€ 0,10

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€ 0,01 € 0,02 € 0,03 L.100 - € 0,05 € 0,10 € 0,20 L.450 - € 0,23 L.650 - € 0,34 L.800 - € 0,41 € 0,45
€ 0,50 L.1.000 - € 0,52 € 0,65 € 0,70 € 0,77 € 0,85 € 0,90 Interi postali

 
€ 0,10
Dent. 14¼ x 13¼
€ 0,10 ("S.p.A.")
Dent. 13¼ x 13¼

 
Il disegno originale di Luca Vangelli realizzato in misure maggiori di quelle del francobollo.
  
La prova definitiva del francobollo (con inserite le scritte ai piedi della vignetta, le cosiddette scritte "in ditta") stampata su carta bianca, non dentellata, applicata su un supporto dentellato per la presentazione e l'approvazione del prodotto.
Il soggetto
«Entro elementi decorativi a cornice, costituiti dalle stilizzazioni della spiga di grano, del ramo di ulivo e del tralcio di vite che caratterizzano il ceppo mediterraneo delle origini della civiltà del Paese, è rappresentata l'immagine di una figura femminile nelle diverse epoche storiche.»
«La figura femminile e gli elementi decorativi sono realizzati con tecnica di stampa a "tratto"».
«Il valore facciale espresso in euro e la scritta "Italia" sono posti in basso, rispettivamente a destra e a sinistra della vignetta (...) utilizzando il carattere "lapidario" con il quale tale scritta è incisa su una tavola bronzea romana, nota come "iscrizione di Ferentino" (101-102 d.C.), ritrovata sul Colle del Quirinale nel 1558 e attualmente conservata presso il Museo archeologico di Firenze.»
Il francobollo, emesso contemporaneamente all'introduzione dell'Euro in Italia, nasce il 2 gennaio 2002. E' disegnato da Luca Vangelli e rappresenta «un particolare del frammento di una statua femminile in terracotta, risalente al III secolo a.C., forse pertinente ad un tempio di Luceria Apula, rinvenuto tra gli ex voto di una stipe votiva e conservato presso il Museo civico Giuseppe Fiorelli, in Lucera (Foggia); figura femminile in bruno rossiccio, cornice in verde, vernice interferenziale in oro sotto la cornice, nero» (dal decreto ministeriale 4 febbraio 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2002).
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo (assieme a quelle per i valori da € 0,02, € 0,05 ed € 0,23, tutti e quattro rotocalcografici ed emessi lo stesso giorno) reca la data del 24 ottobre 2001 e la firma per l'autorizzazione del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri oltre a quella del direttore dello Stabilimento «Officina Carte Valori» dott. Salvatore Iavarazzo.
Si tratta della stampa definitiva della vignetta su carta bianca, ritagliata ed applicata su un supporto dentellato ad imitazione di un francobollo completo.
 
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo da € 0,10 assieme a quelle dei valori da € 0,02, € 0,05 ed € 0,23.
 
Il numeratore tipografico.
Le caratteristiche
Il francobollo è stampato in rotocalcografia su carta fluorescente, non filigranata, dentellatura a pettine 14¼ x 13¼ (ma nel Bollettino Ufficiale n. 5 del 2002 diventa per errore 14 x 13).
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 18 x 20, cioè 18 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
Il foglio è numerato sul bordo con un numeratore progressivo tipografico.
 
L'impiego
All'epoca dell'emissione il francobollo da € 0,10 poteva essere impiegato per integrare alcune combinazioni tariffarie come, ad esempio, un invio di posta ordinaria di quarto porto (da gr. 351 a gr. 1.000) verso un paese della Zona 3 (Oceania) la cui tariffa di € 4,13 poteva essere ottenuta mediante un alto valore da € 3,62 ed un francobollo da € 0,41 integrati da questo da € 0,10.
 
Particolare per riconoscere le due versioni: l'edizione senza "S.p.A."...
 
...e quella con "S.p.A.".
 
