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Calle
de l'Ogio detta Rugheta. |
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A Sant'Aponal.
Questa calle è compresa tra campo
Sant'Aponal e la rugheta
del Ravano.
Deve il suo nome per qualche bottega o magazzino di olio (ogio in
veneziano).
Sul commercio dell'olio era competente per i dazi già dal XII secolo la Ternarìa
Vecchia, così denominata perché vi facevano parte tre magistrati, che più tardi,
una volta riformata, assunse il nome di Ternarìa Nova; infine fu compito
dei Provveditori sopra li Olii.
Una volta, verso Rialto, terminava con un ponte che scavalcava il rio
(oggi interrato) di Sant'Aponal che nel 1696 Vincenzo
Maria Coronelli (1650-1718) definiva come «...ponte dell'Oglio di
pietra con una banda [parapetto - N.d.R.]».
Il fatto che fosse stato costruito in pietra, dimostra la sua importanza:
quasi due secoli prima nella veduta a volo d'uccello di Jacopo de Barbari
(1460/7-ante1516) lo vediamo ancora come una semplice passerella in legno
gettata tra le due rive del rio.
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Il
ponte che una volta univa la calle de l'Ogio o Rugheta alla
rugheta del Ravano scavalcando il rio di Sant'Aponal, oggi
rio "terà" (interrato). |
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Proprio sullo spigolo del pilastro angolare della casa tra la calle de l'Ogio
ed il rio terà Sant'Aponal sono visibili le insegne vescovili
riferite al Santo vescovo Apollinare.
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Riccioli
di un pastorale e frammenti di un'iscrizione su un pilastro
d'angolo tra il rio "terà" Sant'Aponal (a sinistra)
e la calle de l'Ogio o Rugheta (a destra). |
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Sul lato verso il rio terà è
ben distinguibile la mitria con il ricciolo finale di un pastorale terminante con
una foglia trilobata; sul lato verso la calle de l'Ogio probabilmente
esisteva un'immagine analoga della mitria, oggi parzialmente cancellata, ed
una scritta riferibile al vescovo Apollinare della quale, dalla strada, siamo
riusciti a leggere qualche parola: «SIGNI SAN · T · ... APO NE ...S».
Per quanto riguarda l'altro termine, rugheta, è un diminutivo della
parola "ruga", che Giuseppe Tassini (1827-1899) vorrebbe far
derivare dal francese rue, definendola come una strada fiancheggiata
tra case e botteghe.
Come abbiamo spiegato anche qui,
riteniamo che la parola ruga volesse indicare invece proprio una ruga, come
per la pelle, un rilievo, una striscia compatta, solida sul terreno di
quegli isolotti in formazione sui quali stava sorgendo la città, dove si
poteva camminare più agevolmente perché il suolo era più duro.
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