€ 0,41 (Lire 800)

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€ 0,01 € 0,02 € 0,03 L.100 - € 0,05 € 0,10 € 0,20 L.450 - € 0,23 L.650 - € 0,34 L.800 - € 0,41 € 0,45
€ 0,50 L.1.000 - € 0,52 € 0,65 € 0,70 € 0,77 € 0,85 € 0,90 Interi postali

 
Lire 800
dent. 14¼ x 13¼
Lire 800/€ 0,41
dent. 14¼ x 13¼
€ 0,41
dent. 14¼ x 13¼
     
€ 0,41 ("S.p.A.")
dent. 14¼ x 13¼
€ 0,41 ("S.p.A." corta)
dent. 13¼ x 13¼
€ 0,41 ("S.p.A." lunga)
dent. 13¼ x 13¼

 
Il disegno originale, in nero al "tratto", di Francesco Tulli realizzato in misure maggiori rispetto a quelle del francobollo.
 
La prova definitiva del francobollo (con inserite le scritte  ai piedi della vignetta, le cosiddette scritte "in ditta") stampata su carta bianca, non dentellata, applicata su un supporto dentellato per la presentazione e l'approvazione del prodotto.
Il soggetto
«Entro elementi decorativi a cornice, costituiti dalle stilizzazioni della spiga di grano, del ramo di ulivo e del tralcio di vite che caratterizzano il ceppo mediterraneo delle origini della civiltà del Paese, è rappresentata l'immagine di una figura femminile nelle diverse epoche storiche.» (dal decreto ministeriale 2 luglio 1998 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 157 dell'8 luglio 1998).
Il francobollo, con valore espresso solo in Lire, viene emesso l'8 luglio 1998: è disegnato da Francesco Tulli e raffigura il dipinto "Donna con liocorno" di Raffaello Sanzio, realizzato nel 1507 circa e conservato nella Galleria Borghese di Roma.
 
Un progetto, non adottato, per la realizzazione del francobollo con la "Donna con liocorno" di Raffaello. L'indicazione provvisoria del valore di 750 lire indica che il bozzetto fu preparato prima del maggio 1997 (la tariffa per le lettere per l'interno di primo porto diventerà di 800 lire il 5 maggio 1997).
 
I colori dichiarati dal decreto ministeriale sono: «figura femminile in marrone, cornice in grigio», cui è da aggiungere, per il valore facciale e la legenda «Italia» il nero.
«La figura femminile e gli elementi decorativi sono realizzati con tecnica di stampa a "tratto"...»
«Il valore facciale  e la legenda "Italia" sono posti in basso, rispettivamente a destra e a sinistra della vignetta (...) utilizzando il carattere "lapidario" con il quale tale legenda è incisa su una tavola bronzea romana, nota come "iscrizione di Ferentino" (101-102 a.C.), ritrovata sul Colle del Quirinale nel 1558 e attualmente conservata presso il Museo archeologico di Firenze.»
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo (assieme a quelle degli altri valori della serie) reca la data del 28 aprile 1998 e la firma del ministro delle Comunicazioni Antonio Maccanico sotto il timbro «VISTO, SI APPROVA».
 
Le prove di stampa dei cinque francobolli della prima emissione stampate su carta bianca, non dentellata, applicate su un supporto dentellato a somiglianza di francobollo, sono montate su un cartoncino per ricevere l'approvazione. Il francobollo in basso a sinistra è il valore da 800 lire (la "Donna con liocorno" di Raffaello).
 
Le caratteristiche
Il francobollo è stampato in calcografia su carta fluorescente, filigranata con stelline a cinque punte disposte a tappeto su tutto il foglio, dentellatura 14 x 13, stando a quanto dichiarato dal decreto ministeriale, ma in realtà si tratta di una dentellatura a pettine 14¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 18 x 20, cioè 18 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
Il foglio è numerato sul bordo destro con un numeratore progressivo tipografico.
 
L'impiego
All'epoca dell'emissione il francobollo da 800 lire assolveva da solo alla tariffa per l'invio di una lettera ordinaria fino a 20 gr. per l'Italia e bacino del Mediterraneo.
Questa tariffa, introdotta il 5 maggio 1997 rimase in vigore (anche dopo che la conversione in Euro l'aveva trasformata in € 0,41) fino al 31 dicembre 2003 per complessivi 6 anni, 7 mesi e 25 giorni.
Di conseguenza questo francobollo (con le successive versioni di cui si dice più avanti) ebbe un larghissimo impiego, e di conseguenza una larghissima tiratura.
 