Numeratore e codice a barre della seconda versione con "S.p.A."
I.P.Z.S. S.p.A.
A seguito della trasformazione del Poligrafico in società per azioni, le successive tirature del francobollo da € 0,10 recano l'indicazione «I.P.Z.S. S.p.A.» ai piedi della vignetta (le cosiddette scritte "in ditta").
Le nuove tirature sono prodotte con la macchina Goebel "brm-t 350 p" entrata in funzione nello stabilimento al Salario del Poligrafico nel settembre 2003 con l'emissione dedicata al "Primo volo".
A questa macchina è abbinata una perforatrice a piastra che consente di perforare contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
Motivi tecnici hanno costretto a fare a meno di un foro sul lato opposto a quello di scorrimento del foglio: di conseguenza i dentelli sono leggermente più radi e cambia la misura della dentellatura che diventa di circa 13¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
La perforazione orizzontale di una riga di francobolli del foglio consta di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo, contro i 185 fori che si ottenevano in precedenza con una battuta del pettine perforatore.
Inoltre sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, è cambiato il tipo di numeratore che è affiancato da un codice a barre.
Tutte queste modifiche tuttavia non sono state mai ufficializzate da un decreto.
Questa nuova versione, che dovrebbe essere stata prodotta a partire dal mese di agosto 2004, fa la sua comparsa agli sportelli nel successivo mese di settembre.
 
Le tirature con "S.p.A."
La tiratura iniziale nella versione "S.p.A." ha la caratteristica di presentarsi con una stampa estremamente confusa, come impastata, che "cancella" i chiaroscuri ed i dettagli del volto della statua femminile.
Solo a partire da maggio 2005, a seguito del rifacimento del cilindro di stampa, l'immagine torna ad essere ben stampata, nitida e con i dettagli come nella versione originaria "senza S.p.A.".
Anche il retino utilizzato nella cornice vegetale subisce dei cambiamenti all'incontrario: infatti è piuttosto grosso e largo nella versione originaria "senza S.p.A.", diventa più fine e preciso nelle prime tirature "S.p.A." (quando invece il volto femminile diventa impastato) e così praticamente resta nelle successive tirature.
 
Il particolare della stampa del volto muliebre in terracotta del 10 centesimi nella prima versione "senza S.p.A.". La stampa confusa e meno dettagliata nelle prime tirature della versione "S.p.A.". La stampa del volto torna ad essere più nitida nelle tirature del 10 centesimi sempre nella versione "S.p.A." dopo il maggio 2005. 
Il retino piuttosto largo e grossolano usato per la cornice verde della prima tiratura "senza S.p.A.". La cornice verde nelle prime tirature della versione "S.p.A." ha un retino più preciso e nitido. Lo stesso particolare della cornice verde nelle tirature della versione "S.p.A." successive al maggio 2005.
 
"La donna nell'arte" da € 0,10 con la doppia stampa del nero.
Curiosità ed anomalie
A sinistra un francobollo da € 0,10 nella seconda versione "S.p.A." (quella con il disegno nitido del volto muliebre) con una evidente doppia stampa del colore nero.
In nero sono stampate le scritte «ITALIA», il valore «€ 0,10» e le piccole scritte (scritte "in ditta") con l'indicazione dello stampatore «I.P.Z.S. S.p.A. - ROMA» ed il nome dell'autore del disegno «L. VANGELLI».
Tutte queste scritte sono interessate dalla doppia stampa.
 
Particolare delle scritte stampate in nero interessate dalla doppia stampa del colore. 
   
Particolare dell'affrancatura della lettera: l'esemplare di sinistra della striscia di quattro è praticamente normale; l'evanescenza si palesa sempre di più spostandosi sugli esemplari di destra.
Il francobollo (appartenente alle tirature successive al maggio 2005) mostrato qui sotto presenta una stampa del bruno rossiccio quasi evanescente. Fa parte di una striscia orizzontale di quattro che, assieme ad una coppia verticale, affranca una lettera annullata a Roma Fiumicino il 16 giugno 2006 e diretta a Salerno.
 
Francobollo da € 0,10 con la stampa del bruno rossiccio evanescente. Si tratta di un difetto occasionale di inchiostrazione.
 
Si è trattato di un difetto occasionale nella distribuzione dell'inchiostro. Osservando la striscia si nota come l'evanescenza diminuisca negli esemplari di sinistra: il primo della striscia di quattro è praticamente normale, come anche quelli che formano la coppia (vedi particolare dell'affrancatura a sinistra).
Da analisi condotte sui francobolli, si devono escludere manipolazioni o trucchi.
 
