Salve a tutti, c'è un modo per togliere la linguella dai francobolli nuovi? come si fa? Mi viene questa domanda perchè in giro si vedono francobolli linguellati che hanno solo la traccia della linguella quindi qualcuno l'avrà staccata.... avendo io dei francobolli che hanno sempre la linguella attaccata mi chiedevo se si potesse togliere senza fare danni.
Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
Alcune linguelle, quelle più recenti, hanno una gomma molto leggera e si staccano facilmente con una leggera trazione. Sempre che chi li ha messe non abbia slinguazzato troppo. Per quelle datate si può fare ma non è detto che riesca bene e non è detto che non porti danni alla gomma. Si procede così: prendi un pezzettino di carta assorbente delle dimensioni della linguella (o linguetta), meglio se di misura leggermente più contenuta. Si inumidisce e la si poggia sulla linguella e si aspetta qualche minuto. Poi, ogni tanto si prova a tirare dolcemente, MOLTO dolcemente, la linguella fino a che questa si stacca. Se la colla della linguella è una di quelle toste, meglio lasciar perdere.
In pratica devi staccare la linguella con l'aiuto dell'umidità. Quindi anche altri sistemi potrebbero andar bene. La famosa scatola nella quale metti una spugna bagnata e la rinchiudi con il francobollo linguellato dentro. Attenzione però a non compromettere di più la gomma del francobollo. Ok la traccia di linguella sulla gomma, ma non tutta la gomma rovinata. Forse, per non correre inutili rischi, se la linguella non viene via docilmente al primo colpo, conviene lasciarla lì, magari riducendola (tagliando via l'eccedente).
Andrea Bizio Gradenigo Iscritto dal 7 luglio 2004 http://www.giandri.altervista.org/ La filatelia è divertimento, studio, approfondimento e cultura, non è un libretto di banca.
Colleziona per il piacere che ti dà il collezionare.
Dalle risposte di Pino e Andrea (che ringrazio) capisco che non è cosa semplice, quindi la soluzione sarà quella di tagliare la linguella libera e di lasciare il tutto com'è sperando che con il tempo la gomma non mi diventi gialla nei pressi della linguella
Andrea
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c'è un altro metodo.... per le linguelle abbastanza vecchie (d'altra parte di recente si spera che nessuno abbia messo linguelle sui francobolli), che io ho personalmente testato anni or sono.... servono le pinzette filateliche ottonate che tutti abbiamo.... si mette il francobollo ovviamente coricato sul fronte in modo che la linguella risulti nella parte superiore, poi si strofina con il dorso delle pinzette (occhio che questo sia liscio!!!) la linguella in maniera da scaldarla leggermente (bastano pochi passaggi veloci) e poi si tira via la linguella che, a questo punto, si dovrebbe essere staccata.... garantito che funziona!!!
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi... SOSTENITORE DEL FORUM per il 2009-2010-2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017-2018-2019...
Grazie anche a te Paolo, la serie in questione è degli anni 30, quindi periodo di normale utilizzo delle linguelle...il tuo sistema mi sembra più semplice, vedrò di provarlo sul FB che vale meno della serie...l'unico dubbio che mi sorge è che forse tempo indietro avevo già tagliato la parte di linguella che non era attaccata, non saprei come tirarla via
Andrea
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paolo ha scritto:c'è un altro metodo.... per le linguelle abbastanza vecchie (d'altra parte di recente si spera che nessuno abbia messo linguelle sui francobolli), che io ho personalmente testato anni or sono.... servono le pinzette filateliche ottonate che tutti abbiamo.... si mette il francobollo ovviamente coricato sul fronte in modo che la linguella risulti nella parte superiore, poi si strofina con il dorso delle pinzette (occhio che questo sia liscio!!!) la linguella in maniera da scaldarla leggermente (bastano pochi passaggi veloci) e poi si tira via la linguella che, a questo punto, si dovrebbe essere staccata.... garantito che funziona!!!
cirneco giuseppe ha scritto:Ma non c'è pericolo che lo strofinare la pinzetta lasci strisciate sulla carta del francobollo?
No. Pino anch'io conosco questo metodo perfettamente descritto da Paolo e mi trovo benissimo, è semplice e non si danneggia assolutamente nulla unica cosa bisogna saperlo fare bene con una certa manualità e non è adottabile su superlingulle anteguerra che appunto è impossibile distaccare. quelle tradizionali in molti casi vengono via da sole senza nemmeno doverle tirare Saluti Massimo
Ciao a tutti, per le linguelle dure da togliere che abbisognano di umidità sarebbe bene grattarle leggermente per favorire il passaggio della stessa. Fausto
Massimo, per linguelle anteguerra cosa intendi? I miei FB sono degli anni 30 e presumo la linguella sia di quel periodo, quindi ritieni che sia dura da staccare?
Andrea
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Ypsilon ha scritto:Massimo, per linguelle anteguerra cosa intendi? I miei FB sono degli anni 30 e presumo la linguella sia di quel periodo, quindi ritieni che sia dura da staccare?
intendo quei linguelloni in materiale spesso differenti dalle classiche, quelle conviene non perderci tempo, spesso e impossibile toglierle, conviene tentare con l'inumidimento ma bisogna stare molto attenti, su materiale importante lascerei perderei se non sei molto esperto saluti massimo
Ypsilon ha scritto:Massimo, per linguelle anteguerra cosa intendi? I miei FB sono degli anni 30 e presumo la linguella sia di quel periodo, quindi ritieni che sia dura da staccare?
intendo quei linguelloni in materiale spesso differenti dalle classiche, quelle conviene non perderci tempo, spesso e impossibile toglierle, conviene tentare con l'inumidimento ma bisogna stare molto attenti, su materiale importante lascerei perderei se non sei molto esperto saluti massimo
Infatti mi sa che lascerò perdere, perchè per me è importante e perchè non sono esperto
Andrea
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Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
riprendo questo argomento per chiedervi cosa conviene fare invece per togliere le linguelle sui francobolli usati.
