Il
gotico palazzo Giustinian-Faccanon si affaccia sul rio de la Fava:
fu sede delle poste dal 1872 al
1898 e successivamente a far data dal 2010.
A San Salvador.
Questa denominazione non esiste più: è un nome che venne dato
nell'Ottocento ad un tratto della Marzarìa San Salvador quando qui, nel
1872, vennero trasferiti gli uffici postali.
Il
tratto di Marzarìa che venne chiamato in passato via alla
Posta.
Sugli uffici postali esistenti in città ai tempi della Repubblica di
Venezia che hanno lasciato una traccia nella toponomastica cittadina, ne
scriviamo a proposito delle Poste
Vechie di Rialto, di quelle
di Fiandra e di quelle
di Firenze.
Durante la prima dominazione austriaca, la Compagnia dei Corrieri della
Serenissima Signoria di Venezia (questa era la denominazione ufficiale)
venne mantenuta fino allo scioglimento, avvenuto
nel 1806 per mano dei francesi.
In quell'anno l'organizzazione postale venne trasferita a palazzo Grimani
e nei vicini palazzi Loredan e Farsetti,
sul Canal Grande a San Luca.
Una
cartolina di fine Ottocento che mostra il "nizioleto" che
indica la via alla Posta, allorché l'ufficio postale venne
trasferito al Fontego dei Tedeschi.
Nel
1872, ormai con il Regno d'Italia, le poste trovarono sede nel palazzo
Giustinian-Faccanon, in Marzarìa San Salvador, con la porta d'acqua sul
rio de la Fava: particolare importante, perché consentiva il trasporto
dei sacchi e dei pacchi postali con le barche.
Un quotidiano dell'epoca così descrive gli uffici trasferiti in questo
palazzo: «Senza che un ufficio sia a ridosso dell'altro, li trovate al
primo piano e vicini, dall'affrancazione dei bolli all'emissione dei
vaglia. Nel piano superiore sono i locali per la direzione. Le stanze sono
spaziose ed hanno bellissima luce».
Fu in questa occasione che quel tratto di Marzària venne chiamata via
alla Posta.
A quest'epoca risale la traccia, oggi ancora visibile, della presenza delle buche per
l'impostazione, una volta collocate all'esterno del palazzo.
Una
traccia ottocentesca che ci segnala dove si trovavano le buche
per l'impostazione.
Le Poste occuparono questa sede fino al 1898: il palazzo infatti era
diventato la sede del quotidiano "Il Gazzettino".
Gli uffici postali si trasferirono quindi al Fontego dei Tedeschi.
A San Bortolomio.
Fu con questo trasferimento che per un certo tempo il ramo del Fontego dei
Tedeschi fu chiamato "via della Posta" e venne anche
indicata con un apposito nizioleto, per abituare il pubblico alla
nuova sede.
Esiste, e mostriamo qui di fianco, una cartolina di fine Ottocento dove è visibile nell'attuale salizada Pio X
il nizioleto che rimanda alla calle per accedere ad uno
degli ingressi del Fontego; in futuro il nome della salizada dovrà
essere trascritto, in modo discutibile, Pio Decimo.
Intanto nel 1977 il quotidiano "Il Gazzettino" lasciò la sede
di Palazzo Giustinian-Faccanon, dove aveva addirittura le rotative per la
stampa, per trasferirsi nella terraferma veneziana.
Il palazzo restò per vari anni vuoto (ad eccezione di un privato che vi
abitava occupandone un piano), ospitando poi alcuni uffici di un'azienda
di trasporto. Ritornò sede delle Poste il 20 settembre 2010,
dopo che queste avevano nel frattempo venduto e lasciato l'immobile del Fontego dei
Tedeschi.
Una
elaborazione grafica che mostra il dettaglio del "nizioleto".