Storia postale del Regno di Napoli: affrancature particolari

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apache
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Storia postale del Regno di Napoli: affrancature particolari

Messaggio da apache »

Ciao: a tutti

guardate questa lettera, spedita da Napoli il 20 Maggio 1860

mista_napoli.jpg


Mista Antichi Stati Italiani con Antichi Stati Tedeschi.... e non è una falsificazione.

Apache
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borbone0
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da borbone0 »

Ciao: La Ritengo, se originale, una rispedizione. Su Un valore del Regno di Napoli, rimosso, fu posto eventualmente un francobollo tedesco per rispedire la missiva da Monaco per Starnberg nell'Alta Baviera. Mi pare di vedere la sigla di Emilio Diena a certificare l'originalità della lettera partita da Napoli ed arrivata a Monaco per la via di Marsiglia con i vapori francesi. Mario
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borbone0
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da borbone0 »

Ciao: apache. Possibile vedere il verso della lettera e la stessa nei colori naturali? E' in vendita presso qualche casa d'asta? La puoi postare se ciò non ti crea problemi? Saluti Mario
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Roscianum
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da Roscianum »

Ciao: Apache e Mario
Non entro nella disamina della lettera perchè non ne ho le capacità "tecniche", ma vorrei che mi rispondeste alla seguente curiosità:
perchè staccare un fb napoletano e sistemare al suo posto quello tedesco per la rispedizione? non era molto più sbrigativo aggiungere semplicemente il fb tedesco? non vedo il motivo di questa operazione :?:
Ciao:
Nilo
Colleziono bolli ed annullamenti fino al 1900 della provincia di Cosenza

"Collezionare francobolli è il primo passo verso l'alienazione mentale"
Honore de Balzac
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pasfil
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da pasfil »

Ciao Apache ed un saluto a Mario e Nilo.

Grazie per averla postata, una lettera napoletana davvero rara.

Così, a naso, e mi riservo di approfondire sul tardi le eventuali imprecisioni che vado ad indicare a seguire.

Siamo nel luglio 1860, quindi vigeva la convenzione con la Francia stipulata intorno ai primi anni del 1850.

A mio avviso si tratta di una lettera da Napoli per la Baviera (Monaco: scritta senza cassazione) inoltrata con piroscafi postali francesi, affrancata fino a destino con FB da grana 22 borbonici. Giunta a Marsiglia riceve quel circolare rosso e viene istradata instradata via terra per Monaco (probabili bolli al verso), ove una volta giunta (Monaco: lineare) venne rispedita ad altro indirizzo (Starnberg) venendo tassata per il porto interno con quel FB germanico.

A mio avviso sotto quel FB potrebbe trovarsi un FB da gr. 10 (ovviamente non integro - margini cortissimi o privo di margini) oppure è stato rimosso il FB da 10 grana, ma francamente non saprei giustificarne il senso della rimozione, essendo tali FB da gr. 10 notevolmente riutilizzati ma nei territori continentali del Regno.

Dimenticavo, quindi aggiungo: Comunque, quel FB non borbonico sta ad indicare esclusivamente il porto interno bavarese. In mancanza di esso, sul fronte della lettera doveva esserci annotazione a penna relativa la tassa da pagare per il porto interno.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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ulisse
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Solo una domanda: il 325 è l'identificativo di Monaco?

:mmm: :mmm:

:cof: :cof:
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Marino

Sostenitore dal 2010

Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi

Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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apache
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da apache »

Un saluto a Borbone0, Roscianum, Pasfil ed Ulisse.