La prova definitiva del francobollo da 800 lire con il valore espresso anche in Euro stampata su carta bianca, non dentellata, applicata su un supporto dentellato per la presentazione e l'approvazione finali.
 
 
 
  
 
Particolare del valore in Lire e di quello con la doppia valuta.
 
Seconda emissione in doppia valuta
Nell'ambito del processo di integrazione monetaria europea lo stesso francobollo viene riemesso il 28 gennaio 1999 con l'indicazione delle due monete: Lira ed Euro.
 
Le prove di stampa definitive dei francobolli con la doppia indicazione della valuta (in Lire ed in Euro) sono stampate su una carta consistente bianca ed applicate su un supporto dentellato e montate su un cartoncino per la presentazione. A differenza della prima emissione, il cui cartoncino di presentazione ed approvazione con tutti i valori della serie fu approntato con largo anticipo rispetto all'uscita dei francobolli, questa volta vennero preparati due cartoncini, a due giorni di distanza l'uno dall'altro e solo tre settimane prima della data di emissione, uno per i francobolli stampati in rotocalcografia, l'altro per i due valori calcografici. La "Donna con liocorno" è applicata a sinistra.
 
Il decreto ministeriale 6 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno dello stesso anno, per il francobollo da 800 lire stampato dopo il 1° gennaio 1999 stabilisce che, «ferme restando tutte le altre caratteristiche», dovrà recare l'indicazione del controvalore in Euro, precisamente € 0,41. Inoltre «sul lato sinistro della cimosa di ciascun foglio che raccoglie i francobolli è riportato il valore del foglio con l'indicazione del controvalore in Euro e precisamente: (...) per il valore di L. 80.000 - euro 41,32».
E' curioso notare che, per effetto delle regole sugli arrotondamenti, una volta entrato in vigore l'Euro dal 1° gennaio 2002, risultava più conveniente acquistare cento francobolli separati (€ 41,00) piuttosto che un foglio intero di cento (€ 41,32).
Di questo francobollo è nota una falsificazione prodotta probabilmente tra il 1999 ed il 2001, della quale si tratta più diffusamente qui.
 
La prova definitiva del francobollo da € 0,41 stampata su carta bianca, non dentellata, applicata su un supporto dentellato per la presentazione e l'approvazione finali.
 
Particolare del valore espresso solo in Euro.
Terza emissione in Euro
Il 2 gennaio 2002, con il passaggio dell'Italia all'Euro, la "Donna con liocorno" modifica ancora le sue caratteristiche «nell'indicazione del valore, espresso solo in euro: (...) Euro 0,41».
 
Il 30 ottobre 2001 è approvata la "Donna con liocorno" con il valore espresso in Euro. Si tratta della prova definitiva, stampata in calcografia, non dentellata ed applicata su un supporto dentellato e montata su un cartoncino di presentazione. Sotto il timbro «VISTO, SI AUTORIZZA/IL MINISTRO» la firma dell'allora ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ed a sinistra quella del direttore dello stabilimento «Officina Carte Valori» dott. Salvatore Iavarazzo.
 
Particolare per riconoscere la terza dalla quarta versione: l'edizione senza "S.p.A."...
 
...e quella con "S.p.A.".
«Sul lato sinistro della cimosa di ciascun foglio che raccoglie i francobolli è riportato il valore del foglio e precisamente: (...) Euro 41,00» (dal decreto ministeriale 4 febbraio 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2002).
 
I.P.Z.S. S.p.A.
A seguito della trasformazione del Poligrafico in società per azioni, dalla primavera 2003 le nuove tirature del francobollo da € 0,41 recano l'indicazione «I.P.Z.S. S.p.A.» ai piedi della vignetta (le cosiddette scritte "in ditta"), ferme restando tutte le altre caratteristiche, compresa la dentellatura.
Questa modifica tuttavia non è stata ufficializzata né da un decreto, né da una qualsiasi comunicazione ufficiale.
Non esiste pertanto un giorno di emissione. La prima data d'uso conosciuta di questi francobolli è al momento quella del 22 aprile 2003 (da Treviso) come segnalato da Vaccari News del 16 febbraio 2004.
 
