luraschi ha scritto: 11 maggio 2025, 10:25
Il percorso è anomalo per due motivi: nello stesso periodo si poteva scrivere verso la Romagna semplicemente con 15/100, in questo caso verso Bologna. Certamente Bologna non è Comacchio, località che per il mittente avrebbe previsto il passaggio da Ferrara antica piazzaforte austriaca. :mmm:

Per motivi ignoti si scelse la via di Milano affrancando per il porto interno, relativo visto il periodo, con 20/100. Poi da Milano la lettera venne inoltrata a Padova, non so se direttamente o meno, a cui corrispose la tassa austriaca di 10 soldi. E questo ci può stare dato che Padova insieme a Venezia e Rovigo era uno dei tre punti di recapito/invio della posta verso il Pontificio.

Il cono d'ombra è dato da chi a Padova non perse tempo a pagare la tassa interna (10 cassato) e ad aggiungere un francobollo da 10 soldi che mi sembra la tariffa della lega. Tariffa che però non venne ritenuta adeguata dato che a Ferrara vennero assegnati a carico del Cavaliere Raffaele Badini amministratore delle valli di Comacchio altri 20/100 immagino in centesimi italiani dato che le tasse ora non venivano più espresse in bajocchi.

Ne è uscita una spedizione oltre che rara e anomali pure costosissima: 90/100.
Vedi, Francesco, ne sai più tu - infinitamente di più - di Ottavio Masi, Re del Lombardo-Veneto, che quella lettera ce l'aveva in collezione, e che non trovò niente di meglio da dire che... "siccome durante la guerra è tutto un gran casino, anche la posta lo era, e questo è".

Sto scrivendo un articolo introduttivo sulle miste (in realtà una presentazione informale). Se non hai nulla in contrario, prendo la tua spiegazione, la virgoletto, te la attribuisco, e così riusciamo a dare quanto meno una prima chiave di lettura a un oggetto altrimenti oscuro.
Napoli1860,

per me va bene anche se non mi citi. E'meglio se fai un controllare la spiegazione da un esperto del periodo e "di Modena".

I Diena a Modena erano banchieri e imprenditori tessili e quindi è probabile che avessero filiali nel LV pronte a gestire anche la loro corrispondenza in transito.

Al momento non trovo una spiegazione definitiva che portò ad un giro di posta così tortuoso e costoso.

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 12 maggio 2025, 8:08 per me va bene anche se non mi citi.
Non è una cosa breve, comunque. Facciamo così, quando lo pubblico ti informo, e mi dici tu.
Grazie ancora per le tue spiegazioni, che per quanto congetturali, sono molto logiche e serrate.
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 10 maggio 2025, 5:55 Bello comunque l'indirizzo. Si tratta di una "pseudoraccomandata" indirizzata al console siciliano a Genova "per sicuro recapito", ovvero per evitare la giacenza.
Francesco, scusami se abuso della tua cortesia, ma cosa intendi esattamente per "pseudo-raccomandata"? Grazie.
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Vacallo »

Questa è la mia:
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Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da francesco luraschi »

Eric,

grazie per il contributo. :clap:

Ecco un paio di "pseudoraccomandate", si tratta di lettere per cui non è stata pagata l'apposita tassa ma che per motivi diversi si mettevano all'attenzione di qualcuno.

In un caso si raccomandava a tale Odoardo Borella di curare il veloce recapito della lettera a Colombaro che all'epoca era un comune del distretto di Adro. Anche spedendo la lettera sotto registrazione la consegna nelle mani del destinatario poteva non essere immediata poiché il giro del cursore comunale non era giornaliero. La lettera del 1839 venne impostata a Milano di domenica e il mittente sperava che "raccomandandola" ad un arrivasse a Colombaro il lunedì sera o al massimo martedì mattina. E'scritto nel testo.

Diverso è il caso della lettera da Lione del 1774. Il figlio del destinatario scriveva alla madre "raccomandando" la lettera al segretario della Ferma Generale, ovvero l'istituzione mista privata-statale, che provvedeva alla riscossione delle gabelle nel ducato di Milano. Noterai che le due tasse sono state cassate, e questo perché il segretario godeva dell'esenzione postale. E quindi si schivava il porto.

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

Grazie mille, Francesco! Chiarissimo, e soprattutto davvero intrigante.

ps: e ancora complimenti per l'articolo linkato nella tua firma, l'ho divorato!
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

Avevo proposto questa gerarchia per le miste (di situazioni progressivamente sempre meno interessanti)...
Napoli1860 ha scritto: 4 maggio 2025, 20:50
[1] affrancature miste "originarie", nate così già in partenza (per usi congiunti ammessi o tollerati);

[2] affrancature miste "staffetta" (o "rispedizioni"), con francobolli apposti in luoghi e tempi diversi, ma non a destinazione [segue esempio];

[3] miste "a destinazione" [senza uso del termine "affrancatura"] col francobollo del secondo Stato apposto in arrivo a titolo di tassazione;

[4] miste "puramente formali", con compresenza di francobolli di diverse amministrazioni per tentata frode postale (o per qualunque altra ragione che non sia chiaramente riconducibile all'ordinario funzionamento del sistema postale).
... ma - per la mia sensibilità - sono necessarie delle qualificazioni.