Assolutamente perfetta la ricostruzione di Borbone0. Si tratta in effetti di una rispedizione. Il destinatario, a Monaco, rispedì la lettera a Starenberg, aggiungendo un francobollo di Baviera, 1849, 3 kreutzer, che rappresentava esattamente il porto interno da Monaco a quella cittadina. Sulla lettera al recto c’è il bollo di partenza di Monaco, e sul francobollo il timbro 325 sempre di Monaco. Complimenti. Corrette anche le indicazioni dell’Amico Pasfil sul tragitto della lettera. Quanto alla mancanza di un francobollo napoletano si possono fare solo delle ipotesi. E’ possibile che il destinatario abbia trattenuto un valore per se, oppure che si sia perso durante il viaggio ( poco probabile). Per Ulisse posto queste due lettere con il 325 a partenza da Monaco, precisando che i bolli nominativi negli antichi stati tedeschi venivano apposti sia in partenza che in arrivo.

monaco1.jpg

monaco2.jpg


P.S. Per l’Ing Merone. Non posseggo il retro o foto migliore della lettera con la rispedizione. Se riuscirò a procurarmela sarà un piacere inviargliela per MP.

Ciao: Apache
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sicilpost

Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da sicilpost »

borbone0 ha scritto:Ciao: La Ritengo, se originale, una rispedizione. Su Un valore del Regno di Napoli, rimosso, fu posto eventualmente un francobollo tedesco per rispedire la missiva da Monaco per Starnberg nell'Alta Baviera. Mi pare di vedere la sigla di Emilio Diena a certificare l'originalità della lettera partita da Napoli ed arrivata a Monaco per la via di Marsiglia con i vapori francesi. Mario

Ciao:
perche' rimuovere un francobollo quando esiste sul frontespizio della lettera altro spazio vuoto :??:
oltretutto si poteva mettere anche a ''cavallo'' dei francobolli Napoletani.
potrebbe anche essere che quando Emilio Diena firmo' la lettere il francobollo tedesco non c'era :dub:
mi sembra un insieme molto insolito Ciao: Ciao: Ciao:
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pasfil
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da pasfil »

sicilpost ha scritto:
borbone0 ha scritto:Ciao: La Ritengo, se originale, una rispedizione. Su Un valore del Regno di Napoli, rimosso, fu posto eventualmente un francobollo tedesco per rispedire la missiva da Monaco per Starnberg nell'Alta Baviera. Mi pare di vedere la sigla di Emilio Diena a certificare l'originalità della lettera partita da Napoli ed arrivata a Monaco per la via di Marsiglia con i vapori francesi. Mario

Ciao:
perche' rimuovere un francobollo quando esiste sul frontespizio della lettera altro spazio vuoto :??:
oltretutto si poteva mettere anche a ''cavallo'' dei francobolli Napoletani.
potrebbe anche essere che quando Emilio Diena firmo' la lettere il francobollo tedesco non c'era :dub:
mi sembra un insieme molto insolito Ciao: Ciao: Ciao:


Ciao Antonio ed un saluto ad Apache, Merone ed Ulisse ed a tutti.

Bellissimo argomento. :evvai:

Antonio, qualora su quella lettera non ci fosse stato il FB tedesco, sulla soprascritta doveva essere annotata la tassazione a penna spettante al destinatario per il porto interno perchè rispedita. Sul fronte non è visibile alcuna annotazione a riguardo, quindi su quella lettera qualche FB ci doveva stare indipendentemente dalla firma del Grandissimo perito.

La tassa delle lettere semplici da Napoli per quei territori era di grana 22 e sul fronte della lettera non vi sono bolli Napoletani o annotazioni che attestano una eventuale "tassa di ritorno", mentre è visibilissimo quel PD. Ciò sta a significare che all'origine su quella lettera eranno stati applicati FB borbonici per grana 22, quindi manca un FB da 10 grana.
Tieni anche presente che normalmente (non era previsto da nessun regolamento, quindi questa mia considerazione è puramente orientativa) i FB sulle lettere venivano apposti uno accanto all'altro.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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pasfil
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da pasfil »

Un saluto a tutti,

per proseguire l'interessante argomento, ecco un anticipo della pag. 118 della collezione Mario Merone esposta a Sofia, cui l'amico Gianni sta mostrando nell'apposita Sezione.