Il particolare ingrandito mostra i piccoli segni neri tra la spalla e la chioma nel francobollo che occupa la posizione 100 del foglio. Si tratta di un difetto costante per quella tiratura.
Almeno in una tiratura del 2006 è presente un piccolo difetto costante nel foglio di cento esemplari del 10 centesimi (nella seconda versione "S.p.A.", quella con il disegno nitido del volto): si tratta di alcuni piccoli segni stampati in nero, probabilmente un difetto nel cilindro che stampava quel colore, che si trovano sul francobollo che occupa la posizione 100 del foglio (l'ultimo francobollo dell'ultima riga).
L'esempio qui mostrato è tratto dal foglio numero DA057312336. I segni si trovano sulla parte bassa a destra della vignetta, nell'area stampata in bruno rossiccio, tra la spalla ed i cappelli.
 
Il francobollo che occupa la posizione 100 nel foglio, in una certa tiratura del 2006, presenta un difetto costante nel cilindro del colore nero: alcuni segni neri nella zona stampata in bruno rossiccio nella parte inferiore destra della vignetta, tra la spalla e la chioma della statua muliebre.
 
Questo difetto sparisce nelle tirature successive per riapparire però (l'osservazione è stata fatta dal signor Giovambattista Spampinato di Giarre) in una tiratura distribuita agli uffici postali subito dopo quella "chiacchierata" a causa dell'errore nella dicitura sul bordo del foglio, di cui si dice subito di seguito.
   
Particolare della scritta sbagliata sulla cimosa sinistra del foglio di cento francobolli.
Nell'estate 2008 fa la comparsa una nuova tiratura del valore da € 0,10 che presenta un curioso errore sulla cimosa del foglio. Probabilmente nel luglio di quell'anno, dovendo ristampare tanto i valori da € 0,05, quando quelli da € 0,10, non si è provveduto, per il secondo, a modificare la scritta del valore del foglio sul bordo sinistro; così è restata la scritta prevista per il foglio di francobolli da € 0,05.
In questo modo, curiosamente, si legge sul foglio da € 0,10 la scritta «IL FOGLIO DI CENTO FRANCOBOLLI VALE € 5,00», anziché «€ 10,00».
Piuttosto che distruggere l'intera tiratura per un errore che ben si può definire "marginale", il 31 luglio 2008 Poste Italiane impartirono disposizioni agli uffici postali sul come comportarsi nel caso di vendita di fogli interi.
«L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha comunicati che il francobollo appartenente alla serie "La donna nell'arte" nel valore da € 0,10, distribuito d'ufficio sul territorio, raccolto in un foglio di cento esemplari, riporta, sulla cimosa, la scritta: "Il foglio di cento francobolli vale € 5,00" anziché la scritta: "Il foglio di cento francobolli vale € 10,00".
Pertanto, si avvisano gli uffici postali affinché pongano in vendita il foglio al valore effettivo di € 10 e, tassativamente, provvedano ad eliminare la parte della cimosa del foglio che reca la scritta "Il foglio di cento francobolli vale € 5,00", in occasione della vendita stessa.»

La disposizione non venne sempre rispettata, in alcuni casi la cimosa venne rimossa, in altri casi venne cancellato con un segno di penna l'importo «€ 5,00», a volte correggendolo, sempre a penna, in «€ 10,00», infine in altri casi i fogli vennero venduti al pubblico così come erano stati stampati.
Il numeratore di questi fogli reca le lettere iniziali anteposte al numeratore «FA», così come pure i fogli del valore da € 0,05 stampato nello steso periodo.
Le immagini qui mostrate si riferiscono al foglio FA099519742, venduto a Verona, ma furono sicuramente moltissimi i fogli stampati con questo errore: ad esempio 16mila fogli separano questo da un altro che reca il numero FA099535910, venduto a Venezia.
 
La scritta completa «IL FOGLIO DI CENTO FRANCOBOLLI VALE € 5,00» su questo foglio di francobolli da € 0,10 (€ 0,10 x 100 = € 10,00).
 