Prendiamo questa, ad esempio.
1.png
Qui, il tentativo di pre-pagare interamente il servizio di corrispondenza fallisce clamorosamente: i funzionari del Lombardo-Veneto se ne fottono che il mittente ha messo lì 30 centesimi in francobolli asburgici, tassano la lettera (segno "6", al centro) e tanti cari saluti. Ora, di là dell'effetto scenico (di vedere assieme francobolli pontifici e austriaci sulla stessa lettera) questo documento, esattamente, di cosa ci parla? Di un tentativo fallito di far viaggiare franca la corrispondenza. E che il tentativo fallisse non doveva sorprendere. Perché la casistica non era contemplata dalla norme postali. Non voglio spingermi a dire che - più che una grande rarità - si tratta di una mera curiosità, però, insomma...

Qui, invece, il caso sembra essere diverso

Immagine1.png

Devo essere sincero: mica lo capisco quello che c'è scritto nella didascalia. Sta dicendo che il porto interno era di 10 soldi, e siccome un francobollo da 5 soldi si trovava già sulla lettera (e fu riconosciuto valido) allora si tassò il tutto solo per i 5 soldi mancanti (segno "5" a penna)?
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

Non so se il "Francesco" di questa acuta osservazione sia Francesco Luraschi, ma comunque sia la trovo perfettamente calzante.

https://www.ilpostalista.it/sp_lv4.htm

Sarei curioso di leggere l'articolo "CASUALITA' E STORIA POSTALE SPUNTI PER CHIARIRE DI CHE COSA SI STA PARLANDO", di F. Filanci, V. Astolfi, L.R. Cataldi, G. Vitale, per vedere come viene impostato il problema.

Qualcuno sa per caso se "Storie di Posta" si può acquistare anche in formato digitale?
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 10 maggio 2025, 11:45
2) La cosiddetta "staffetta" Ferrara-Venezia in questo caso non ha funzionato perché la lettera è stata tassata 6 carantani. In altri casi invece è andata a buon fine.
Ciao Francesco,
tu hai immagini di miste Pontificio-LV (ne esistono 6, secondo il censimento del Sassone) in cui il tentativo di pre-pagare interamente la spedizione andò a buon fine?

Grazie.
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da francesco luraschi »

Sì,

Storie di Posta esiste anche in versione digitale. Trovi maggiori info nel sito dell'Unificato.

In allegato una lettera con affrancatura mista che non è stata tassata. Immagino che a non fare andare a buon fine altre spedizioni sia stato il fatto di avere il francobollo austriaco annullato con un'impronta estera. Qui ogni "Stato" ha annullato il proprio francobollo con il proprio timbro.

La dida è sbagliata, può essere stato un doppio porto per la posta delle Romagne ma non per quella austriaca. Se fosse stato un doppio porto austriaco la tassa sarebbe stata di 15 soldi e non 5.

Però il mittente doveva essere al corrente del fatto che gli scaglio di porto erano differenti tra i due Stati. Infatti ha affrancato per due porti per la prima tratta e solo per uno relativamente alla seconda.


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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Napoli1860 »

francesco luraschi ha scritto: 15 maggio 2025, 6:16
Storie di Posta esiste anche in versione digitale. Trovi maggiori info nel sito dell'Unificato.
Oh, che bello, finalmente posso lagnarmi anch'io! 25 euro per la copia cartacea, 25 euro per la versione pdf. L'editore non deve aver granché chiaro come funziona il mondo digitale, proprio no. :-))
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Andrea61
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

Messaggio da Andrea61 »

Napoli1860 ha scritto: 11 maggio 2025, 7:48 L'osservazione generale - in sé polemica, sì, ma appunto di stampo assolutamente generalista - è che se sei un anonimo "Mario Rossi" devi essere maniacale nella precisione e sintesi delle didascalie, ma se invece sei il Re del Lombardo-Veneto (o di Napoli o di quel che è, insomma se sei hai un nome che incute timore più che rispetto) allora nella didascalia ci puoi scrivere quel che vuoi, anche che 2+2=5, e tutti i giurati diranno che, sì, è vero, 2+2=5.
Non vorrei sviare troppo il discorso dal dibattito in corso, quindi sarò breve. Quanto sopra può valere come facezia ma è un po' una sciocchezza. Una sciocchezza che perpetua certi pregiudizi.

Dico un'altra cosa: se io avessi 400 milioni da spendere potrei comprarmi l'aereo che il Qatar intende regalare all'inquilino della Casa Bianca. Ciò però non mi rende automaticante non solo il Re dell'Aria, ma neanche un semplice ingegnere aereonautico o un provetto pilota.
Andrea

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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

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Andrea61 ha scritto: 15 maggio 2025, 9:54 Non vorrei sviare troppo il discorso dal dibattito in corso,
Infatti. Non sviamo.

2.jpg

Io, da giurato, mi sentirei bellamente preso per il culo, da una descrizione simile.

Ma capisco pure che un giurato vero non ce l'ha il coraggio di dire "questa didascalia è vergognosa", visto che sopra la didascialia c'è un oggetto da milla-mila euro, sotto il quale, alla fine, puoi scrivere pure "2+2=5", senza suscitare un fiato.
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Re: Affrancature miste, anche "a staffetta"

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Immagine1.png
Ma no?! Sul serio!? Quindi mi stai dicendo che su questo giornale c'è un mezzo tornese più un mezzo grano! Uau! Meno male che me lo hai detto tu, altrimenti con i miei occhi non ci sarei mai arrivato. Grandissimo! Complimenti davvero.

Poi, eh, mi raccomando, astieniti signorilmente dal dire perché se la tariffa era diventata 1/2 tornese, qui, invece, si stanno pagando 0,75 grana...
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