Affrancata con FB borbonici da gr. 22 e trassazione a penna per rispedizione. Bolli al verso e...stesso destinatario di quella postata dall'amico Apache.
PAGINA 118.jpg


Una ulteriore conferma di quanto innanzi è stato scritto.
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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sicilpost

Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da sicilpost »

Ciao: Pietro
ho capito benissimo cio' che vuoi dire
pero' volevo sottilineare 2 cose
1)qualunque documento postale pur presentando la firma del ''MAESTRO DELLA FILATELIA ITALIANA'' non vuol dire che sia originale dato che e' trascorso un secolo ddalla firma quindi puo' essere successo di tutto.
2)resta comunque una pratica strana ed inusuale togliere un francobollo per metterne un'altro.

certo con la lettera che hai inserito hai spiegato bene il tutto.
solo una curiosita' su qest'ultima lettera
sicuramente l'immagine inganna :lente: ma sembra che il 2 gr sia ''sopra'' il segno di tassa,sembra che l'angolo inferiore destro copra un piccola parte della tassazione. Ciao: Ciao: Ciao: Ciao:
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pasfil
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da pasfil »

Ciao Antonio,

Ottimo occhio, in effetti l'immagine poteva lasciar qualche perplessità....ma è tutto regolare.
Posto una immagine del particolare.
PAGINA 118.jpg

Ciao: Ciao: Ciao:
Pietro
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sicilpost

Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da sicilpost »

sicilpost ha scritto: è tutto regolare

:evvai:
Ciao: Ciao: Ciao:
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pasfil
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da pasfil »

Un saluto a tutti.

Ricordavo di aver visto su qualche testo l'immagine della lettera Merone...e non sbagliavo.

Pag. 149, volume II, Dagli Stati Preunitari al Regno d'Italia (1859-1862) - Ed. Sassone 1999, con la seguente descrizione:
"8 settembre 1860. Lettera via Marsiglia per la Baviera, inoltrata con i piroscafi postali francesi e affrancata fino a destino per grana 22. Venne, all'arrivo, rispedita ad altro indirizzo del destinatario e tassata per porto interno".

Ancora compliementi!!!
Ciao: Ciao: Ciao:

pasfil
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gianni tramaglino
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da gianni tramaglino »

Ciao: bellissima lettera e bellissima discussione fra grandi studiosi...un piacere leggerVi !gianni
Vi piacciono i cruciverba: diventate fan di Gente Enigmistica in Facebook.

http://www.facebook.com/home.php?#/page ... 614?ref=nf

http://www.giocando.com

Immagine
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apache
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da apache »

Un ringraziamento all’Amico Pasfil per la sua ricerca e per le informazioni che ci ha dato su questa particolare destinazione. Anche un saluto e un :abb: a Gianni, ringraziandolo ancora una volta per quanto posta sul Forum di storia Napoletana.

Vi propongo ora questa lettera, spedita da Napoli il 18 settembre 1860, e diretta a Trieste, affrancata con tre francobolli, tutti seconda tavola. Arrivata a Genova con un piroscafo postale francese, proseguì per Alessandria, Arona, Bellinzona, St.Gallen, Feldkirsh, per poi arrivare a Trieste il 28 settembre. Come si spiega questo giro via Svizzera?

napoli_trieste.jpg


Ciao: Apache
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pasfil
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da pasfil »

Un saluto a tutti ed in particolar modo all’Amico Apache, che ringrazio sinceramente per le immagini di questi gioielli napoletani.

Su questa lettera si dovrebbero scrivere tante pagine, perché presenta tantissimi contenuti. Tuttavia, proverò ad essere sintetico al massimo.