E' d'obbligo segnalare su questo valore una anomalia che è un classico: la stampa su carta ricongiunta.
E' una peculiarità che si ha nei francobolli stampati in bobina: quando la bobina di carta si esaurisce, al termine del nastro di carta viene fatto aderire il lembo d'inizio della nuova bobina.
Si ricorre alla ricongiunzione dei due lembi di carta anche quando, per qualche accidente o per una non corretta tensione del nastro, la carta si rompe.
Vari sono i mezzi impiegati per unire i due lembi: nastro adesivo di carta di vario tipo, carta di seta, nastro plastico adesivo e altro.
Quando questa parte del nastro della bobina passa nei cilindri, riceve ovviamente la stampa.
In genere il foglio che presenta la carta ricongiunta viene scartato dopo essere stato demonetizzato.
In rari casi il foglio può sfuggire al controllo qualità e raggiungere la distribuzione.
Dei francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" stampati su carta ricongiunta al momento sono noti, oltre al valore da € 0,10 che si mostra qui sotto, quelli da € 0,02, da € 0,41 e da € 0,45.
Sul valore da € 0,10 della serie ordinaria "La donna nell'arte" è stato ritrovato un foglio che contiene la carta ricongiunta di colore verdino. Si tratta del valore della seconda versione con "S.p.A." (tirature con il volto muliebre più nitido), in questo caso stampato nel 2007, come dimostra il numero di foglio EA078207077.
Il nastro di carta di ricongiunzione è posto orizzontalmente al recto del foglio ed interessa l'ottava e la nona riga.
Il foglio, stando alle circostanze riferite da chi lo ha rinvenuto, sarebbe sfuggito al controllo di qualità del personale del Poligrafico e destinato alla distribuzione: infatti sarebbe stato normalmente posto in vendita in una località della Sicilia.
 
Parte del foglio numero EA078207077 del valore da € 0,10 con l'applicazione di nastro di ricongiunzione di colore verdolino (carta ricongiunta).
 
Un'altra anomalia che si può considerare un classico della filatelia è il cosiddetto "taglio di rasoio" (detto anche "taglio chirurgico").
Esso consiste in due sottili righe di colore parallele, separate da una riga priva di colore.
Le due righe sono nette e precise nei lati interni della coppia di parallele, mentre sfumano sui lati esterni. Sono nella stessa direzione dell'avanzamento della carta in bobina nella macchina.
Il "taglio di rasoio" (o "taglio chirurgico") è causato da un corpuscolo (in genere un grumo di inchiostro solidificato o comunque un corpo solido, magari causato da un frustolo di carta o di metallo) che si incastra sulla lama della racla che toglie l'eccedenza di inchiostro dal cilindro di stampa.
In quel punto la racla non esercita più una pressione regolare sul cilindro (necessaria per rimuovere l'inchiostro) ma si solleva in modo quasi infinitesimale. Ecco quindi che lascia passare un po' d'inchiostro, ma non solo: il grumo, incastrato tra la racla ed il cilindro, aderendo al cilindro di stampa rimuove l'inchiostro eccedente che si accumula a monte del grumo stesso. Questo inchiostro che si accumula trasborda oltre la larghezza dell'ostacolo (il grumo, appunto) e dovrebbe essere catturato dalla racla. Ma la racla attorno al grumo è leggermente sollevata e lascia passare quell'eccedenza d'inchiostro. Ecco quindi che, sulla carta della bobina in movimento, avremo una mancanza dell'inchiostro in corrispondenza del grumo che ne impedisce il passaggio ed ai due lati invece c'è l'inchiostro parassita che scivola sotto la racla. Nel caso presentato si tratta del cilindro con il colore verde: tutta l'eccedenza è tolta dalla racla, ma in quel punto è lo sporco (o grumo) che ne impedisce il passaggio. Ai lati del grumo, l'inchiostro eccedente raccoltosi dietro l'ostacolo scivola sotto la racla minimamente sollevata e sulla carta in movimento lascia evidente le due righe, più intense e nette verso l'interno e via via sfumate verso l'esterno.
Qui è mostrato un altro esempio di taglio chirurgico sul valore in doppia valuta (Lire 450/€ 0,23) della serie ordinaria "La donna nell'arte".
 
Un "taglio di rasoio"  (o "taglio chirurgico") in verde sul valore da € 0,10 della prima emissione (senza "S.p.A.).
   
Francobollo da € 0,10 (nella versione "S.p.A.") con la dentellatura fortemente spostata verso l'alto. L'indicazione del valore risulta così sopra la vignetta, anziché sotto.
Anche il valore da € 0,10 subì, come tanti altri valori di questa serie, delle dentellature spostate anche vistosamente, come nei due esempi qui mostrati.
Si tratta della seconda versione "S.p.A." apparsa a partire dal maggio 2005, stampata con la Goebel "brm-t 350 p" e perforata con la perforatrice a piastra abbinata a questa macchina.
 