Particolare per riconoscere la quarta dalla quinta versione attraverso la dentellatura: in alto la quarta versione con passo 14¼ x 13¼, in basso la quinta dentellata 13¼ x 13¼. E' evidente il foro in meno.
 
Il numeratore con codice a barre che caratterizza le tirature effettuate con la Goebel "brm-s 350 p".
La nuova macchina e la nuova dentellatura
Il quinto cambiamento significativo di questo francobollo arriva con la nuova macchina da stampa Goebel "brm-s 350 p" con la quale viene stampato a partire dal novembre 2003.
A questa macchina è abbinata una perforatrice a piastra che consente di perforare contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio, ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
Motivi tecnici hanno costretto a fare a meno di un foro sul lato opposto a quello di scorrimento del foglio: di conseguenza i dentelli sono leggermente più radi e cambia la misura della dentellatura che diventa di circa 13¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
La perforazione orizzontale di una riga di francobolli del foglio consta di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo, contro i 185 fori che si ottenevano in precedenza con una battuta del pettine perforatore.
Inoltre sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, è cambiato il tipo di numeratore che è affiancato da un codice a barre.
Anche tali modifiche non sono mai state ufficializzate da un decreto e quindi anche per questa versione non esiste un giorno di emissione.
Questa quinta versione fa la sua comparsa agli sportelli nel dicembre 2004. Un comunicato dell'estate 2004 della direzione dell'Officina Carte Valori dichiarava che era stata messa in produzione dal novembre 2003.
La possibilità di un uso isolato di questo francobollo fu possibile solo per alcune settimane del dicembre 2003: dal 1° gennaio 2004 infatti la tariffa di una lettera ordinaria per l'interno di primo porto sarebbe stata portata a € 0,45. Considerando che dovevano ancora essere smaltite le scorte della precedente versione, le lettere così affrancate non sono frequentissime.
 
Le due versioni con la scritta "corta" (in alto) e con la scritta "lunga" (in basso)
La versione con la scritta S.p.A. "lunga"
Per un rifacimento dell'impianto di stampa nasce la sesta ed ultima versione della "Donna con liocorno".
Naturalmente è con l'indicazione del valore espresso in Euro ed è stampata dallo stabilimento del Salario con la nuova Goebel "brm-s 350 p", quindi conserva tutte le caratteristiche tecniche e di dentellatura della precedente quinta versione.
Tuttavia vengono utilizzate al piede della vignetta delle diverse scritte "in ditta" che risultano più lunghe delle precedenti e con un carattere in stile normale (nella edizione precedente, con la scritta "corta", il carattere è in stile "grassetto).
In particolare nella precedente versione della scritta "I.P.Z.S. S.p.A. - ROMA" la seconda "A" di "ITALIA" termina all'altezza dell'ultima "gambetta" della "M" di "ROMA", mentre in questa sesta versione termina all'altezza  della prima "gambetta" di "ROMA".
In pratica la scritta "in ditta", rispetto alla legenda "ITALIA", nella versione "corta" è più lunga della sola "A" di "ROMA", nella versione "lunga" sporge con due lettere, "MA".
Anche in questo caso non c'è stato alcun comunicato che informasse della modifica. Se ne sono accorti i collezionisti (Maria Antonietta Lucchini) nel febbraio 2005, quando ormai questo valore era scarsamente, per non dire per niente, in uso a seguito dell'entrata in vigore delle nuove tariffe dal 1° gennaio 2004 che hanno portato la tariffa di primo porto di una lettera per l'interno da € 0,41 ad € 0,45, rendendo praticamente inutile l'uso di questo taglio.
 
Le diverse lunghezze delle scritte "in ditta" rispetto alla legenda "ITALIA".
 
Una "Donna con liocorno" falsa passata per posta. Trattandosi di reato anche solo il detenere un francobollo contraffatto, l'immagine è stata tratta da un sito Internet.
 
