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Il
"sotopòrtego" del Vin che conduce all'omonimo campiello. |
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A San Marco.
Questi luoghi prendono il nome probabilmente da una rivendita, o deposito,
di vino di cui non abbiamo documentazione e che oggi non esiste
più.
A Venezia era vietato vendere vino alle domeniche e nei giorni festivi ma, secondo
un'antica consuetudine, confermata nel 1777 dai Provveditori sopra la
Giustizia Vecchia, ciò era permesso sulle rive
di Rialto e di San Marco.
Restavano comunque escluse le festività del Natale, Pasqua, Pentecoste,
Corpus Domini, Ascensione, Annunciazione, della Madonna della Salute e del
Redentore.
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Stemma
della famiglia Canal. |
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Al dettaglio il vino si poteva trovare a Venezia nei magazèni e
nelle malavasìe.
Nel campiello del Vin è visibile uno scudo gotico (XIV o XV secolo) con
l'arma della famiglia Canal.
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Il
ramo del Vin che porta al campiello. |
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