La dentellatura fortemente spostata verso l'alto ha reso visibile il valore del francobollo nella parte superiore della vignetta: in questo modo il francobollo sul bordo del foglio è restato privo dell'indicazione del valore.
 
Trucchi
Avendo appena trattando di alcune varietà di dentellatura, non possiamo trascurare i trucchi che sono stati fatti per ingannare i collezionisti, con l'applicazione di perforazioni posticce.
Oltre all'aggiunta
di una perforazione  posticcia sul valore da € 0,10, mi risulta che una simile operazione sia stata compiuta anche per i francobolli da € 0,02 di questa stessa serie, ma non posso escludere che siano stati manipolati anche altri valori.
Quelli mostrati sono tutti francobolli con perforazione truccata: anche se le immagini sono di qualità scadente (sono ricavate da un sito di aste online), si può affermare senza ombra di dubbio che si tratta di fori aggiunti in un momento successivo alla produzione dei francobolli.
 
False perforazioni fantasiosamente applicate su alcuni esemplari del valore da € 0,10 per ingannare i collezionisti alla ricerca di varietà a tutti i costi. Le immagini, di qualità scadente, sono state ricavate da un sito di aste "online".
 
Comunque abbiamo avuto l'opportunità di esaminare dal vero alcuni di questi francobolli con perforazioni parassite, ricevendo la conferma che si tratta di trucco.
Chiaramente non si può dire molto di più, per non spiegare a chi applica queste false dentellature in che cosa sbaglia.
Purtroppo si deve anche segnalare che alcuni di questi francobolli truccati sono stati certificati come varietà genuina da un perito evidentemente troppo benevolo o troppo distratto.

  Vedi la busta primo giorno e l'annullo di emissione
  

Particolare dell'affrancatura: i sei francobolli da € 0,10 appartengono alle tirature stampate dopo il maggio 2005 mentre quello da € 0,05 è nella versione "senza S.p.A.".
 
Il timbro d'arrivo del 16 gennaio 2006 a Manila.
Tariffa per l'estero
Una spedizione di posta ordinaria di primo porto (fino a 20 grammi) destinata nelle Filippine (Zona 2).
La tariffa di € 0,65 è stata assolta mediante l'applicazione di sei francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" da € 0,10, integrati da uno da € 0,05.
La lettera è stata spedita il 5 gennaio 2006 da Venezia ed è arrivata a Manila nelle Filippine il successivo 16 gennaio.
 
Lettera di posta ordinaria da Venezia (5 gennaio 2006) per le Filippine (bollo d'arrivo al verso del successivo 16 gennaio) affrancata con sette esemplari della serie "La donna nell'arte", di cui sei valori del 10 centesimi.

Particolare dell'affrancatura per € 0,60 ottenuta con un blocco di sei del 10 centesimi (seconda versione con "S.p.A.") in un periodo in cui c'era carenza del taglio della serie ordinaria di francobolli ordinari autoadesivi.
Tariffa per l'interno primo porto da € 0,60
A seguito del
la riforma tariffaria introdotta dal decreto 12 maggio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del successivo 19 maggio, che stabiliva, tra l'altro, l'abolizione delle tariffe di posta ordinaria rendendo possibile solo l'uso della posta prioritaria, ci fu un'impennata nell'uso di francobolli de taglio da € 0,60, al quale per alcuni mesi non si riuscì a far fronte adeguatamente.
L'unico taglio ordinario disponibile era l'autoadesivo prioritario ed eventualmente i francobolli commemorativi, non molto graditi dai tabaccai a causa delle loro dimensioni ingombranti.
Si ricorse così a costruire la tariffa di 60 centesimi con gli altri tagli disponibili.
La tariffa di questa corrispondenza di primo porto per l'interno è stata assolta mediante l'applicazione di sei francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" da € 0,10 (nella seconda versione "S.p.A.") annullati dal CMP di di Torino il 14 novembre 2006.
 
Busta di primo porto da Torino 14 novembre 2006 affrancata per 60 centesimi utilizzando sei francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" da € 0,10 in un periodo di carenza di francobolli autoadesivi da € 0,60.

