Molti metodi sono stati inventati, e le più disparate tipologie di liquidi sono stati utilizzati per il loro rilevamento. I liquidi più comuni, utilizzati in filatelia, sono sicuramente due solventi organici: la benzina ed il benzene. Utilizzati in tutte le varianti possibili ed immaginabili, hanno rappresentato da sempre la gioia del collezionista: qualche goccia sul francobollo, ed il gioco è fatto. A onor del vero, bisogna anche dire, che molti collezionisti sono sempre rimasti un po’ perplessi sull’uso di questi ultimi, poiché non proprio certi della effettiva sicurezza sui francobolli.
Ma esiste un motivo ben più importante per evitarne l’utilizzo: sono fortemente nocivi. La benzina, che è un derivato del petrolio, è tossica se inalata, ed è infiammabile. Il benzene, non solo è estremamente tossico per inalazione e per contatto di pelle (anche in quantità modeste), ma è anche cancerogeno. Evitatelo assolutamente. Un altro solvente organico utilizzato dai collezionisti è il tetracloruro di carbonio, ma anch’esso ha gli stessi rischi del benzene. L’unica cosa buona di questo prodotto chimico è rappresentato dal fatto che è ininfiammabile. Non utilizzatelo comunque. Altri due solventi sono il tricloro di etilene e di etano, che, anche se non proprio raccomandati, sono comunque molto più sicuri dei precedenti. Come alternativa a tutti questi prodotti chimici, esistono sul mercato svariate tipologie di rilevatori elettronici (generalmente costosi) che lavorano abbastanza bene. Ma uno dei metodi, secondo me, migliori per il rilevamento delle filigrane è sicuramente il Roll-A-Tector della Morley-Bright. Il meccanismo utilizzato stupisce per la semplicità dell’idea e per la sua efficacia. Riesce a rilevare anche le filigrane più difficili e persino sui francobolli attaccati ancora sulle buste! Ecco in cosa consiste questo prodotto:
A) L’involucro in cartone
B) Contenitore in plastica
C) Foglietto delle istruzioni
D) Il rilevatore
E) Rullo
F) Francobollo campione
Il rilevatore consiste in un sacchetto sigillato pieno d’inchiostro e di una striscia di plastica sagomati su una lastra di vetro.
Usando il rullo, muovete l’inchiostro all’interno del sacchetto avanti e indietro per varie volte ed infine, lasciate la maggior parte di quest’ultimo ad una estremità del sacchetto stesso.
Posizionate un francobollo capovolto, tra la striscia in plastica ed il sacchetto con l’inchiostro.
Stendete dolcemente con pressione uniforme, l’inchiostro sul francobollo. Se non appare l’immagine della filigrana, aumentate gradualmente la pressione.
Viene così visualizzata l’immagine capovolta della filigrana la cui “orma” rimarrà nel sacchetto fino al prossimo riutilizzo, permettendo così di essere anche fotografata.
Se volete visualizzare la filigrana non capovolta, allora posizionate il francobollo a pancia in su, con la vignetta a contatto col sacchetto di inchiostro.
Il rilevatore può anche essere utilizzato qualora si voglia identificare la filigrana di francobolli ancora attaccati alle buste e cartoline.
Il rullo deve essere utilizzato nel solito modo. Nel caso che la busta sia troppo grande, o comunque i francobolli siano in una posizione non agibile per poter utilizzare il rilevatore, allora staccate il sacchetto d’inchiostro e ponetelo direttamente sulla busta.
Con un po’ di pratica, potrete tranquillamente rilevare la filigrana da francobolli sulle buste senza staccarli.
[ Lucas ]
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