Per brevità inizio con l'immagine:

Napoli_Trieste2.jpg


L'Amministrazione postale del Regno delle Due Sicilie non aderì alla convenzione della Lega postale Austro-Italica che tra le tante cose stabiliva l'abolizione dei diritti di transito per le corrispondenze anche nello Stato aderente. La mancata adesione incideva pesantemente sulle tariffe per lettere inviate dai territori borbonici. Al momento della partenza non era obbligatorio il pagamento preventivo dell'intera tassa sino a destino.

Circa il quesito sul perché della via di Svizzera, ebbene tutto ebbe origine con l’inizio della II guerra d’indipendenza da cui scaturì l’interruzione delle relazioni postali dirette tra lo Stato Sardo e l’Austria. Intermediaria fu la Svizzera che attraverso le sue “vie postali” consentì lo scambio della corrispondenza tra i due belligeranti. La via di Svizzera venne utilizzata anche al termine delle ostilità, con la ripresa degli scambi diretti. Consentiva alle due Amministrazioni postali il recupero delle tasse dovute.

Dopo il 7 settembre 1860, a causa della partenza di Francesco II ed il concentramento delle truppe presso il Volturno, venne sospeso il servizio “via di terra” verso l’esterno delle ormai Province Napoletane (nel volume II – “Storia Postale” di Luigi Sirotti, ed Sassone 1999, riporta: ”I dispacci terrestri fra l’ufficio borbonico di Fondi e quello pontificio di Terracina, vennero sospesi dopo breve tempo e presumibilmente da prima della fine del mese di settembre fino verso la fine di novembre…..”.

Per le lettere spedite “via di terra”, transitanti per lo Stato Pontificio, era obbligatorio l’affrancatura fino al confine del Regno delle Due Sicilie. Per le lettere semplici – di un foglio – gr. 5 per i Paesi italiani e di grana 7 per i Paesi al di là dell’Italia.
Pertanto, pur non riportando, come spesso avveniva, la dicitura “per la vi di mare” o “con natante francese”, etc…, diveniva possibile spedire per la via di mare con natanti anche di diverse bandiere.

La lettera, di porto semplice (grammi 10), risulta affrancata per grana 16 (equivalenti a cent. 70 sardo-italiani), giusta tariffa da Napoli a Genova ed inoltrata con natanti postali francesi.
Una volta giunta a Genova venne marcata col bollo rosso su tre righe “PIROSCAFI POSTALI FRANCESI” ed assoggettata alla tassa interna, pari a cent. 20, secondo progressione Sarda. Quindi venne l’inoltrata per Trieste attraverso la via Svizzera, caricata della tassa per il diritto di transito Sardo (in precdenza vigeva convenzione postale tra lo Stato Sardo e quello Austriaco) e lungo il tragitto caricata degli altri diritti/tasse sino alla consegna.

Ricordo che dopo pochi giorni, le lettere provenienti dalla Sicilia e da Napoli non vennero più assoggettate a Genova alla tassa di 20 cent., scomparve il bollo su tre righe “PIROSCAFI POSTALI FRANCESI” e con l’attivazione della linea dell’amministrazione Sarda, la tariffa delle lettere inoltrate con quest’ultimi natanti venne ridotta a grana 5 (pari a 20 cent. di lira sardo-italiana).

Spero di non aver fatto troppa confusione.
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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apache
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da apache »

Quella dell'Amico Pietro è una vera e propria "lezione" di Storia Postale :clap: :clap: :clap:

Complimenti e grazie.

Ciao: Apache
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apache
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da apache »

Sempre in tema di affrancature particolari, questa può sembrare una lettera normale, anche se pregevole per essere tricolore, ma non è così. E' unica.

tricolore.jpg


Vediamo perchè.

Ciao: Ciao: Ciao: Apache
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Antonello Cerruti
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Re: Storia postale napoletana: affrancature particolari

Messaggio da Antonello Cerruti »

Bellissima affrancatura, impreziosita dalla destinazione.
La presenza di un mezzo grano fa pensare ad un multiplo porto di stampati.
Ipotesi avvalorata dall'indicazione del destinatario.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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