Piccola busta ordinaria di primo porto da San Damaso (Modena), 12 maggio 2002, a Venezia (€ 0,41) affrancata con una striscia di quattro del 10 centesimi ("senza S.p.A.").
Tariffa per l'interno primo porto da € 0,41
La tariffa di una piccola busta per l'interno è stata assolta mediante l'applicazione di quattro francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" da € 0,10, integrati da uno da € 0,01 per complessivi € 0,41 (primo porto di una lettera ordinaria per l'interno).
La lettera è stata spedita il 12 maggio 2002 da San Damaso (Modena) per Venezia.
 
Particolare dell'affrancatura per € 0,41 ottenuta con una striscia di quattro del 10 centesimi della serie "La donna nell'arte" integrata da un valore da € 0.01 che non è stato colpito dall'annullatore.

Particolare dell'affrancatura: francobollo da € 2,80 dedicato al cinquantenario della morte di Alberto Ascari e quattro francobolli da € 0,10 della serie "La donna nell'arte" per raggiungere la tariffa della raccomandata di secondo porto; inoltre un francobollo da € 0,45 per l'avviso di ricevimento. Annullo di Cinisello Balsamo del 19 dicembre 2005.
Raccomandata A.R. di secondo porto
Corrispondenza di secondo porto spedita per raccomandata con avviso di ricevimento. La tariffa (€ 3,20 per la raccomandata più € 0,45 per l'avviso di ricevimento) è stata assolta con un francobollo da € 2,80 (dedicato al cinquantenario della morte di Alberto Ascari) ed una striscia di quattro francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" (seconda versione "S.p.A.") da € 0,10 per il raggiungimento dell'importo dovuto per il secondo porto, cui venne aggiunto il valore da € 0,45 con la Venere di Urbino di Tiziano Vecellio per l'importo dovuto per l'avviso di ricevimento.
 
Raccomandata di secondo porto con avviso di ricevimento da Cinisello Balsamo (19 dicembre 2005) dove sono usati alcuni francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" per coprire la tariffa di € 3,65 (€ 3,20 per la raccomandata di secondo porto, € 0,45 per l'avviso di ricevimento).

Il cachet della stazione permanente di ricerca italo-francese Concordia e l'anno della spedizione 2006-2007.
 
Il cachet con il logo della spedizione italiana in Antartide "ITALIANTARTIDE" al centro e la scritta in tondo "PROGRAMMA NAZIONALE DI RICERCHE IN ANTARTIDE".
 
Donne dai ghiacci dell'Antartide
Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Italiantartide) iniziò nel 1985 e si è sviluppato in una serie di campagne scientifiche annuali che sono arrivate a  coinvolgere quattro enti italiani: ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente), CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), OGS (Organizzazione Gestione Servizi).
La presenza italiana in Antartide è avvenuta dapprima nella base di Baia Terra Nova, denominata Stazione Mario Zucchelli, e successivamente nel sito Dome C dove è stata realizzata in collaborazione con la Francia una stazione permanente di ricerca, la Concordia Station, a circa 1.200 Km di distanza dalla precedente.
Dalle varie spedizioni italiane che si sono succedute di anno in anno e giunta della corrispondenza, come la lettera che si mostra.
E' stata affrancata con due valori della serie ordinaria "La donna nell'arte" (tra cui quello da € 0,10) per coprire il primo porto per l'interno, forse nella convinzione che la busta sarebbe stata postalizzata in Italia.
Invece venne affidata alle poste neozelandesi che eccezionalmente annullarono i francobolli italiani e la inoltrarono in Italia con i normali canali postali.
Due donne che vengono dal freddo dell'Antartide!
Sulla busta sono stati applicati i cachet della spedizione.
 
Busta dalla stazione italo-francese Concordia in Antartide affrancata per 60 centesimi con due valori della serie ordinaria italiana "La donna nell'arte" (€ 0,10 nella seconda versione con "S.p.A." ed € 0,50 nella versione "senza S.p.A."). L'affrancatura italiana venne eccezionalmente accettata dalle poste della Nuova Zelanda che annullarono i francobolli con il proprio timbro con targhetta il 1° (?) dicembre 2007. La busta reca due cachet della spedizione italiana in Antartide.
 
Particolare dell'affrancatura italiana annullata dalle poste neozelandesi.
 

Particolare dell'annullo di Poste Italiane «OPERAZIONE "LEONTE" LIBANO».
 