Un'altra "Donna nell'arte" da € 0,41 falsa tratta da un'asta Internet: risulta annullata in provincia di Napoli nel 2003. 
La falsificazione del francobollo
Di questo francobollo è stata effettuata una falsificazione per frodare le Poste.
La falsificazione riguarda la versione con il valore in Euro senza l'indicazione "S.p.A.". Pertanto deve essere stata fatta probabilmente nel 2002 o nei primi mesi del 2003 e comunque prendendo di modello la vecchia tipologia "senza S.p.A.".
La vignetta appare retinata grossolanamente: sono stati usati due retini, uno per il colore nero (che diventa grigio sulla cornice vegetale per effetto della retinatura) ed uno per il marrone. Con il retino del nero sono stati rinforzati anche alcuni particolare della "Donna con liocorno" per dare un effetto quasi calcografico, ed analogamente il retino del marrone interessa alcuni tratti della cornice vegetale per imitare l'effetto frequente delle infiltrazioni di marrone tipiche in questo tipo di stampa calcografica.
Sui caratteri della legenda il retino si fa fitto, dando un nero pieno: tuttavia le lettere sono frastagliate dai puntini del retino.
La stampa probabilmente è offset.
Pare che la consistenza della carta sia abbastanza simile a quella dei francobolli originali e non è filigranata.
La dentellatura è riuscita male e si notano subito le differenze: è lineare (anziché a pettine) e si notano gli angoli irregolari per effetto dell'incrocio delle perforazioni. Il passo è di circa 11 x 11¼.
Altre differenze e commenti si possono trovare in questa pagina.
 
Un frammento con la "Donna" da € 0,41 falsa passata per posta, annullata dal CMP di Napoli l'11 maggio 2004, quando ormai questo francobollo non bastava più da solo a coprire la tariffa di una lettera di primo porto per l'interno che dal 1° gennaio di quell'anno era stata portata a € 0,45.
 
E' da ricordare che per la legislazione italiana è reato introdurre nei confini dello Stato, acquistare, detenere o mettere in circolazione francobolli contraffatti, anche «...non in corso, ma che hanno avuto corso legale, emessi sia dallo Stato italiano che da Stati esteri...».
 
Si è potuto stabilire che il difetto della posizione 42 non è presente su tutti i fogli, ma solo su uno ogni tre della provvista di francobolli.
 
Il particolare ingrandito del "punto" marrone sul collo della "Donna con ermellino" nel valore da € 0,41 (posizione 42 del foglio di cento).
Curiosità ed anomalie
Prima di tutto merita di essere segnalato un difetto di incisione che ha interessato una tiratura (o parte di essa) del valore da € 0,41 nella versione "senza S.p.A.", quella cioè emessa il 2 gennaio 2002 con l'indicazione del valore solo in Euro.
Si tratta di due punti di colore, il primo in prossimità della scollatura a "V" della "Donna con liocorno", l'altro (spesso doppio) sotto la lettera «R» di «ROMA» che fa parte delle scritte "in ditta".
Il primo punto interessa l'area stampata con l'inchiostro marrone, il secondo quella stampata in nero: di conseguenza le due imperfezioni sono stampate rispettivamente con questi due colori.
 
Una provvista del valore da € 0,41 presenta nella posizione 42 (il francobollo di destra) due difetti costanti d'incisione sulla scollatura della "Donna con ermellino" e sotto la lettera R» di «ROMA» nelle scritte "in ditta".

Il difetto si ripete costantemente nel francobollo che occupa la posizione 42 del foglio di cento, ma con una particolarità: avendo potuto esaminare un pacco di fogli con numerazione progressiva, le due imperfezioni non si ritrovano su tutti i fogli, bensì su un foglio ogni tre.
Questo farebbe supporre che il cilindro contenesse l'incisione di tre composizioni di cento francobolli e solo su una di esse ci fosse il difetto, magari prodotto da una scalfittura sulla superficie del cilindro.
Si ringrazia per la segnalazione il signor Giovambattista Spampinato.
 
Le due piccole incisioni sul cilindro sotto la lettera «R» di «ROMA» nelle scritte "in ditta" hanno dato luogo a questi due segni neri (posizione 42 del foglio di cento).
   