Nel contempo volevo chiedervi se un usato lingellato è da considerarsi di valore molto inferiore agli usati senza linguella.
Vi chiedo questo perchè sto iniziando a collezionare regno.
Antonino
mail: [email protected] Le mie Collezioni: Repubblica nuovi e usati, San Marino nuovi, Vaticano nuovi
Mi appresto ad una tematica su viaggi in Sicilia e ad una tematica sui treni e locomotive
Sui francobolli usati, la linguella non ha alcuna importanza e non determina alcuna diminuzione del valore. Basta immergerli in acqua e la linguella si stacca senza difficoltà. Cordiali saluti. Antonello Cerruti
io per togliere le linguelle dai francobolli ASI usati uso il calore...praticamente strofino con la pinzetta, del tipo piatto però, la linguella...l'attrito tra la superfice piatta della pinzetta e la linguella stessa produce calore che ammorbidisce la colla sotto la linguella...bastano poche sfregate...poi tiro delicatamente la linguella...generalmente casca in terra da sola, ma alcune volte , in alcuni punti , le linguelle sono più tenaci e allora basta ripetere l'operazione sino a che sia sufficiente...la linguella deve venire via senza il minimo sforzo e senza strattoni...se si insiste troppo senza preriscaldare per attrito possono avvenire delle spellature nella carta del francobollo o peggio che mai strappi o assottigliamenti...convien eprenderci la mano su pezzi di poco valore
Antonello Cerruti ha scritto:Sui francobolli usati, la linguella non ha alcuna importanza e non determina alcuna diminuzione del valore. Basta immergerli in acqua e la linguella si stacca senza difficoltà. Cordiali saluti. Antonello Cerruti
Ed è anche la cosa più semplice, ed unica da fare, non vedo il timore di molti a bagnarli quando sono usati, non cambia assolutamente nulla, anzi si pulisce tutto il verso del francobollo Massimo
Antonello Cerruti ha scritto:Sui francobolli usati, la linguella non ha alcuna importanza e non determina alcuna diminuzione del valore. Basta immergerli in acqua e la linguella si stacca senza difficoltà. Cordiali saluti. Antonello Cerruti
Grazie Antonello
Antonino
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Mi appresto ad una tematica su viaggi in Sicilia e ad una tematica sui treni e locomotive
Nel merito degli usati, non capita che di rado nell'area italiana, ma diverse carte valori in giro per il mondo furono stampate con inchiostri solubili in acqua. È sempre quindi bene informarsi sul tipo di inchiostro del francobollo prima di immergerlo. Per esemplari usati stampati con i famigerati 'fugitive inks' (~ "wasserempfindlich" ~ solubili in acqua ed anche i "nicht lichtecht" ~ non resistenti alla luce), quando non sono già stati resi spazzatura da energici lavaggi o da esposizioni in condizioni di illuminazione inadeguate, per staccare la linguella (se lo ritengo necessario) li metto a bagno col solo verso a contatto con l'acqua. Inoltre gli esemplari stampati su carta gessata e su carta patinata sono particolarmente suscettibili a sfaldature del colore se rimangono immersi in acqua per troppo tempo (o se l'acqua è troppo calda).
Il metodo descritto da Paolo e Giorgio per i nuovi, funziona spesso, ma bisogna fare attenzione a non creare delle zone di separazione della gomma; anche se non sono dei veri e propri assottigliamenti e/o abrasioni della carta, si mostrano simili a questi con esame controluce (il che è, ovviamente, altamente indesiderabile!). Per certe gomme, preferisco inumidire leggermente la zona interessata dalla linguella con acqua, come già descritto da molti altri Amici nel Thread, dispensata parsimoniosamente con un bastoncino tipo 'cotton fiocc'. Per fare in modo che l'acqua raggiunga i bordi e gli angoli della linguella si può usare la punta delle pinzette. Ci possono essere dei problemi di tensione superficiale in questi punti. Bisogna anzitutto accertarsi se e dove ci sono delle zone ove la linguella non aderisce alla gomma (come capita spesso) e lì non va fatta alcuna umidificazione locale. Useremo proprio quella zona come punto di partenza per cominciare a sollevare la linguella, dopo che è stata umidificata abbastanza in profondità (attendere circa 4-5 minuti), con l'aiuto delle pinzette.
Quando ci si incontra di nuovo, porterò con me un 5 lire Manzoni "nuovo" che ho scovato di recente in una certa collezione su pagine d'album; non era valutato dal venditore in quanto il francobollo era stato attaccato direttamente alla carta della pagina (come si usava fare prima che venissero "inventate" le linguelle, parallelamente all'uso di spilli per "appendere in mostra" i francobolli su bacheche). Dopo un lungo lavoro d' "annacquamento chirurgico" (;-)) sono riuscito a recuperare un buon 50% della gomma originale, anche se ovviamente un po' opacizzata.
Revised by Lucky Boldrini - April 2010
Cordiali saluti, Paolo Bagaglia
Ricerco annullamenti di "CASTIGLIONE DEL LAGO" dal 1861 (1.2) al 1900 e storia postale del luogo dal 1818.
Strisce, grandi blocchi o fogli della 4a emiss. di Sardegna. Collezione ASI e Regno.
***Svizzera -- Schweiz -- Suisse -- Svizra*** Il 100 lire della democratica. TOSCANA, STUDIO SULLA GENESI ED EVOLUZIONE DEI DIFETTI DEL CLICHÉ BASE. Iscritto a F&F dal 12 Feb 2004 con 2446 messaggi all'attivo.