Il timbro di "Ialbatt2 - Task Force Novara" sostitutivo di quello amministrativo.
 
Il timbro lineare del Comando di "Iatalbatt2 -Task Force Novara".
 
Il timbro lineare del Comandante della Task Force Novara.
La donna fuori dei confini (Libano)
A seguito di un attacco avvenuto il 12 luglio 2006 presso il villaggio di Zar'it da parte degli Hezbollah contro la Forza di Difesa Israeliana, nel corso della quale otto soldati israeliani furono uccisi, altri feriti ed altri ancora fatti prigionieri, Israele iniziò una campagna militare in Libano contro le milizie armate di Hezbollah.
Come sempre accade in questi casi, si verificò una escalation nelle ostilità che durò 34 giorni durante i quali si svolse una intensa attività diplomatica che culminò con la risoluzione n. 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite.
A seguito di questa risoluzione l'Israeli Defence Force cominciò a ritirarsi dal sud del Libano mentre veniva potenziato il contingente di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) del quale faceva parte anche un contingente italiano aumentato a 2.450 militari.
A livello nazionale la missione venne denominata "Operazione Leonte", dal nome latino del fiume Litani.
La missione militare disponeva di un ufficio postale con un proprio annullo in dotazione con la scritta «OPERAZIONE "LEONTE" LIBANO» e naturalmente l'indicazione di Poste italiane.
La lettera è stata spedita dal Comandante della Task Force "Novara" il 20 aprile 2007, affrancata per € 0,60 con un francobollo da € 0,10 (nella versione "S.p.A." nitida) accompagnato da uno da € 0,50, tutti appartenenti alla serie ordinaria "La donna nell'arte", annullati dal timbro in dotazione presso il contingente italiano.
Le tariffe postali per i militari in missione all'estero erano quelle valide per l'interno.
La busta reca le impronte di un timbro sostitutivo di quello amministrativo «ITALBATT2 - TASK FORCE - NOVARA/UFFICIO SPROVVISTO DI BOLLO», dal timbro lineare del Comando «ITALBATT2 - TASK FORCE NOVARA/COMANDO» e da quello lineare del Comandante dalla Task Force.
 
Busta proveniente dal Comando dell'Operazione Leonte, "Italbatt2 - Task Force Novara" in Libano affrancata per € 0,60 con i francobolli italiani annullati dal timbro postale in dotazione presso il contingente italiano.
 
Particolare dell'affrancatura di € 0,60 dal Comando di "Italbatt2 - Task Force Novara" in Libano composta da due francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte".

Particolare dell'affrancatura.
 
A sinistra particolare dell'annullo apposto a Nassiriyah «IRAQ-ANTICA BABILONIA» del 16 dicembre 2005, a destra il timbro d'arrivo a Venezia la vigilia di Natale, 24 dicembre 2005.
La Donna in missione di pace (Iraq)
A seguito dell'intervento americano in Iraq nel marzo 2003, l'ONU con propria risoluzione del 22 maggio 2003 (n. 1483) sollecitò la comunità internazionale a contribuire alla stabilità e sicurezza di quel paese e ad assistere il popolo iracheno nello sforzo di riformare il paese.
L'Italia, aderendo all'invito delle Nazioni Unite, partecipò con un proprio contingente militare nella provincia di Dhi Qar con finalità ed attività sostanzialmente di pace.
La missione militare, denominata "Antica Babilonia", disponeva dal settembre 2003 di un ufficio postale con un proprio annullo in dotazione con la scritta «IRAQ-ANTICA BABILONIA».
La lettera, spedita da un militare italiano da Nassiriyah il 16 dicembre 2005 giunse in Italia la vigilia di Natale, 24 dicembre. E' affrancata per € 2,80: il francobollo da 10 centesimi integra i tre francobolli da 90 centesimi della seria "La donna nell'arte" per raggiungere la tariffa di una raccomandata di primo porto. Sono annullati dal timbro in dotazione presso il contingente italiano.
Le tariffe postali per i militari italiani in missione all'estero sono quelle valide per l'interno.
 
Particolare della busta e dell'affrancatura con il valore da € 0,10 che integra i tre francobolli da € 0,90 per raggiungere la tariffa di € 2,80 (raccomandata fino a 20 grammi).
 
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Pagina aggiornata il 16 maggio 2017.