Una mancata aderenza del foglio sul cilindro di stampa (e forse anche una non perfetta inchiostrazione) ha dato origine alla mancanza delle scritte "in ditta" in questa "Donna con liocorno" nella versione "S.p.A." dentellata 14¼ x 13¼.
In generale si deve segnalare che il particolare metodo di stampa calcografica, assieme alla grande quantità di esemplari stampati, ha dato luogo a vari difetti di stampa occasionali.
I difetti più comuni, soprattutto in determinate tirature, sono dovuti prevalentemente alla carenza di inchiostrazione con conseguenti falle (mancanze) di colore.
 
La mancata completa inchiostrazione del nero ha prodotto queste falle sull'indicazione del valore.
 
La non completa inchiostrazione, ma anche la non perfetta complanarietà del foglio al momento della stampa che non ha aderito completamente al cilindro, ha fatto sparire in certi case le minute scritte "in ditta".
 
La versione "S.p.A." dentellata 14¼ x 13¼ senza le scritte "in ditta".
Questo esemplare, senza le indicazioni dello stabilimento e dell'autore del bozzetto, reca l'annullo di "Milano Borromeo" dell'8 luglio 2003. 
Anche la versione "S.p.A." dentellata 13¼ x 13¼ è stata trovata senza le scritte "in ditta" (esemplare segnalato da "bigiolly", un iscritto al Forum di Filatelia e Francobolli).
 
Un difetto occasionale: falla di inchiostro marrone che fa scomparire parte del volto della "Donna con liocorno" di Raffaello.
Tra i vari difetti, o curiosità, rilevabili su questo francobollo, va segnalata una vistosa falla di colore che "cancella" parzialmente il volto della "Donna con liocorno".
E' conosciuto un modesto numero di fogli della versione con la doppia valuta (espressa in Lire ed Euro) dove nella prima colonna di francobolli del foglio (quella di sinistra) sono presenti esemplari con una più o meno vistosa macchia che nasconde il viso femminile.
Naturalmente non si tratta di macchia, ma di mancanza del colore marrone per un difetto di inchiostrazione.
Infatti esaminando attentamente il francobollo si può notare il disegno calcografico impresso "a secco", ovvero senza inchiostro.
Un simile difetto è stato riscontrato anche su alcuni fogli del valore da € 0,85 di questa serie.
 
Nella zona priva di inchiostro è visibile la traccia calcografica "a secco" del disegno del volto della "Donna con liocorno".
 
Questo esemplare presenta quasi una doppia stampa parziale delle scritte in mero, nelle quali si è infiltrato del marrone.
 
Quasi una doppia stampa parziale con infiltrazioni di marrone.
 
Infiltrazione del marrone fra le spighe di grano.
Un'altra tipologia di difetti di stampa comprende le infiltrazioni di colore: può accadere che la distribuzione del colore non sia perfetta sul cilindro di stampa, con la conseguenza che un colore prende il posto di un altro.
In genere, quando questo accade, il difetto non interessa un solo francobollo, ma più frequentemente tutta la colonna verticale in cui si trova.
 
Infiltrazione del marrone nella scritta "Italia" e "IPZS - ROMA". Infiltrazione del marrone nella scritta con il nome dell'autore "F. TULLI".
   
Infiltrazione del marrone nel simbolo dell'Euro (che risulta anche male inchiostrato). Infiltrazione del marrone nel simbolo dell'Euro.
 
Nel corso delle numerose tirature di questo francobollo, il marrone ha assunto varie tonalità, dalle più "fredde" alle più calde e cariche.
Quasi estremi sono questi due casi, dove la "Donna con liocorno" è quasi grigia.
 
Queste "Donne con liocorno" sono quasi monocrome: quello di sinistra è stato a Venezia il 30 settembre 2003, quello a destra a Padova il 3 dicembre 2003: si tratta delle ultime tirature senza ancora l'indicazione "S.p.A.".
 
