A Sant'Alvise.
Ci troviamo in un'area marginale del sestiere di Cannaregio che si
affaccia su quel tratto di laguna che guarda verso la terraferma veneziana
a fianco della chiesa
di Sant'Alvise che, con l'adiacente monastero agostiniano,
rappresentava nel Cinquecento il pił importante complesso edilizio ad
oriente di questa insula.
L'"insula"
di Sant'Alvise nella veduta "a volo d'uccello" di
Jacopo de' Barbari del 1500: l'urbanizzazione maggiore č sul
lato orientale (a destra) mentre per il resto, oltre a qualche
costruzione le cui dimensioni sono esagerate (se
confrontate con la chiesa ed il campanile gotico alto nella
realtą 32 metri) vediamo spazi
liberi con verde, alberi, giardini e orti.
L'area era stata modestamente urbanizzata, ed infatti era ricca di orti,
di terreni incolti, di giardini che si estendevano fino alla laguna (come
quelli di palazzo Doną) ed almeno dalla metą del XV secolo era stata scelta
come uno dei luoghi dove i cittadini dovevano esercitarsi nel tiro
al bersaglio.
La situazione rimase pressoché immutata fino all'Ottocento: palazzo Doną
venne demolito (1823), vennero costruiti un magazzino, alcune modeste case
di abitazione, un ospedale pediatrico intitolato al Re Umberto I (oggi,
2016, abbandonato nei cui spazi hanno trovato sede alcune cooperative e/o
associazioni).
Il
«Terreno da Legname» indicato nella mappa del Combatti (1846).
Durante l'epoca fascista (ne č testimone un fascio scalpellato visibile
in campo Sant'Alvise) per far fronte alla crisi degli alloggi, sotto
l'impulso del senatore professor Davide Giordano, venne eseguito un intervento di edilizia popolare: con
la conseguente nuova viabilitą, vennero recuperati alcuni vecchi toponimi
che esistevano in loco che furono assegnati alle nuove vie.
E' il caso di calle larga del Legname, che taglia in due da Nord a Sud questi
fabbricati popolari, ma che richiama con il nome un deposito di legname una volta
esistente.
Nonostante alcune fonti localizzino questo deposito sul lato occidentale dell'insula, dove una volta si
trovava il Bersaglio, la mappa di Venezia di Bernardo e Gaetano Combatti
del 1846 indica con precisione un «Terreno da Legname» di
fronte alla laguna, nel punto dove oggi la calle del Legname si unisce
alla fondamenta
Generale Giuseppe Giuriati e c'č la fermata del vaporetto.
La
calle larga del Legname, nel punto in cui la mappa del
Combatti indica la presenza di un «Terreno da Legname».