 Carta ricongiunta sul verso del francobollo da € 0,41 della serie ordinaria "La donna nell'arte".
E' d'obbligo segnalare su questo valore una anomalia che è un classico: la stampa su carta ricongiunta.
E' una peculiarità che si ha nei francobolli stampati in bobina: quando la bobina di carta si esaurisce, al termine del nastro di carta viene fatto aderire il lembo d'inizio della nuova bobina.
Si ricorre alla ricongiunzione dei due lembi di carta anche quando, per qualche accidente o per una non corretta tensione del nastro, la carta si rompe.
Vari sono i mezzi impiegati per unire i due lembi: nastro adesivo di carta di vario tipo, carta di seta, nastro plastico adesivo e altro.
Quando questa parte del nastro della bobina passa nei cilindri, riceve ovviamente la stampa.
In genere il foglio che presenta la carta ricongiunta viene scartato dopo essere stato demonetizzato.
In rari casi il foglio può sfuggire al controllo qualità e raggiungere la distribuzione.
Dei francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte" stampati su carta ricongiunta al momento sono noti, oltre al valore da € 0,41 che si mostra qui sotto, quelli da € 0,02, da € 0,10 e da € 0,45.
Sembra che sianocomplessivamente due i fogli conosciuti del francobollo da € 0,41 della serie "La donna nell'arte" che presentano la carta ricongiunta di colore marrone chiaro.
Quello che si mostra qui è forse il più interessante e riguarda il valore della terza emissione con la valuta in Euro e la perforazione a pettine 14¼ x 13¼ senza "S.p.A.".
Il nastro di carta di ricongiunzione, che ha ricevuto la stampa delle vignette e la perforazione, è posto orizzontalmente al recto del foglio dove interessa i francobolli della nona e decima riga.
Inoltre sul verso del foglio sono state applicate due altre strisce che hanno ricevuto la peforazione, delle quali una verticale che interessa la quinta e la sesta colonna di francobolli a cominciare da quelli della quarta riga. Conseguentemente i francobolli alle posizioni 85, 86, 95 e 96 presentano la carta ricongiunta tanto al recto, quanto al verso.
 
Carta ricongiunta sul recto del francobollo da € 0,41 della serie ordinaria "La donna nell'arte".
 
E' da notare come la perforazione sia leggermente spostata verticalmente in modo da interferire con le piccole scritte "in ditta" dei francobolli superiori.
Il foglio, dopo esser stato separato da quelli destinati alla distribuzione, è stato siglato da un paio di responsabili del poligrafico al recto ed al verso, in prossimità del nastro di ricongiunzione; quindi è stato parzialmente demonetizzato con l'applicazione degli appositi fori su tre righe che interessano le ultime due righe di francobolli (la nona e la decima).
Il foglio è stato anche annullato diagonalmente con un grosso tratto fatto con un matitone rosso: segno che successivamente qualcuno ha cercato di cancellare, rimanendo tuttavia ancora visibile.
Il foglio, destinato all'archiviazione o, più probabilmente, alla distruzione, ha trovato poi la strada per arrivare sul mercato collezionistico.
 
La dentellatura spostata (valore solo in Euro "senza S.p.A.") in una coppia verticale della "Donna con liocorno". La coppia proviene dallo stesso foglio del francobollo di destra.
Quando le anomalie riguardano spostamenti di dentellatura si possono avere degli esemplari curiosi ed appariscenti, molti dei quali sono andati a finire nella normale rete di distribuzione e sono stati venduti al pubblico.
Gli spostamenti sono in genere in senso verticale, riguardando il pettine perforante.
 
La dentellatura spostata (valore in doppia valuta) fa apparire la legenda "ITALIA" ed il valore "800" in alto. La perforazione ha quasi cancellato il controvalore in Euro, cadendoci sopra, che è parzialmente visibile in basso. Da notare anche una infiltrazione parziale del marrone sulle scritte "in ditta" e sulla base del ramo della cornice vegetale. La dentellatura spostata (valore solo in Euro "senza S.p.A.). La perforazione cade sopra la legenda "ITALIA" e l'indicazione del valore, rendendole praticamente illeggibili.
   
La dentellatura spostata (valore solo in Euro "senza S.p.A.") in questo esemplare bordo di foglio lo trasforma in un francobollo senza l'indicazione del valore. Proviene dallo stesso foglio della coppia verticale mostrata a sinistra.
 
A destra la dentellatura è regolare. A sinistra invece si nota il "dentone" causato dalla mancanza di un foro.
 
Particolare del "dentone" in corrispondenza del foro mancante.
Un esempio di foro cieco in un esemplare della "Donna con liocorno" con valore espresso in doppia valuta (Lire ed Euro).
Si tratta di un foro cieco e non di un salto del pettine perforatore: infatti l'altezza del francobollo è uguale a quella dei francobolli normalmente dentellati, inoltre a destra si nota una dentellatura regolare (se fosse stato "salto del pettine" dovrebbe esserci anche a destra) ed infine a sinistra manca un "dente".
Simili fori ciechi sono illustrati anche per i valori da 1 centesimo e da 5 centesimi.
 
L'esemplare in doppia valuta con un foro cieco visibile in alto a sinistra.

  Vedi la busta primo giorno e l'annullo di emissione
  

La non consueta affrancatura in precisa tariffa che vede assieme i due valori da € 0,41 e da € 0,45 della serie ordinaria "Donna nell'arte".
Due donne raramente assieme
Il francobollo da € 041 (e prima da 800 lire) fino al 31 dicembre 2003 assolveva da solo alla tariffa di una lettera di primo porto (fino a 20 gr.) per l'interno.
Dopo tale data la tariffa venne portata a € 0,45 e di conseguenza venne emesso un apposito valore della serie ordinaria "Donna nell'arte".
E' evidente che per questo motivo è difficile incontrare i due distinti valori base (primo porto per l'interno) riuniti assieme nello stesso documento postale.
L'unico caso in cui è possibile trovarli assieme è la corrispondenza di primo porto indirizzata in fermoposta, con il diritto di fermoposta pagato dal mittente.
In questo caso l'affrancatura in partenza doveva essere così calcolata: € 0,60 per il primo porto (dal 1° gennaio 2004 di posta prioritaria, dal giugno 2006 di posta standard non massiva) e € 0,26 per diritto di fermoposta, per complessivi € 0,86, cifra che poteva essere ottenuta applicando un francobollo da € 0,41 accompagnato da uno da € 0,45.
 
Busta di primo porto spedita da Verona il 25 novembre 2006 in fermoposta a Venezia, dove giunse il 28 novembre, come indicato nel datario apposto dall'ufficio di Venezia Centro. La tariffa di € 0,86 comprende il diritto di fermoposta pagato dal mittente.

Particolare dell'affrancatura composta da un esemplare da € 0,41 e da una coppia di quello da € 0,02 per raggiungere la tariffa di primo porto da € 0,45. Le tariffe applicate ai militari in missione all'estero erano quelle valide per l'interno.
 
Particolare dell'annullo «IRAQ-ANTICA BABILONIA» del 16 dicembre 2005.
La donna in missione di pace
A seguito dell'intervento americano in Iraq nel marzo 2003, l'ONU con propria risoluzione del 22 maggio 2003 (n. 1483) sollecitò la comunità internazionale a contribuire alla stabilità e sicurezza di quel paese e ad assistere il popolo iracheno nello sforzo di riformare il paese.
L'Italia, aderendo all'invito delle Nazioni Unite, partecipò con un proprio contingente militare nella provincia di Dhi Qar con finalità ed attività sostanzialmente di pace.
La missione militare, denominata "Antica Babilonia", disponeva da settembre 2003 di un ufficio postale con un proprio annullo in dotazione con la scritta «IRAQ-ANTICA BABILONIA».
La lettera, spedita da un militare italiano da Nassiriyah il 16 dicembre 2005 giunse in Italia il 31 dicembre. E' affrancata per € 0,45 con l'utilizzo di un francobollo da 41 centesimi integrato da una coppia del 2 centesimi per raggiungere la tariffa di una lettera di primo porto.
Le tariffe postali per i militari in missione all'estero erano quelle valide per l'interno.
I francobolli sono annullati dal timbro in dotazione presso il contingente italiano.
 
La lettera proveniente da un militare del contingente militare italiano di pace "Antica Babilonia" di stanza a Nassiriyah e diretta in Italia.

Particolare dell'affrancatura della "Donna con liocorno" assieme a due valori integrativi da € 0,02 della stessa serie ordinaria.
Quando manca il francobollo
Lettera ordinaria di primo porto (fino a 20 gr.) da Zerman (frazione di Mogliano Veneto, provincia di Treviso) spedita il 27 gennaio 2004 per Venezia.
La tariffa era stata aumentata a 45 centesimi quasi un mese prima, e proprio quel giorno (27 gennaio) fu emesso il francobollo da 45 centesimi per coprire quella esatta tariffa.
Il francobollo però non era evidentemente ancora giunto alla frazione di Zerman, dove il mittente non ebbe altra alternativa che utilizzare la "Donna con il liocorno" da € 0,41 (nella versione "S.p.A." con dentellatura 13¼ x 13¼) integrando con una coppia del valore da e 0,02.
 
Il 27 gennaio 2004 il francobollo per coprire la nuova tariffa da € 0,45 (emesso in quello stesso giorno) non era ancora arrivato a Zerman di Mogliano Veneto (Treviso). Il mittente è costretto quindi ad utilizzare un francobollo da € 0,41 integrandolo per 4 centesimi con due francobolli da € 0,02.

Particolare dell'affrancatura della "Donna con liocorno" assieme al Castello dell'Imperatore Federico II a Prato.
Una donna con il castello
Lettera di primo porto (fino a 20 gr.) da Venezia/Lido Excelsior (1° luglio 2000) per la città inviata per posta prioritaria ed affrancata con due francobolli ordinari (anziché usando l'apposito francobollo prioritario da 1.200 lire, come prescritto).
Per comporre l'importo di Lire 1.200 è stato impiegato un valore da Lire 800 della serie ordinaria "Donna nell'arte" (con l'indicazione della valuta anche in Euro) accompagnato dal valore da Lire 400 della serie "Castelli d'Italia".
 
L'affrancatura vede assieme un francobollo della serie ordinaria "Donna nell'arte" da Lire 800 (con indicazione del valore anche in Euro) ed un valore della precedente serie ordinaria "Castelli d'Italia" da Lire 400 per ottenere l'importo di Lire 1.200 di posta prioritaria, senza impiegare l'apposito francobollo prioritario.

Particolare dell'affrancatura, una delle prime date d'uso di questo francobollo.
Uso isolato del francobollo della quinta versione ("S.p.A.", dentellato 13¼ x 13¼)
Il valore da € 0,41 stampato con le nuove macchine Goebel "brm-s 350 p" e perforato con la nuova dentellatura 13¼ x 13¼ fece la sua comparsa nel dicembre 2003 e dal 1° gennaio 2004 cambiarono le tariffe portando il primo porto di una lettera ordinaria per l'interno da € 0,41 ad € 0,45.
Pertanto per pochissimo tempo è stato possibile l'uso isolato di questa versione della "Donna nell'arte" da € 0,41.
Tenuto conto che si dovevano ancora smaltire le scorte della quarta versione, non sono frequentissimi questi usi isolati.
 
Lettera di primo porto (fino a gr. 20) da Noventa Padovana (11 dicembre 2003) affrancata con il valore isolato da € 0,41 (con S.p.A., dentellatura 13¼ x 13¼) prima del cambiamento delle tariffe avvenuto il 1° gennaio 2004.

Una delle prime date del valore da € 0,41 con "S.p.A.", (dentellatura 14¼ x 13¼)
Questa versione, la prima con l'indicazione "S.p.A.", fece la sua comparsa alla chetichella nell'aprile 2003, senza essere accompagnata da alcun decreto o comunicato.
Questa, segnalata anche da Vaccari News, è una delle prime date d'uso di questa versione della "Donna con liocorno" (Treviso 22 aprile 2003): quando venne segnalata era la prima data nota in assoluto.

Primo giorno d'uso della "Donna con liocorno" con valore espresso solo in Euro
Lettera di primo porto (fino a 20 gr.) per l'interno da Venezia (2 gennaio 2002) per Mogliano Veneto affrancata con la "Donna con liocorno" con il valore espresso solo in Euro nel suo primo giorno d'uso.
 

Particolare dell'affrancatura.
Primo giorno d'uso della "Donna con liocorno" con valore espresso in doppia valuta (Lire ed Euro)
Lettera di primo porto (fino a 20 gr.) per l'interno da Venezia (28 gennaio 1999) per Mogliano Veneto (ove giunse il successivo 29 gennaio, come da timbro d'arrivo al verso) affrancata con la "Donna con liocorno" da Lire 800 con l'indicazione del controvalore in Euro nel suo primo giorno d'uso.
 
Il timbro d'arrivo.
 
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Pagina aggiornata il 16 maggio 2017.